26/06/2024
Giuseppe Provenzano
BARBAGALLO, IACONO, MARINO e PORTA
3-01296

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. — Per sapere – premesso che:

   la Sicilia sta affrontando una delle fasi di siccità più prolungate e intense che sta determinando pesantissime conseguenze in particolare per il comparto agricolo, ma non solo, considerato che anche il settore industriale, turistico e dei servizi sono in forte sofferenza per la carenza idrica;

   gli invasi siciliani nel loro complesso dovrebbero contenere 708 milioni di metri cubi di acqua, ma al momento, a seguito del crollo delle precipitazioni invernali e primaverili, nei bacini dell'isola ne sono rimasti solo 167, e con queste quantità arrivare all'autunno diventa davvero complicato;

   nella provincia di Caltanissetta diversi comuni subiscono razionamenti, la distribuzione d'acqua avviene ogni 6 giorni e nella intera Sicilia centinaia di migliaia di persone vivono in comuni nei quali l'acqua è razionata nella sua erogazione quotidiana;

   persino le strutture sanitarie si trovano a dover fare i conti con questa emergenza;

   per l'Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni, in base agli ultimi recentissimi dati, il 70 per cento del territorio siciliano, è a rischio effettivo di desertificazione;

   in agricoltura si è al collasso: manca il foraggio per gli allevamenti, ci sono difficoltà per abbeverare gli animali al pascolo, molte colture sono irreversibilmente compromesse con ingenti danni economici e all'ecosistema;

   il Governo, sia nazionale che regionale, sembra non avere chiara la drammaticità della situazione, visto che ad oggi il Governo nazionale ha stanziato solo 20 milioni di euro del tutto insufficienti e soprattutto che il Ministro dell'agricoltura abbia potuto affermare pubblicamente «per fortuna la siccità quest'anno colpisce molto più il Sud e la Sicilia»;

   nonostante la nomina di un commissario straordinario è stato perso del tempo prezioso e il governo regionale ha perso l'occasione irripetibile di poter utilizzare 360 milioni di euro del PNRR per interventi finalizzati ad ottimizzare il settore idrico territoriale –:

   quali iniziative il Governo intenda assumere con la massima urgenza per dichiarare tempestivamente lo stato di emergenza per il comparto agricolo siciliano stanziando le risorse necessarie come richiesto dalle organizzazioni di settore, nonché per attivare tutte le amministrazioni interessate con l'obiettivo di predisporre un piano di implementazione degli impianti di raccolta delle acque e l'efficientamento delle reti idriche con una proiezione pluriennale, visto l'andamento climatico delle ultime stagioni.