Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
i cantieri nautici della Spezia occupano oltre duemila lavoratori nell'ambito delle ditte in subappalto;
questi lavoratori spesso alloggiano in condizioni precarie in appartamenti piccoli e sovraffollati;
nella stragrande maggioranza dei casi raggiungono il luogo di lavoro con i mezzi pubblici, spesso sovraffollati, in assenza di un servizio di trasporto predisposto dalle aziende;
sul posto di lavoro si trovano, in alcuni casi, di fronte a ulteriori difficoltà legate all'impossibilità di usufruire della mensa e degli spogliatoi insieme agli altri lavoratori proprio perché in subappalto e non diretti;
i corsi per la sicurezza sono spesso esclusivamente in lingua italiana rendendo impossibile la comprensione per grande parte di questi lavoratori che non parlano la nostra lingua;
il nuovo questore di La Spezia ha attenzionato la modalità di accesso delle ditte in subappalto ai luoghi di lavoro richiamando fenomeni di sfruttamento e di caporalato del 2021;
il settore della nautica ha vissuto un periodo di particolare redditività che consentirebbe di ridurre almeno in parte l'uso di manodopera in subappalto –:
se vi sia la volontà politica del Governo di intervenire per disincentivare la metodologia e la quantità del ricorso a ditte che impiegano lavoratori in subappalto e se esistano progetti finalizzati a migliorare le condizioni di vita e di lavoro di queste persone anche mediante il sostegno agli enti locali interessati.