14/11/2017
Andrea Giorgis
3-03350

Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   i fragili equilibri geo-politici a livello mondiale hanno riproposto con forza il tema della pericolosità degli arsenali nucleari, e del rischio, diventato sempre più concreto, di vere e proprie catastrofi umanitarie;

   non casualmente, proprio nel 2017 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite con 122 voti a favore, 1 astenuto e 1 contrario ha approvato il Trattato per la proibizione delle armi nucleari (TPNW), che ha l'ambizione di affermarsi come strumento giuridico per una progressiva eliminazione totale delle armi nucleari;

   il premio Nobel per la Pace per il 2017 è stato assegnato all'Ican, l'Agenzia per la messa al bando delle armi, nucleari nata all'interno dell'Onu, proprio «per il suo lavoro nel sensibilizzare sulle catastrofiche conseguenze umanitarie di qualsiasi uso delle armi nucleari e per i suoi sforzi innovativi ad ottenere un trattato sul divieto di tali armi»;

   oltre 3000 scienziati provenienti da 80 Paesi, tra cui 28 premi Nobel, hanno espresso il loro sostegno alla messa al bando delle armi atomiche in una lettera aperta rivolta alle Nazioni Unite;

   l'esistenza stessa delle armi nucleari è universalmente riconosciuta come una terribile minaccia per la vita di milioni persone, e si ritiene che anche il Governo italiano debba rafforzare il proprio impegno affinché queste armi siano ripudiate e abolite ovunque;

   del resto, già l'articolo VI del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (ratificato dall'Italia nel 1975) prevedeva come obiettivo ultimo un «trattato sul disarmo generale e totale sotto il severo ed effettivo controllo internazionale»;

   nel settembre 2017 la Camera ha approvato la mozione 1-01699 con la quale si è impegnato il Governo a: «1) a continuare a perseguire l'obiettivo di un mondo privo di armi nucleari, attraverso un approccio progressivo e inclusivo al disarmo, che riconosca la centralità del Trattato di non proliferazione nucleare, e attraverso modalità che promuovano la stabilità internazionale, valutando in questo contesto, compatibilmente con l'obiettivo delineato, con gli obblighi assunti in sede di Alleanza atlantica e con l'orientamento degli altri alleati, la possibilità di aderire al trattato giuridicamente vincolante per vietare le armi nucleari, che porti alla loro totale eliminazione, approvato a New York il 7 luglio 2017 dall'Assemblea generale dell'Onu appositamente convocata; 2) ad attivarsi, insieme con gli altri partner della comunità internazionale, per favorire l'universalizzazione ed il rafforzamento delle disposizioni del Trattato di non proliferazione nucleare, l'entrata in vigore del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari (CTBT), la conclusione di un Trattato sulla messa al bando del materiale fissile idoneo alla fabbricazione di armi nucleari (FMCT), il consolidamento e la creazione di zone libere da armi nucleari, soprattutto in Medio oriente, e altre misure di trasparenza e costruzione della fiducia che possano condurre all'obiettivo del disarmo generale.» –:

   quali iniziative di competenza il Governo abbia adottato o intenda adottare, in coerenza con l'articolo 11 della Costituzione, con il Trattato di non proliferazione alla luce della mozione n. 1-01699 approvata dalla Camera dei deputati, per giungere alla sottoscrizione, anche da parte degli altri Stati membri delle Nazioni Unite, del Trattato (adottato dall'Onu il 7 luglio 2017) per la messa al bando delle armi nucleari.