Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
ha suscitato indignazione, nel maggio 2025, il caso di due bambini di due anni, Paul e Rich, morti di sete tra le braccia dei genitori mentre attraversavano il Mediterraneo, senza essere soccorsi, le cui piccole salme sono rimaste per dieci giorni presso la camera mortuaria di Lampedusa, in attesa di degna sepoltura;
tale camera mortuaria, prevista nel progetto di ampliamento del cimitero, versa in condizioni indecorose, una situazione di cui l'interrogante è stato testimone diretto come riportato anche dagli organi di informazione che su questo hanno rotto il muro di silenzio;
tale vicenda, che purtroppo non ha un carattere eccezionale e malgrado gli sforzi della prefettura di Agrigento si ripete ogni qualvolta sbarcano a Lampedusa corpi senza vita, scuote le coscienze e fa emergere anche la terribile criticità in cui versa il complesso cimiteriale di Lampedusa;
in merito al progetto esecutivo «Lampedusa città simbolo d'Europa» (finanziato dal Ministero dell'interno, Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione – Autorità Responsabile Fondo asilo migrazione e integrazione, 2014-2020) per l'ampliamento e la riqualificazione del citato cimitero sito presso la zona di «Cala Pisana» – un'opera di importo di 1 milione e 220 mila euro deliberata dalla giunta comunale il 31 dicembre 2020 ripartiti su base triennale – si addensano una serie di ombre su cui necessita fare piena luce;
l'ampliamento del cimitero era necessario per garantire che il diritto dei lampedusani ad una degna sepoltura potesse essere pienamente soddisfatto, consentendo al tempo stesso di accogliere le salme delle vittime migranti del Mediterraneo, offrendo un luogo di «memoria» per la strage che si consuma da anni in mancanza di un sistema europeo efficace di soccorso e salvataggio;
nel corso di questi anni, si sono succedute vicende concorsuali da parte di ditte assegnatarie e un nuovo affidamento dei lavori senza però che l'opera in questione fosse realizzata benché, con oltre sei mesi di ritardo rispetto alla data programmata per l'ultimazione dei lavori, sia stato emesso dal direttore dei lavori il «Certificato di ultimazione lavori con opere da completare»;
la gravissima situazione in cui versa il cimitero di Lampedusa a seguito dei lavori ancora oggi incompleti – nonostante la dichiarazione di avvenuto completamento delle opere non rispondente alla realtà – è stata oggetto di denuncia al Ministero dell'interno che ha finanziato il progetto ma non ha effettuato alcuna conseguente verifica finale;
le condizioni fatiscenti della camera mortuaria e dell'intero cimitero che accoglie hanno spinto l'attuale minoranza in consiglio comunale a presentare un esposto anche alle autorità giudiziarie con la precisa richiesta di fare luce sui lavori –:
quali opportune iniziative, per quanto di competenza, siano state assunte e quali intenda assumere il Ministro interrogato in merito a quanto riportato in premessa e per far luce sui lavori che riguardano il cimitero di Lampedusa, anche in considerazione del valore che esso assume per l'isola e per l'intero mondo che si affaccia sul Mediterraneo, affinché vicende come quella di Paul e Rich non debbano più verificarsi e i diritti dei cittadini lampedusani siano tutelati.