Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
i cancellieri sono una figura di fondamentale importanza all'interno dei tribunali: nell'ordinamento giudiziario, il cancelliere è preposto alla cancelleria, organo dell'ufficio del giudice. La legge gli attribuisce specifiche attività giurisdizionali (articoli 57 e 58 del Codice di procedura civile) e la sua funzione tipica è la documentazione. Il cancelliere, infatti, documenta le attività proprie, quelle degli organi giudiziari e quelle delle parti; assiste il giudice nella redazione dei processi verbali e, infine, quando il giudice provvede per iscritto, stende la scrittura e vi appone la sua sottoscrizione dopo quella del giudice (articolo 57 del Codice di procedura civile). Riceve gli atti di parte, rilascia copie degli atti del processo, iscrive la causa a ruolo, forma il fascicolo d'ufficio e conserva quelli di parte;
provvede alle comunicazioni e alle notificazioni, oltre a occuparsi delle «altre incombenze che la legge gli attribuisce» (articolo 58 del Codice di procedura civile);
la figura del cancelliere è stata rimodulata con il nominativo di «cancelliere esperto» con il decreto ministeriale 9 novembre 2017;
con la legge n. 161 del 2016, di conversione del decreto-legge n. 117 del 2016, infatti, il cancelliere esperto è stato destinato ad una attività di collaborazione qualificata per i magistrati nell'ambito dell'ufficio del processo, anche con funzioni di raccordo con le cancellerie. In tale ottica nel 2020 è stato indetto un concorso per arruolare personale altamente qualificato in seguito al quale sono stati assunti 2.700 nuovi cancellieri;
secondo quanto riportato dalla stampa, il Comitato nazionale cancellieri esperti 2024 ha denunciato come sia in atto, da parte del Ministero della giustizia e con una specifica proposta di riforma (delineata nella bozza del decreto ministeriale del 25 luglio 2024, recante «Ordinamento professionale del personale non dirigenziale dell'amministrazione giudiziaria») un «demansionamento della categoria», che costringerebbe peraltro «moltissimi cancellieri a lasciare il lavoro a causa delle azioni poste in essere»;
secondo il Comitato nazionale, la bozza sopracitata «ha di fatto appiattito verso il basso il profilo professionale del cancelliere esperto, figura apicale della propria area di appartenenza (II area) e l'unica tra l'altro prevista dal codice e dotata come il funzionario del potere di firma con tutte le responsabilità ad esso connessa, nonostante la stragrande parte di tale personale sia stata reclutata tramite un concorso analogo a quello con cui sono stati selezionati gli ultimi direttori e con medesimi requisiti e titoli»;
il Comitato nazionale, che ha già ricevuto centinaia di adesioni, ha appena proclamato lo stato di agitazione in vista di un probabile primo sciopero che potrebbe di fatto bloccare il lavoro, già drammaticamente ingolfato a causa della mancanza di personale, dei tribunali italiani;
il sistema di impiego pubblico si basa su princìpi di merito, concorsi trasparenti e premi per chi ottiene buoni risultati, come indicato anche nel contratto collettivo nazionale: tali princìpi sarebbero di fatto sconfessati dalla citata bozza del 25 luglio 2024 –:
se i contenuti della citata bozza del decreto ministeriale del 25 luglio 2024 corrispondano a quanto riportato in premessa e quali iniziative urgenti intenda conseguentemente assumere al fine di mantenere l'attuale profilo dei cancellieri esperti, evitando quindi quello che appare come un illegittimo demansionamento professionale ed economico di tale categoria.
Seduta del 25 marzo 2025
Risposta del Sottosegretario di Stato per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale, replica di Andra Casu
GIORGIO SILLI, Sottosegretario di Stato per gli Affari esteri e la cooperazione internazionale. Grazie, Presidente, giusto per sottolineare il fatto che io mi occupo di detenuti italiani all'estero, tra le mie deleghe. Quindi, ho purtroppo una, come dire, triste contezza dello stato delle nostre carceri, oltre che di quelle all'estero.
Mi avvio a rispondere all'altra interrogazione, sottolineando che quello che risponde il Governo in Aula, al di là del battage e del cosiddetto gioco delle parti, sono dati effettivi, rispondendo a qualsiasi risposta. Il Governo ha detto chiaramente che le cose, probabilmente, non sono state sistemate con la bacchetta fatata, ma ha dato dei numeri di quello che è in procinto di fare per le carceri, così come per la prossima interrogazione, altrimenti esco dal seminato e non potrei (Commenti del deputato Casu) … ma è ben chiara la situazione, è ben chiara la situazione, è ben chiara la situazione…
Per le carceri, così come per i cancellieri, così come per i tribunali, così come per tutto, per quanto il Governo Meloni sia un Governo molto prolifico e sia un Governo dei fatti, non ha la bacchetta fatata per la quale cancella trent'anni di mancanze. Ci sono dei concorsi…
No, ma sto parlando anche dei cancellieri, della prossima interrogazione. Questo è.
Allora, sulla questione specifica richiamata dagli interroganti tengo subito a precisare che, fin dall'insediamento dell'attuale Governo, questo Ministero ha rivolto una particolare attenzione alle esigenze del personale amministrativo ed al riconoscimento delle competenze professionali esistenti quale passaggio necessario per affrontare e dare soluzione al tema dell'efficienza dell'attività giurisdizionale. In questo senso, il competente Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi del Ministero della Giustizia è costantemente impegnato anche attraverso la costruzione di percorsi di carriera mirati che riconoscano la competenza e l'esperienza maturata nel rispetto del quadro normativo di riferimento e secondo una corretta impostazione delle relazioni sindacali.
Venendo alla specifica questione prospettata sulla qualifica dei cancellieri esperti si rimarca che non è avvenuto alcun demansionamento professionale ed economico della categoria. La contrattazione integrativa, oggetto ancora di trattativa sindacale, non può discostarsi o porsi in contrasto con la contrattazione collettiva nazionale della quale deve rispettare i vincoli ed i limiti da quest'ultima stabiliti. Il contratto collettivo nazionale del lavoro, funzioni centrali 2019-2021, ha delineato un nuovo ordinamento di classificazione del personale, enucleando le quattro aree organizzative che corrispondono ad altrettanti differenti livelli di conoscenze e competenze professionali.
L'articolo 18 del medesimo contratto collettivo nazionale di lavoro, al comma 2, impone la trasposizione automatica delle figure professionali dell'area 2 nella nuova area assistenti.
ANDREA CASU, Non sono soddisfatto della risposta. Tra l'altro, visto anche l'intervento che abbiamo sentito poc'anzi, mi chiedo se tra le deleghe del Sottosegretario agli esteri Silli ci sia anche quella dei cancellieri all'estero, oltre che quella dei detenuti all'estero, perché, dato che ha voluto puntualizzare come su un'interrogazione che era nata 10 mesi fa per chiedere quella che è la situazione in Italia fosse lui competente, volevo capire se anche la competenza sui cancellieri arriva per questo.
Direi di sciogliere un attimo un velo di ipocrisia. Le interrogazioni che noi presentiamo sono momenti di confronto tra l'opposizione e il Governo, sono strumenti di sindacato ispettivo, ci consentono di approfondire questioni che sono sentite, su cui c'è un'attenzione. Bisognerebbe guardare quelli che sono i dati, che spesso chiediamo e spesso per noi l'interrogazione è l'unico modo per avere la voce del Governo, la voce della maggioranza, che manca sempre di più nel dibattito parlamentare, come un'occasione di confronto.
Non può esserci sui dati e sui numeri un'interpretazione, ci sono dei numeri che dicono quella che è una direzione che si sta prendendo. Anche su questo tema noi siamo fortemente preoccupati, perché ci sono forti preoccupazioni da parte dei cancellieri. Chiunque vive la realtà di un tribunale sa come i cancellieri esperti siano figure cardine, figure indispensabili. Ci chiediamo quale sia l'attenzione e il riconoscimento di queste figure da parte del Governo. Dopodiché apprendiamo, ho appreso alcuni elementi nella risposta, li valuteremo, il nostro non è un atteggiamento ideologico.
Noi vogliamo che la giustizia italiana funzioni e funzioni meglio, vogliamo che tutte quelle figure che sono indispensabili per rendere più veloci i nostri processi siano messe nelle condizioni di poterlo fare, però vogliamo anche che non vengano umiliate e che non vengano disconosciute quelle che sono le professionalità che sono riuscite - e qui vanno ringraziate - a gestire situazioni spesso oltre il limite. Nel sistema giudiziario italiano si lavora spesso in condizioni difficilissime, complicatissime.
Si è costretti a fare di più di quello che si dovrebbe fare per riuscire comunque a garantire tempistiche che sono inferiori a quello di cui ci sarebbe bisogno, e questa difficoltà cade sulle braccia, sulle menti, sul lavoro, sulla professionalità di donne e uomini che svolgono varie funzioni, fra cui quella dei cancellieri, che deve essere riconosciuta e che deve essere giustamente valorizzata.
Da questo punto di vista noi continueremo a tenere alta l'attenzione; non lo faremo contro nessuno, lo faremo per il bene del sistema e per il bene di quello che è l'interesse dei cittadini a far funzionare meglio questo processo. Quindi, da questo punto di vista, noi continueremo questa azione e continueremo a pressare il Governo nella speranza di avere la prossima volta la possibilità di interloquire con un rappresentante del Ministero della Giustizia e non sempre con rappresentanti che si occupano di qualcos'altro.
La figura del cancelliere esperto ha trovato, sin dal precedente contratto integrativo, la sua collocazione nell'Area II e quindi, così come previsto dal nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro, nella nuova area Assistenti. Tale collocazione si pone in linea con le più generali previsioni del comparto funzioni centrali, la cui seconda area ricomprende il profilo del cancelliere esperto, generalmente inteso. Ragionando diversamente, si determinerebbe un netto disallineamento con le previsioni del comparto funzioni centrali.
È lo stesso contratto collettivo nazionale del lavoro a prevedere, inoltre, che in sede di contrattazione integrativa vengano individuate all'interno di ciascuna area le apposite “famiglie professionali”, le quali delineano ambiti professionali omogenei corrispondenti alla fungibilità delle mansioni ed esigibilità delle stesse, in cui confluiranno necessariamente più profili professionali.
Evidenzio che i contenuti professionali elencati nella rimodulazione dei profili professionali descrivono, per il profilo del cancelliere esperto, competenze e capacità organizzative differenti e non completamente sovrapponibili con quelle proprie dell'area Funzionari o più semplicemente del profilo del funzionario giudiziario. Queste ultime, infatti, contemplano compiti di coordinamento e controllo, oltre che di presidio delle attività che la legge attribuisce alle competenze del cancelliere esperto e di direzione di una sezione o di un reparto nell'ambito degli uffici di cancelleria.
Allo stesso modo, le specifiche professionali previste per l'accesso all'area dei Funzionari e/o i requisiti di base per l'accesso alla medesima (laurea triennale o magistrale) rendono necessario prevedere il superamento di una procedura comparativa, volta a selezionare i più meritevoli, sulla base di valutazioni, competenze ovvero titoli di studio ulteriori rispetto a quelli previsti per l'accesso all'area dall'esterno. Si segnala che, in sede di contrattazione integrativa, sono al vaglio ipotesi di accordo che, qualora dovessero incontrare il necessario quanto opportuno consenso delle parti sindacali, potrebbero condurre alla procedura comparativa dell'articolo 52, comma 1-bis, del decreto legislativo n. 165 del 2001: i dipendenti non in possesso del titolo di studio previsto per l'accesso all'area dall'esterno con almeno 10 anni di esperienza e i dipendenti con il titolo di studio previsto per l'accesso all'Area Funzionari con almeno 5 anni di esperienza maturata potrebbero beneficiare del passaggio di area.
In forza del nuovo contratto collettivo nazionale del lavoro, i termini per procedere alle richiamate progressioni tra le aree sono stati prorogati al 30 giugno 2026. Allo stato, i tavoli negoziali hanno portato alla predisposizione di 11 proposte di contratto integrativo, attraverso la presentazione di bozze ufficiali valutate in base alle indicazioni provenienti dalle organizzazioni sindacali, dagli orientamenti dell'Aran e dalle linee guida emanate dal Dipartimento della funzione pubblica. Aggiungo che sarà possibile procedere con le progressioni in deroga solo all'esito della contrattazione integrativa per l'accordo sulle famiglie professionali, che verrà avviata nuovamente a stretto giro.