31/07/2019
Marco Di MIO
3-00916

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 16 luglio 2019 si è registrata una nuova ed ennesima fumata nera nel corso di un incontro svoltosi a Roma per quanto concerne la richiesta di avere, per l'aeroporto «Ridolfi» di Forlì un presidio stabile del Corpo dei vigili del fuoco indispensabile per la riapertura della stessa struttura aeroportuale;

   questo di fatto determinerà purtroppo un ulteriore allungamento dei tempi per l'aeroporto «Ridolfi» con gravi ripercussioni per tutto il territorio;

   suddetta struttura si trova in una situazione paradossale; la nuova proprietà, che vuol far riaprire la struttura aeroportuale chiusa nel 2013, si trova nell'obbligo di avere un presidio antincendio per vedersi accettare da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e da Enac la richiesta di riapertura secondo il livello di operatività richiesto per lo scalo, con l'impossibilità di avere suddetto presidio fino a quando suddetta struttura non sarà ricompresa tra quelle di interesse nazionale;

   tale problema è stato già da tempo sottoposto all'attenzione del Governo, senza esito, anche con altri atti di sindacato ispettivo a firma dell'interrogante;

   l'inserimento del «Ridolfi» nella tabella A del decreto legislativo n. 97 del 2017 consentirebbe di vedere riconosciuto per lo scalo la presenza del presidio dei vigili del fuoco su pista, il cui onere finanziario, altrimenti, ricadrebbe sull'ente gestore;

   tutti gli aeroporti a concessione di gestione totale godono del servizio antincendio coperto direttamente dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco;

   tale situazione di impasse non consente quindi di avere una previsione sui tempi di apertura e questo mortifica ogni sforzo compiuto per restituire al territorio una infrastruttura strategica per l'economia:-

   quali iniziative il Governo intenda assumere, e in quali tempi, affinché l'aeroporto «Ridolfi» venga ricompreso tra quelli nella tabella A del decreto legislativo n. 97 del 2017, con il conseguente riconoscimento ad avere un presidio dei vigili del fuoco al fine di consentirne la riapertura;

   su quali basi giuridiche, come dichiarato dal capo dipartimento dei vigili del fuoco tramite lettera, sia il concessionario a dover fare «istanza» di inserimento in tale tabella.