25/01/2024
Marco Sarracino
3-00942

Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   in base alle notizie di stampa e dai diversi siti di informazione online nonché dai social si è registrato un nuovo inquietante episodio di cronaca a Napoli dove un gruppo di ragazzi da un'auto in corsa avrebbe provocato il panico in città sparando all'impazzata;

   nel corso della notte, da mezzanotte alle 3 del mattino del 24 gennaio 2024, sono stati distrutti ben 10 pullman dell'azienda di trasporto pubblico cittadina con vetri esplosi, fiancate danneggiate dai colpi;

   gli episodi hanno riguardato piazza Sannazzaro a Chiaia, via Brin, via Nazionale delle Puglie, via del Macello, via Ferraris;

   suddetto raid è davvero inquietante perché avviene dopo altri episodi drammatici che hanno interessato la città;

   l'interrogante rileva da parte del Governo una oggettiva sottovalutazione di quanto sta accadendo a Napoli in queste settimane –:

   quali iniziative il Governo intenda assumere per affrontare questa preoccupante escalation di violenza che si registra in città e che mette a rischio la incolumità di persone e beni pubblici e privati.

Seduta del 18 giugno 2024

Risposta del Sottosegretario di Stato per l'Interno, replica di Marco Sarracino

NICOLA MOLTENI, Sottosegretario di Stato per l'Interno. Grazie, Presidente. Signor Presidente, onorevoli deputati, lo scorso 24 gennaio, in relazione alla segnalazione di diversi episodi di danneggiamento di alcuni autobus della società di trasporto urbano di Napoli ANM, avvenuti in più zone della città mediante l'esplosione di colpi sparati con una pistola ad aria compressa, la prefettura ha convocato d'urgenza una riunione di coordinamento delle Forze di polizia, nel corso della quale è stata disposta un'intensificazione delle attività di vigilanza per garantire lo svolgimento in sicurezza del trasporto pubblico a tutela degli operatori e dell'utenza.

Sempre nella stessa giornata, l'attività di controllo, tempestivamente posta in essere dalle Forze di polizia, ha consentito di intercettare in flagranza l'auto con a bordo i due responsabili degli atti delittuosi, che sono stati deferiti all'autorità giudiziaria per i reati di attentato alla sicurezza dei trasporti, danneggiamento e porto di armi od oggetti atti a offendere.

Nei confronti dei medesimi, lo scorso 29 gennaio, il questore di Napoli ha emesso un provvedimento di divieto di accesso alle aree urbane (il Dacur), per la durata di un anno, con l'intimazione di non frequentare locali pubblici o esercizi di pubblico intrattenimento nelle municipalità dove sono avvenuti gli episodi delittuosi.

A seguito di quanto detto, la questura di Napoli ha attuato mirate misure di vigilanza, avviando interlocuzioni con l'ANM, volte a elaborare una specifica strategia idonea sia a prevenire che ad arginare la fenomenologia delittuosa in argomento, nonché qualsiasi altro evento di natura criminosa.

Sin dal suo insediamento, il Governo ha posto una particolare attenzione alla sicurezza delle nostre città, anche attraverso l'istituzione, da parte del Ministro dell'Interno, di un Forum delle aree metropolitane, insieme ai sindaci di Roma, Napoli e Milano, quale sede di confronto per esaminare questioni di interesse comune e valorizzare le esperienze maturate sul campo e le buone prassi, con particolare riferimento alle criticità delle periferie. Tali tematiche hanno trovato una particolare declinazione rispetto alla città di Napoli, anche grazie all'attività della prefettura e del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, che ha dedicato la riunione del 6 maggio scorso all'approvazione di un progetto finalizzato alla creazione di un sistema integrato di videosorveglianza e lettura targhe, dislocato su vari quartieri della città, per un importo di circa 2 milioni di euro.

Le ulteriori linee d'intervento attivate sono finalizzate ad assicurare una sempre più capillare e visibile presenza delle Forze dell'ordine, anche mediante la realizzazione sistematica di operazioni interforze ad alto impatto, che stanno producendo risultati positivi in termini di capacità di controllo del territorio e di prevenzione e contrasto a ogni forma di illegalità. Si tratta di un modulo di intervento basato sul concorso coordinato di personale della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di finanza, compreso quello delle rispettive specialità, e che vede anche la partecipazione delle Polizie locali e di altri enti come ispettorati del lavoro e ASL. In tale ambito, sono attuati mirati servizi di prevenzione e contrasto ad azioni delittuose anche nell'area adiacente alla Stazione Centrale di Napoli e durante la movida del fine settimana. Le attività in questione - a cui hanno preso parte, ad oggi, circa 2.000 unità delle Forze di polizia e 600 appartenenti ad altri enti - hanno consentito di controllare più di 32.000 persone, di procedere a 32 arresti, 397 denunce e all'espulsione di 9 cittadini stranieri. Sono stati controllati anche più di 3.000 veicoli e circa 300 esercizi commerciali, con conseguente irrogazione di sanzioni amministrative e sequestro di merce contraffatta.

Sempre nell'ambito delle attività di prevenzione, sono costantemente attuati servizi straordinari di controllo del territorio, con l'ausilio dei reparti prevenzione crimine inviati dal dipartimento della pubblica sicurezza a supporto degli equipaggi della locale questura e dei commissariati. Evidenzio, al riguardo, che, solo nella città di Napoli, dall'inizio dell'anno al 12 giugno scorso, sono stati impiegati 988 equipaggi e 2.940 operatori.

Concorre a innalzare il livello di sicurezza percepita anche l'impiego di militari dell'operazione “Strade Sicure”, preposto alla vigilanza di siti e obiettivi sensibili, che attualmente prevede l'assegnazione al prefetto di Napoli di un'aliquota di 780 unità, di cui 100 per le specifiche esigenze connesse alla Terra dei Fuochi. Ciò grazie anche all'ultima legge di bilancio, con la quale il Governo ha potenziato il contingente dell'operazione “Strade Sicure”, che ora può contare su 6.000 militari, rispetto ai 5.000 prima previsti e rafforzato la presenza dei militari nelle stazioni, finanziando un'aliquota di personale dedicato di 800 unità.

Continueranno, sempre nella direzione di assicurare condizioni di maggiore sicurezza, anche tutte le azioni già intraprese per smantellare le piazze di spaccio, per restituire alla piena fruibilità dei cittadini gli spazi urbani che presentano criticità legate a condizioni di degrado e per contrastare il fenomeno delle occupazioni abusive di immobili. Al riguardo ricordo, a titolo esemplificativo, lo sgombero di un edificio di Pizzofalcone, abusivamente occupato anche da soggetti legati alla criminalità organizzata, che ha rappresentato sicuramente un caso pilota e cioè un esempio dei risultati conseguibili con una stretta sinergia interistituzionale.

Per quanto concerne gli organici delle Forze di polizia, nella città metropolitana di Napoli, la Forza effettiva della Polizia di Stato, alla data del 31 maggio scorso, è di 5.494 unità. Si aggiunge che, nel quadro della mobilità del ruolo degli agenti e assistenti, prevista tra il corrente mese di giugno e quello di luglio e in occasione della conclusione del 225° corso per allievi agenti della Polizia di Stato, è stato programmato, per gli uffici della Polizia di Stato della città metropolitana di Napoli, il potenziamento di circa 140 unità. L'Arma dei carabinieri, invece, dispone di una Forza effettiva di 3.268 unità e la Guardia di finanza di 1.926 unità, precisando che, per queste Forze di polizia, i dati sono relativi ai rispettivi presìdi territoriali preposti al controllo del territorio e non sono comprensivi delle Forze impiegate in servizi tecnico-logistici, amministrativi, speciali, mobili ed addestrativi.

Mi avvio alla conclusione, evidenziando che, per troppi anni, la questione degli organici delle Forze di polizia è stata considerata un mero fattore di spesa; per il Governo, invece, costituisce un investimento strategico di fondamentale importanza. Ed è per questo che, con le ingenti risorse finanziarie stanziate nella legge di bilancio dello scorso anno, si sta attuando un'inversione di tendenza storica rispetto ai tagli operati nel passato, con l'obiettivo primario di aumentare la presenza delle Forze dell'ordine nelle nostre città e ringiovanire gli organici. Solo nel 2023, ci sono state 15.000 assunzioni, di cui oltre 3.600 al netto del turnover. Con la legge di bilancio per l'anno in corso è stato, inoltre, stanziato circa un miliardo per il rinnovo del contratto di comparto e ulteriori risorse sono state destinate al rafforzamento e all'ammodernamento di mezzi e strutture. Sono tutte misure che dimostrano, in modo tangibile, la precisa linea d'azione seguita dal Governo, volta a realizzare politiche di sicurezza in grado di abbracciare ambiti di cruciale interesse e garantire quell'esigenza imprescindibile che è costituita dal rispetto della legalità, linea di azione che contempla Napoli e la sua area metropolitana tra le priorità di azione e di intervento, come dimostrano, peraltro, i recenti risultati raggiunti nell'ambito del cosiddetto Progetto Caivano.

MARCO SARRACINO. La ringrazio, Presidente. Ringrazio anche il Sottosegretario, ovviamente, per la risposta. Noi, su questo tema, siamo sempre per mettere in campo la massima collaborazione istituzionale, perché, di fronte a episodi del genere, lo Stato deve far sentire la propria risposta e deve farlo in maniera unitaria.

Mi dispiace la vena polemica che ha utilizzato nella parte finale del suo intervento, perché mi costringe, in qualche modo, a dire cose che, magari, non avrei voluto trattare in questa interrogazione, vista la gravità di quanto si è verificato. Infatti, purtroppo, Sottosegretario, mi rivolgo a lei per tramite del Presidente, quello che si è verificato è molto, molto grave. E questa interrogazione è stata presentata perché da un'auto in corsa erano stati sparati proiettili all'impazzata, creando il panico in città, contro 10 autobus dell'azienda ANM di Napoli, cioè l'azienda del trasporto pubblico cittadino. Questi autobus sono stati gravemente danneggiati, ci sono vetri esplosi, fiancate crivellate dai colpi: siamo di fronte a scene veramente molto gravi.

Tra l'altro, parliamo di episodi che hanno riguardato più punti della città, punti anche molto centrali, si sono verificati fatti non soltanto in periferia, ma anche in zone molto centrali della città, come piazza Sannazaro, via Brin, via Nazionale delle Puglie. Purtroppo, dopo quell'episodio, ci sono stati altri piccoli episodi in forma minore, ma che, in qualche modo, hanno richiamato quello che è sembrato un avvertimento, per non dire altro.

A nostro avviso, da parte del Governo vi è stata, forse, un'oggettiva sottovalutazione di quello che purtroppo si era verificato e di quanto accadeva, di quanto accade a Napoli, piuttosto che in altre grandi città metropolitane, perché, lo ha detto anche lei, è un problema che riguarda tutte le nostre grandi città e, purtroppo, Sottosegretario, lei sa bene che i sindaci da soli non ce la fanno. Per questo, all'inizio del mio intervento, ho richiamato a una forte collaborazione istituzionale sotto questo punto di vista, perché fare polemica rispetto a ciò che è stato e a ciò che non è stato, secondo me, è un po' fuori dalla storia rispetto a quello che si è verificato.

Noi a questi sindaci, a queste amministrazioni che da sole non ce la fanno dobbiamo dare più risorse, più mezzi per affrontare un problema che, purtroppo, versa nelle nostre città; e il modello Caivano, che tanto sbandierate, serve a poco, se poi si continuano a registrare episodi del genere, che sono motivo anche di questa interrogazione. Perché c'è un tema di repressione, come lei giustamente ha detto, e noi su questo siamo assolutamente d'accordo, però c'è anche un tema di carattere culturale e proprio Caivano ne è l'esempio su cui, secondo me, siete un po' carenti.

Anche perché Napoli sta vivendo una grande rinascita dal punto di vista turistico, mai come in questi mesi è una meta di grande turismo, con numeri molto importanti, molto al di là delle aspettative che la stessa amministrazione di Napoli aveva. Non possiamo permetterci di pregiudicare questi risultati a causa di episodi che danno proprio l'idea di un abbandono e di un mancato presidio da parte dello Stato. Noi riteniamo che le Forze dell'ordine debbano essere messe nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro e che debbano essere rafforzate le piante organiche e lei su questo ha detto parole importanti.

Conosciamo l'importante lavoro che svolgono le Forze dell'ordine in una città complicata come Napoli. Voi, a parole, siete le forze politiche paladine delle Forze dell'ordine, però, poi, quando arrivate al Governo, non riconoscete né gli adeguamenti economici, né il potenziamento dei mezzi, come nel caso del G7, facendo alloggiare le Forze dell'ordine in luoghi fatiscenti. Per concludere, Presidente, noi chiediamo che su Napoli il Governo si assuma le proprie responsabilità, con il massimo della collaborazione istituzionale, come si può provare a fare, per affrontare però, tutti quanti insieme, una preoccupante crescita degli episodi di violenza che purtroppo si registrano in città e che mettono a rischio l'incolumità delle persone, dei beni pubblici e dei beni privati.