05/02/2019
Michele Anzaldi
3-00499

 Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   in data 30 gennaio 2019, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte davanti a una platea di industriali milanesi ha testualmente affermato, come riportato dagli organi di informazione, che: «Probabilmente domattina potrebbe uscire una nuova rilevazione Istat con una contrazione del Pil nel quarto trimestre»;

   tale anticipazione inusuale è avvenuta proprio in prossimità della chiusura dei mercati e in coincidenza con il «via libera» nella stessa giornata da parte delle commissioni competenti alla nomina di Gian Carlo Blangiardo alla presidenza dell'Istat, nomina che ha sollevato non poche polemiche;

   si conferma quella che appare agli interroganti una strana attitudine del Presidente del Consiglio a «giocare» con annunci che hanno riflessi economici sui mercati;

   sorgono molti dubbi su come sia stato possibile che un istituto indipendente come l'Istat abbia fornito informazioni al Presidente del Consiglio;

   si ricorda come nel giugno 2018 il Vice Ministro dell'economia e delle finanze, Laura Castelli, nel rilasciare un comunicato stampa su un incontro con l'allora presidente dell'Istat, avesse testualmente affermato che l'incontro era avvenuto: «per fare il punto sulla sinergia necessaria da mettere in atto con la politica per il raggiungimento degli obiettivi di governo», suscitando preoccupazioni e proteste –:

   come sia stato possibile per il Presidente del Consiglio avere in anticipo le informazioni sui dati dell'Istat che avrebbero dovuto essere resi noti solo all'indomani mattina, considerato che la rivelazione di tali informazioni potrebbe avere avuto influenze su possibili operazioni speculative di mercato, con ciò minando la credibilità dell'Istituto nazionale di statistica e dello stesso Paese e confermando, a giudizio degli interroganti, una violazione del diritto dell'Unione europea che stabilisce che gli istituti nazionali di statistica debbano essere totalmente e pienamente indipendenti.