04/09/2018
Marco Lacarra
3-00144

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:

   il Ministero della giustizia ha revocato l'aggiudicazione della ricerca di mercato per l'individuazione di una sede per gli uffici giudiziari penali baresi in favore dell'immobile ex Inpdap in via Oberdan a Bari;

   l'indagine era stata avviata il 25 maggio 2018 dopo la dichiarazione di inagibilità per rischio crollo del «Palagiustizia» di via Nazariantz, sede del tribunale penale e della procura, e successiva ordinanza di sgombero da parte del comune con scadenza 31 agosto;

   non è specificato quali siano le motivazioni precise della revoca, invocata nelle scorse settimane da avvocati e personale amministrativo; in sede di Conferenza permanente, infatti, i penalisti e i responsabili per la sicurezza dei lavoratori di procura e tribunale penale di Bari, avevano evidenziato alcune criticità dell'immobile di via Oberdan, sia dal punto di vista ambientale, per la presenza di un'area vicina sotto sequestro «perché non bonificata dalle particelle di amianto esistenti», sia dal punto di vista logistico per questioni di viabilità, traffico, parcheggio e per la presenza di un passaggio a livello lungo la via principale di accesso;

   il problema dell'edilizia giudiziaria a Bari, gravissimo e urgente come sancito dallo stesso Governo che aveva ritenuto di emanare un decreto-legge, il decreto-legge 22 giugno 2018, n. 73, come in un «gioco dell'oca», lungi dal trovare una soluzione adeguata, ritorna al punto di partenza;

   riavviare la giustizia penale in un capoluogo di regione sede del Gip distrettuale, con i problemi di criminalità organizzata che affiggono il territorio, deve essere una priorità irrinunciabile per il Governo, come richiedono con forza gli operatori della giustizia e le stesse istituzioni locali e territoriali –:

   se il Governo non ritenga di dovere intervenire con urgenza al fine di risolvere tale situazione, eventualmente dichiarando lo stato di emergenza e valutando, se necessario, di assumere le iniziative di competenza volte a requisire un immobile adeguato alla ripresa della giurisdizione penale nel territorio barese.