Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro della cultura, al Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica. — Per sapere – premesso che:
con decreto n. 448 del 16 novembre 2021, del Ministero delle infrastrutture, è stato finanziato il progetto relativo alla cabinovia metropolitana Trieste-Porto vecchio-Carso;
nell'ottobre del 2022 la competente soprintendenza esprime parere negativo alla richiesta di adeguamento al piano paesaggistico regionale della variante al piano regolatore generale comunale di livello c;
la soprintendenza invia il suddetto parere alla conferenza di servizi, evidenziando le numerose criticità registrate, sia per quel che riguarda l'impatto dell'intervento nell'ambito delle aree tutelate, sia per la compatibilità dello stesso rispetto ai numerosi provvedimenti di tutela diretta e indiretta riguardanti l'area e le relative prescrizioni;
a seguito di ulteriore richiesta di parere da parte del comune di Trieste, la soprintendenza rilascia, nel novembre 2022, parere positivo con prescrizioni;
in sede di conferenza di servizi per il progetto di fattibilità tecnica ed economica integrato ai fini dell'affidamento congiunto di progettazione ed esecuzione dei lavori del parco lineare verde di archeologia industriale, la soprintendenza rilasciava un parere nel quale evidenziava l'esistenza di numerose criticità concernenti il progetto di cabinovia in particolare nel tratto del Porto vecchio;
nell'aprile del 2023 la soprintendenza speciale PNRR, insediata presso il Ministero della cultura, rilasciava parere non favorevole nell'ambito della consultazione VAS al Piano regolatore generale del comune denominato «Accesso nord: mobilità sistematica e turistica», confermando, di fatto, lo stesso parere formulato dalla soprintendenza;
l'assessora regionale Fvg a infrastrutture e territorio, Cristina Amirante, ha affermato il 24 settembre 2024 che «il ruolo della valutazione ambientale strategica non è un orpello burocratico obbligatorio, ma una grande opportunità con cui accompagnare tutta la fase di progetto di piano»;
con verbale n. 10 del 18 settembre 2023 i comitati tecnico-scientifici della Direzione generale archeologia belle arti e paesaggio del Ministero della cultura esprimevano numerose e rilevanti perplessità relative al progetto auspicando una revisione del progetto in questione;
la cabinovia e le sue stazioni erano state inserite nella Variante al Piano regolatore del Porto Vecchio già nel 2021, ma nell'eventualità di una conferenza dei servizi sull'esecutivo il parere del Ministero della cultura avrà un peso comunque determinante considerando i tanti vincoli storici e architettonici cui è sottoposto lo scalo ed evidenziati dalla soprintendenza in fase preliminare: tra le prescrizioni c'era in particolare le richieste di scartare le stazioni inizialmente disegnate da Fuksas, e adeguare il posizionamento dei piloni al fronte degli edifici;
come riportato dalla stampa il 22 settembre 2024 e sostanzialmente confermato dall'amministrazione comunale di Trieste, il Ministero delle infrastrutture avrebbe inviato una missiva, lo scorso 11 settembre 2024, allo stesso comune in cui comunica che: «l'intervento della cabinovia non può avere accesso alle risorse del PNRR»;
nella stessa lettera è riportato l'invito al comune di Trieste a «rimodulare il programma di interventi» e a «valutare nel rispetto della normativa nazionale ed europea la possibilità di diverse forme di finanziamento» –:
se sia intendimento del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti impegnare ingenti fondi nazionali per supplire alla perdita dei fondi europei, imputando alla fiscalità generale, già costretta da vincoli e ristrettezze, il peso di un progetto forzato dalle origini e quindi la realizzazione di un'opera come la cabinovia metropolitana Trieste-Porto vecchio-Carso che non ha superato il vaglio di Bruxelles in quanto «non soddisfa i criteri di biodiversità» e su cui incombono le prescrizioni della soprintendenza;
se il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti intenda proporre al comune di Trieste di rimodulare il progetto della cabinovia in un altro progetto di mobilità sostenibile con caratteristiche tali da poter utilizzare i fondi PNRR già assegnati.