Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
in data 15 ottobre 2018 il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministero dell'interno hanno emesso una circolare per la disciplina del trasporto in «conto terzi» e in «conto proprio» dei cavalli che, in linea di principio, avrebbe come obiettivo quello di contrastare trasporti «conto terzi» e che invece rischia di declinarsi in maniera assurda, prevedendo che un proprietario di un mezzo autorizzato al trasporto dei cavalli possa trasportare solo animali di sua proprietà;
l'alternativa potrebbe essere quella di un contratto di comodato d'uso registrato presso l'Agenzia delle entrate oppure quella di rivolgersi a un trasportatore professionista;
vi sono anche aspetti paradossali nelle richiamate previsioni normative come, ad esempio, se si possiede un «trailer»: con i carrelli trainati dalle automobili può essere caricato un cavallo anche se non intestato, se invece il trasporto avviene su un camioncino da due posti ciò non sarebbe possibili si incorrerebbe in violazione e conseguente sanzione;
la tariffa minima per trasportare un cavallo è di un euro a chilometro con un esborso notevole per chi è appassionato di equitazione;
i dati dell'indagine Fieracavalli-Nomisma «Cavallo che passione», presentata in occasione della 120esima edizione della manifestazione in programma a Verona nel mese di ottobre 2018 evidenziano una crescita notevole degli appassionati di questo sport;
nell'ultimo anno sono stati più di tre milioni gli italiani ad andare a cavallo e nel 90 per cento dei casi per fare del turismo equestre;
oltre un terzo di questa platea ha dichiarato di andare a cavallo regolarmente;
secondo i dati di Confagricoltura nelle fattorie italiane vivono 420 mila cavalli; è un settore con circa 40 mila addetti;
le federazioni sportive di riferimento come la Fise (Federazione italiana sport equestri) e la Fitetrec (Federazione italiana turismo equestre e Trec) hanno parlato di provvedimento inaccettabile che rischia di mettere in grande difficoltà i 2.400 enti affiliati alle federazioni e i 150 mila tesserati che praticano discipline olimpiche;
prevedere che tutti gli animali a bordo devono essere intestati a chi guida il mezzo di trasporto si configura come una limitazione oggettiva per questo sport;
le complicazioni per chi gravita intorno agli sport equestri riguardano anche la digitalizzazione dell'anagrafe equina e il rapporto con il Ministero della salute;
dal settembre 2017 è in vigore una disciplina informatizzata per il trasferimento dei cavalli, misura prevista dal Ministero della salute, in quanto titolare dei controlli veterinari sul benessere animale e sulla diffusione di eventuali epidemie negli allevamenti;
questo ha comportato un ulteriore carico burocratico con alcune limitazioni come, ad esempio, il termine delle ore 23, ma anche la difficoltà di accesso alla banca dati e il complesso rapporto con gli uffici delle asl di competenza per la compilazione del famigerato «Modello 4»;
era stata assicurata la creazione di un’«App» in tempi ragionevolmente rapidi per evitare simili complicazioni, ma ancora non vi è traccia di tale applicazione;
si è perfettamente a conoscenza delle criticità che ci sono nel settore e anche della presenza di mire criminali che necessitano di essere adeguatamente contrastate, tuttavia, alcune delle scelte richiamate risultano vessatorie verso chi pratica discipline sportive con i cavalli –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza delle complicazioni di cui in premessa e quali iniziative intendano assumere, per quanto di competenza e previo confronto con le federazioni sportive e le organizzazioni di categoria, per evitare di penalizzare gli appassionati di suddette discipline sportive e del turismo equestre.