19/11/2024
Vincenzo Amendola
Sarracino
3-01573

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica, al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. — Per sapere – premesso che:

   l'attuale drammatica situazione di crisi idrica che sta interessando la Basilicata non è solo ed esclusivamente dovuta alla mancanza di precipitazioni atmosferiche;

   purtroppo, ad avviso degli interroganti, vi è anche una precisa responsabilità gestionale che investe direttamente il Governo centrale con il colpevole silenzio della regione Basilicata;

   il punto di maggiore crisi riguarda la diga della Camastra che serve Potenza città e 29 comuni che possono usufruire di acqua corrente per un numero sempre più limitato di ore con conseguenti disagi per i cittadini e le attività economiche;

   con interrogazione n. 5-01172 del 21 luglio 2023 il primo firmatario del presente atto aveva già avuto modo di segnalare il delicatissimo snodo burocratico che sarebbe sorto con la creazione di Acque del sud spa, interrogazione a cui non è mai pervenuta risposta;

   nell'ambito dei lavori di conversione del decreto-legge n. 44 del 2023, all'articolo 23, sono stati inseriti attraverso emendamenti tre commi, il 2-bis, 2-ter, 2-quater, che hanno previsto la costituzione, dal 1° gennaio 2024, di una nuova società denominata Acque del sud spa, a totale controllo pubblico tramite il Ministero dell'economia e delle finanze con capitale sociale pari a 5 milioni di euro;

   alla suddetta società sono state trasferite le funzioni del soppresso ente E.i.p.l.i.;

   la modifica normativa ha anche inciso sugli organi societari, stabilendone i criteri di nomina che hanno visto la maggioranza di centrodestra scegliere in un'ottica, ad avviso degli interroganti, assolutamente partitocratica l'avvocato Luigi Decollanz che era il coordinatore di FdI della città di Bari;

   in sede di conversione del decreto in questione, considerata la rilevanza dell'ente in oggetto che gestisce una risorsa preziosissima come l'acqua, è apparso subito evidente e ha sollevato le preoccupazioni degli interroganti il processo di centralizzazione che di fatto ha esautorato i territori, in particolare quelli su cui insistono le principali infrastrutture idriche e gli invasi di raccolta proprio a partire dalla Basilicata;

   gli interroganti hanno sollevato obiezioni anche rispetto alla non chiara mission della nuova società anche con riguardo a possibili coinvolgimenti di soggetti privati che andrebbero in contrasto con la manifesta volontà popolare del referendum sull'acqua svoltosi nel 2012;

   oggi 140 mila cittadini anche a causa di questa gestione disastrosa sono in difficoltà per la mancanza di acqua, mentre nulla cambia per la gestione di un ente, ad avviso degli interroganti, assolutamente fallimentare vista la prova dei fatti;

   comuni e cittadini sono anche preoccupati dalle soluzioni emergenziali che sono state adottate dal commissario straordinario per l'emergenza idrica, il presidente della regione Bardi, che ha stabilito il prelievo delle acque del Basento da convogliare presso l'invaso della Camastra;

   vi è la necessità di avere la massima trasparenza sulla qualità dell'acqua e sul processo di potabilizzazione, viste le condizioni di salute del fiume in questione, nonché di sapere come migliorare la capacità di invasamento della infrastruttura per il futuro;

   a oggi i cittadini non hanno a disposizione un chiaro processo di trasparenza il che alimenta ulteriori preoccupazioni per la salute –:

   se il Governo intenda rispondere, per quanto di competenza, rispetto alle sollevate criticità gestionali, se non intenda ammettere che il processo di ri-centralizzazione dell'acqua non abbia sortito paradossalmente una eterogenesi dei fini con una penalizzazione del territorio lucano, se non intenda altresì valutare una riconsiderazione rispetto alla società Acque del Sud vista anche la pessima performance manageriale e quali iniziative di competenza urgenti intenda assumere per assicurare ai cittadini serviti dalla diga della Camastra la massima trasparenza sulle soluzioni emergenziali adottate, in particolare per quel che concerne la qualità delle acque del fiume Basento e dell'acqua invasata presso la suddetta diga, nonché per gli altri invasi lucani, per evitare ulteriori criticità nel medio periodo.