Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
sono milleottocento i posti di lavoro azzerati dalla chiusura di Mercatone Uno e questo senza tenere conto dell'indotto, con il quale i lavoratori a rischio diventano diecimila;
il fallimento di Mercatone Uno coinvolge anche l'Abruzzo e i suoi tre punti vendita di Colonnella, Scerne di Pineto e San Giovanni Teatino. Centocinque i dipendenti abruzzesi rimasti senza lavoro da un giorno all'altro, con i negozi serrati in seguito al fallimento della Shernon Holding srl decretata dal tribunale di Milano;
in Abruzzo, si ribadisce, la vertenza Mercatone Uno interessa 105 dipendenti che operano nei tre punti vendita di Scerne di Pineto (45 addetti), Colonnella (30 addetti) e San Giovanni Teatino (30 addetti);
una vertenza urgente e grave che interessa molte regioni, sulla quale è stato sì avviato un tavolo istituzionale nazionale, ma che ad oggi non ha ancora prodotto alcuna soluzione praticabile e concreta a tutela dei lavoratori;
la chiusura di Mercatone Uno, oltre a determinare milleottocento dipendenti rimasti senza lavoro, e anche un problema per oltre cinquecento fornitori in crisi per crediti mai riscossi. I fornitori di Mercatone Uno rappresentano un indotto calcolato intorno alle diecimila persone. I fornitori avevano presentato — nel giugno 2018 — un esposto al Ministero dello sviluppo economico e un reclamo al tribunale di Bologna «nei quali erano state ampiamente anticipate le preoccupazioni e le criticità del caso, purtroppo inascoltate, poi confermatesi nei fatti di questi giorni»;
la chiusura di Mercatone Uno investe anche i clienti: molte le segnalazioni di persone e famiglie che avevano acquistato beni da Mercatone Uno, senza però riceverli. Alcuni clienti hanno pagato l'intero ammontare dovuto senza però poter ritirare il prodotto per la chiusura dei punti vendita; altri invece, ordinate le merci da catalogo, versato un anticipo e attivato un finanziamento temono di aver perso i loro soldi (il prodotto ordinato deve ancora essere realizzato dalla fabbrica). I clienti che hanno acceso il contratto con la finanziaria per l'acquisto di un determinato mobile con Mercatone Uno, non avranno il bene ordinato, ma rischiano di dover continuare a pagare le rate del finanziamento –:
quali iniziative il Governo, intenda assumere, per quanto di competenza, per una soluzione adeguata e urgente della questione.