05/08/2024
Elly Schlein
DE MARIA, TONI RICCIARDI, DE LUCA, BRAGA, MEROLA, BAKKALI, BARBAGALLO, CARÈ, CUPERLO, CURTI, D'ALFONSO, DI BIASE, DI SANZO, FASSINO, FORATTINI, FORNARO, FURFARO, GHIO, GIRELLI, GNASSI, GRIBAUDO, GUERRA, LAI, LAUS, IACONO, MALAVASI, MANZI, MARINO, MORASSUT, ORFINI, PELUFFO, PORTA, ROMEO, ANDREA ROSSI, SCOTTO, SERRACCHIANI e SIMIANI
3-01383

l Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

   Industria italiana autobus rappresenta un presidio industriale di grande valore strategico per il Paese con gli stabilimenti di Bologna e Flumeri (Avellino);

   il Governo ha deciso a giugno 2024 di autorizzare il socio pubblico Invitalia a sottoscrivere l'accordo che ha comportato l'ingresso di Seri Industrial nel capitale di Industria italiana autobus;

   questa scelta è stata assunta proprio quando è in campo una grande opportunità di mercato nel trasporto pubblico locale in Italia, grazie agli investimenti del PNRR e quindi è evidente l'interesse nazionale ad avere solide imprese italiane in questo settore;

   erano e sono assai rilevanti le preoccupazioni sull'efficacia e sulla credibilità delle decisioni assunte dal Ministro delle imprese e del made in Italy, legate anche alle effettive competenze nel settore dell'acquirente individuato;

   nella giornata del 2 agosto 2024 la nuova proprietà di Industria italiana autobus ha formalmente avviato la procedura per il trasferimento a Flumeri dei 77 lavoratori dello stabilimento di Bologna, premessa evidente di un processo di smantellamento del presidio produttivo;

   anche se la procedura di trasferimento è stata annullata dopo alcune ore dalla proprietà, a seguito delle iniziative assunte dalla organizzazioni sindacali, dalla regione Emilia-Romagna e dalla Città metropolitana di Bologna, si è trattato di un segnale estremamente preoccupante e che conferma le criticità che erano state oggetto anche di una nostra precedente interrogazione;

   rispondendo in aula ad una precedente interpellanza urgente, n. 2-00396, presentata dagli interroganti, il Ministro delle imprese e del made in Italy aveva detto parole molto chiare sulle garanzie di continuità di Industria italiana autobus, che ora risultano messe già in discussione dalla nuova proprietà –:

quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato in merito, per quanto di competenza.