23/07/2018
Alberto Losacco
3-00098

Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   in questi ultimi giorni si è purtroppo registrata la presenza di un'alga tossica denominata Ostreopsis Ovata lungo le coste di Bari e precisamente nel tratto compreso tra i quartieri Japigia e San Giorgio;

   a certificarne la presenza è l'ultimo rapporto dell'Agenzia regionale per la prevenzione e la protezione dell'ambiente (Arpa), rapporto che, da giugno a settembre, viene aggiornato ogni due settimane;

   i dati rilevati dal 1° al 15 luglio 2018, hanno fatto scattare la bandiera rossa e il divieto di balneazione sul litorale barese, in località Lido Trullo;

   a Fasano, dopo le ultime rilevazioni dell'Arpa, il sindaco Francesco Zaccaria ha vietato la balneazione fino al 20 luglio. L'ordinanza è valida per le località Torre Canne (in zona faro) e Forcatella, da cui si estende poi per tutto il litorale a sud;

   dopo le mareggiate e il vento di maestrale, ad aver favorito la proliferazione dell'alga sarebbero state proprio le condizioni di mare calmo dell'ultima settimana;

   gli effetti più comuni sulla salute dell'uomo, generalmente transitori, sono riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti e congiuntiviti. In ogni caso, le raccomandazioni dell'Arpa sono due: «limitare il consumo di ricci di mare, che brucando sulle alghe potrebbero potenzialmente accumulare la tossina», e poi «evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate»;

   la presenza di questo problema lungo le coste pugliesi pone una questione di tutela della salute dei cittadini e una questione di contrasto del fenomeno per evitare conseguenze negative dal punto di vista del richiamo turistico;

   la Puglia ha 800 chilometri di costa e il mare è una voce importante dell'economia regionale –:

   se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative intenda assumere al fine di affrontare suddetta questione e scongiurare rischi per la salute e per il comparto turistico pugliese.