Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
com'è noto la Corte Costituzionale ha dichiarato, con sentenza n. 74 del 2018, illegittimo, per mancata concertazione con le regioni, il fondo plurisettoriale istituito mediante il comma 140 dell'articolo 1 della legge 232 del 2016, che prevedeva interventi anche in materia di edilizia scolastica;
la stessa sentenza faceva però salvi i procedimenti in corso qualora avessero riguardato diritti costituzionali delle persone come, appunto, sono da considerarsi gli interventi di messa in sicurezza antisismica delle scuole;
lo stesso Consiglio di Stato ha espresso, successivamente, una valutazione favorevole al decreto di riparto del fondo;
con decreto del 21 dicembre 2017 sono stati individuati ben 1550 comuni beneficiari di 1 miliardo e 58 milioni di euro per interventi di adeguamento antisismico degli edifici scolastici fissando in 18 mesi, dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, il termine per le progettazioni esecutive e le aggiudicazioni provvisorie degli stessi;
gli enti locali, a sette mesi di distanza, risultano essere ancora in attesa della erogazione delle risorse;
in data 31 luglio 2018, con lettera ufficiale, Anci e Upi hanno chiesto al Governo di intervenire tempestivamente per il completamento dell’iter di assegnazione delle suddette risorse, evidenziando gli insostenibili ritardi e chiedendo un incontro urgente per affrontare le richiamate criticità –:
quali iniziative il Governo intenda assumere, con la massima urgenza, al fine di superare l'attuale fase di stallo e procedere, in favore degli enti locali beneficiari, all'assegnazione delle risorse finalizzate alla messa in sicurezza antisismica degli edifici scolastici, ponendo fine a questa fase di incertezza che rischia di pregiudicare interventi importanti e attesi dalle comunità.