26/04/2023
Michela Di Biasi
Malavasi, Ferrari, Lai, Orfini, Furfaro, Madia, Iacono, Toni Ricciardi, Ghio, Di Sanzo, Scarpa, Casu, Berruto, Lacarra, D'Alfonso, Cuperlo, De Luca, Stefanazzi, Sarracino, Marino, Ciani, Gianassi, Gnassi, Graziano, Curti, Ubaldo Pagano, Bonafè, Scotto, Simiani, Fornaro, Fossi, Porta, Forattini, Bakkali, Tabacci, Zingaretti, De Maria, Carè, Morassut, Serracchiani, Andrea Rossi.
3-00346

Al Ministro dell'istruzione e del merito, al Ministro per le disabilità. — Per sapere – premesso che:

   l'autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo, biologicamente determinato, con esordio nei primi 3 anni di vita. Le aree prevalentemente interessate da uno sviluppo alterato sono quelle relative alla comunicazione sociale, all'interazione sociale reciproca e al gioco funzionale e simbolico;

   il diritto all'istruzione o diritto all'educazione rientra nel novero dei diritti fondamentali, riconosciuto formalmente per la prima volta nel 1948 dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. Gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo della personalità dei ragazzi e delle ragazze e la sua tutela è strettamente legata al miglioramento delle condizioni di vita dei giovani, in particolare nei Paesi in via di sviluppo;

   il diritto all'istruzione non può essere rifiutato a nessuno: la Corte europea dei diritti dell'uomo, con la sentenza 10 settembre 2020 (n. 59751/15) ha dato ragione a due genitori condannando l'Italia per discriminazione ai danni di un minore disabile. Lo Stato non può discriminare i ragazzi portatori di handicap, lasciandoli a casa dalla scuola pubblica, facendo leva sul senso di responsabilità, o sull'impellente necessità, dei genitori che, pur di colmare il loro gap educativo, intervengono a spese proprie, anche indebitandosi se necessario;

   si è avuta notizia nei giorni scorsi di un episodio avvenuto nel liceo Tacito di Roma che ha visto l'esclusione di un ragazzo autistico da una gita scolastica, provocando come conseguenza che il giovane studente ha preso la decisione di abbandonare la frequenza scolastica;

   non si tratta del primo episodio che evidenzia la difficoltà delle strutture scolastiche nel gestire l'inclusione di studenti disabili ed in particolar modo soggetti a disturbi dello spettro autistico a causa dell'assenza di strumenti d'intervento e di sostegno adeguati, oltre che di risorse finanziarie adeguate –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti ed in particolar modo dell'episodio avvenuto nel liceo Tacito di Roma, che richiederebbe di essere affrontato con vere e proprie azioni di sistema non solo per portare alla luce eventuali responsabilità relative al caso specifico ma anche al fine di ricostruire un clima di collaborazione tra scuola, il ragazzo e il gruppo classe per riportare lo studente all'interno del percorso didattico e promuovere così una sua reale inclusione nella comunità;

   quali iniziative il Governo intenda attivare per promuovere la piena inclusione degli studenti autistici nel percorso educativo e nelle attività extra-scolastiche collegate.