25/10/2023
Michela Di Biase
3-00765

Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   Spin Time Labs è un bene comune per la rigenerazione urbana. Si tratta di uno spazio gestito dall'associazione Spin Time, nata a Roma all'interno dello stabile occupato che si trova in via Santa Croce in Gerusalemme, che rappresenta un crocevia di progetti di mutuo sostegno, aggregazione giovanile e culturale;

   l'immobile, di proprietà della società Investire Sgr che lo ha acquisito quando era già stato occupato, ospita oggi più di 140 nuclei familiari di 28 nazionalità diverse, per un totale che supera le 400 persone;

   l'immobile da diversi anni è nella lista della prefettura di Roma per la procedura di sgombero;

   nel corso degli ultimi dieci anni all'interno dell'immobile sono nate esperienze culturali e sociali che hanno svolto un ruolo aggregativo;

   Spin Time è diventata punto di riferimento di molte associazioni del mondo studentesco, universitario, ecologista e altri, che operano stabilmente al suo interno;

   l'associazione Spin time labs ospita nei locali una biblioteca, aule studio, uno spazio per il coworking, una sala di registrazioni, un teatro, un banco alimentare, aree giochi per bambini, spazi a disposizione delle associazioni sindacali studentesche e la redazione di un periodico di informazione giovanile;

   tra le numerose attività, si portano avanti progetti di inclusione sociale e generazionale: corsi per bambini, corsi professionali per adulti, lezioni di italiano per stranieri, corsi di informatica;

   la comunità di Spin Time ha una relazione forte anche con la chiesa, data la presenza al suo interno di una consacrata che abita nel palazzo e la collaborazione di molti vescovi, cardinali, preti, gruppi scout e altri, come riportato più volte anche da mezzi di informazione come L'Osservatore Romano e Avvenire;

   nel 2019, nella difficoltà di far fronte alle spese energetiche, intervenne il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere di Papa Francesco, per riattivare l'energia elettrica in tutto lo stabile;

   l'ipotesi che l'immobile venga sgomberato rischia di generare una grave emergenza abitativa e sociale;

   Roma Capitale, tenendo fermo il principio della rigenerazione urbana, ha approvato nel maggio 2023 un nuovo piano casa in cui ha indicato anche l'immobile di via Santa Croce in Gerusalemme tra quelli da acquisire per far fronte all'emergenza abitativa;

   Roma Capitale in questi mesi ha avviato una interlocuzione con la proprietà dell'immobile finalizzata ad acquisire la struttura a patrimonio pubblico e salvare così l'esperienza sociale e culturale di Spin time;

   un rapporto redatto da Open impact – spin off di ricerca accreditato dell'università Bicocca di Milano – spiega come questa comunità non solo faccia bene alle famiglie che ci vivono (con un tasso di dispersione scolastica pari a zero, per citare un dato), ma anche al territorio circostante, trasformandosi in un polo educativo e culturale aperto a tutti;

   nello stesso rapporto si fa riferimento all'ipotesi di acquisizione a patrimonio pubblico, indicando i fattori economici positivi. «Il costo di regolarizzazione tra acquisto, efficientamento energetico, manutenzione e community management per Roma Capitale, ipotizzando la non più totale gratuità dei servizi sociali e culturali, sarebbe pari a 36,7 milioni di euro, che messo in rapporto con il valore sociale generato – il 50 per cento dato dalle condizioni abitative, l'altro 50 per cento dal welfare mix garantito dal progetto – porterebbe a un ritorno di 71,55 milioni» spiega l'analisi realizzata da Open Impact –:

   quali iniziative di competenza intendano intraprendere per sostenere lo sforzo di Roma Capitale per favorire il piano di rigenerazione urbana riguardante l'immobile in questione, eventualmente anche con un apposito intervento finanziario dello Stato, e regolarizzare l'esperienza abitativa, sociale e culturale promossa da Spin Time Labs e così scongiurando il rischio dell'emergenza abitativa che si verrebbe altrimenti a generare.