Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro per la famiglia e le disabilità. — Per sapere – premesso che:
gli organi di informazione anche su scala nazionale riportano una notizia riguardante il comune lecchese di Calolziocorte in merito all'adozione di un discusso e discutibile regolamento che punta a dividere il comprensorio cittadino in zone con la esplicita previsione di divieti di apertura di centri di accoglienza per migranti;
attraverso suddetto regolamento viene ad essere introdotto quello che appare agli interroganti un principio di vero e proprio segregazionismo con la creazione di zone dove viene vietato l'accesso per migranti senza distinzioni di sorta, poiché ad essere ritenuti pericolosi per la popolazione non sono slot machine o altro bensì centri di accoglienza per migranti che non potranno essere vicini a luoghi pubblici frequentati dai residenti;
nella planimetria allegata al regolamento comunale le zone segnate in rosso, come stazione ferroviaria e scuole, si intendono vietate e quelle in blu, biblioteca e oratori, necessitano di nulla osta da parte del comune;
si tratta di una decisione davvero incredibile considerato che, nel territorio in questione, vivono in tutto 18 migranti con 7 ragazzi maggiorenni di cui 6 con contratto di lavoro nella frazione di Rossino, mentre nella frazione di Casale vivono un nucleo familiare, una madre con un bambino di 3 anni e 3 madri con bambini di meno di un anno;
l'interdizione decisa dal comune con il richiamato regolamento riguarda persino la possibilità di ospitare persone e quindi nega anche alle strutture di accoglienza, ecclesiastiche e laiche, presenti di svolgere la loro opera;
viene posto addirittura in discussione il principio di accoglienza proprio della Chiesa –:
se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e se non ravvisi palesi elementi di illegittimità e di manifesta incostituzionalità tali da giustificare l'adozione delle iniziative di competenza ai sensi dell'articolo 138 del Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali.