25/06/2025
Rachele Scarpa
3-02041

Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto riportato da Altreconomia, il 28 aprile 2025 l'ufficio competente in seno al Ministero dell'interno ha pubblicato un bando pubblico per richiedere un servizio di noleggio di un aeromobile per l'espulsione di stranieri irregolari: procedura standard tranne per il fatto che l'operazione prevista avrebbe richiesto un passaggio intermedio dall'aeroporto di Tirana;

   l'8 maggio 2025 sarebbe avvenuta la sottoscrizione del contratto da parte dell'operatore delegato della Pas professional solution Srl e il 9 maggio 2025 un aereo parte da Roma Fiumicino verso Tirana, dove atterra intorno alle 15.30, per poi ripartire un'ora e mezza dopo verso Il Cairo, con a bordo le persone provenienti dal Cpr di Gjadër;

   la suddetta operazione costituirebbe il primo rimpatrio forzato, per cui le persone espulse sono state trasferite dal Cpr di Gjadër all'aeroporto di Tirana in Albania e da lì rimpatriate verso l'Egitto, senza che sia avvenuto il loro precedente rientro sul territorio italiano;

   quanto avvenuto alimenta il sospetto che la gestione dei rimpatri al di fuori del territorio nazionale si stia svolgendo in assenza di trasparenza, con rischi concreti di violazione dei diritti fondamentali –:

   se il Ministro interrogato confermi l'avvenuto rimpatrio dal Cpr di Gjadër direttamente verso l'Egitto, quante persone abbia riguardato e con quali modalità sia stato autorizzato e realizzato;

   se siano state condotte altre analoghe operazioni di rimpatrio direttamente attraverso l'aeroporto di Tirana;

   quale normativa sia stata applicata alla procedura di rimpatrio avvenuta direttamente dal territorio albanese, quali autorità abbiano autorizzato questa operazione e se il Ministro interrogato ritenga che l'operazione non sia avvenuta in contrasto con quanto previsto dalla normativa europea in materia di allontanamenti (direttiva 115/CE/2008) e quale sia stato il ruolo delle autorità italiane nella valutazione delle condizioni individuali del trattenuto;

   se il Ministro interrogato non ritenga necessario assumere iniziative volte ad assicurare maggiore trasparenza sulle procedure attuate nei Cpr in territorio albanese, garantendo l'accesso alle informazioni da parte del Parlamento, degli organi di garanzia e della società civile;

   quali iniziative urgenti di competenza intenda adottare per garantire che ogni persona trattenuta in Albania sotto la responsabilità dello Stato italiano possa accedere pienamente a una tutela legale, e sia assicurata una valutazione individuale delle situazioni in linea con quanto previsto dalla Costituzione, dal rispetto del diritto dell'Unione europea e dagli obblighi internazionali dell'Italia.