28/03/2025
Marco Furfaro, Emiliano Fossi
3-01854

Al Ministro per la protezione civile e le politiche del mare. — Per sapere – premesso che:

   l'ondata di maltempo che ha investito la Toscana il 14 marzo 2025 ha causato danni ingenti a famiglie, aziende e infrastrutture in varie aree della regione;

   la zona del Mugello è stata una delle più duramente colpite, con un elevato numero di famiglie totalmente o parzialmente isolate, di frane, di allagamenti che hanno portato alla necessità di dichiarare inagibili molte abitazioni, di collegamenti stradali e ferroviari interrotti;

   i comuni interessati si trovano nella necessità di agire con grande rapidità per ripristinare le infrastrutture nel minor tempo possibile, e devono farlo ricorrendo a spese in somma urgenza per la maggior parte delle quali non esiste nei loro bilanci margine di manovra sufficiente;

   tutto questo rende indispensabile e assolutamente non più rinviabile, come più volte sottolineato anche dal presidente della regione, la proclamazione da parte del Governo dello stato di emergenza nazionale, condizione essenziale per snellire le procedure, fronteggiare tempestivamente le necessità di vario tipo che stanno emergendo e dare a famiglie, aziende ed enti locali speranze concrete sul fatto che saranno stanziate a livello nazionale risorse adeguate a ristorare i privati che hanno avuto danni e gli enti locali che stanno sobbarcandosi spese notevole per il ripristino delle infrastrutture compromesse o lesionate –:

   come mai, a due settimane dagli eventi calamitosi del 14 marzo 2025, il Governo non abbia ancora provveduto a dichiarare lo stato di emergenza nazionale e in che tempi intenda procedere in tal senso.