20/03/2019
Franco Vazio
3-00619

Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   ha suscitato molto scalpore e indignazione la notizia che ha avuto molta eco sulla stampa nazionale degli insulti razzisti rivolti nei confronti di un giovane calciatore di 14 anni della categoria giovanissimi provinciali durante una partita di calcio svoltasi a Cairo Montenotte, in provincia di Savona;

   l'arbitro della gara, una donna, ha proceduto a sospendere la partita per ben due volte perché un gruppo di ragazzini dalle tribune, per di più coetanei dei giocatori in campo, gridava insulti di chiara matrice razzista nei confronti del portiere di origini sudamericane della squadra del Priamar di Savona;

   in merito a tale episodio sono pervenute le scuse e la condanna della Cairese, la squadra di Cairo Montenotte anche con un post su Facebook;

   poiché episodi del genere purtroppo accadono con una certa frequenza e coinvolgono anche le categorie più giovani, non solo nel calcio, ma anche in altri sport, si pone con tutta evidenza una grave questione educativa;

   pur consapevoli dell'autonomia vigente in materia sportiva e fiduciosi che la Federazione gioco calcio sappia assumere le giuste e doverose decisioni, si evidenzia la necessità di intervenire anche in altri ambiti a partire da quello della scuola per promuovere e far crescere la cultura del rispetto e della lealtà sportiva;

   negli ultimi mesi si sono registrate in merito a eventi sportivi inaudite aggressioni violente nei confronti di direttori di gara, scontri tra genitori sulle tribune, e altri spiacevoli e gravi episodi su cui il Governo, ad avviso dell'interrogante, non è andato oltre a ovvie e contate dichiarazioni a mezzo stampa;

   si ritiene che si sia superato il livello di guardia e che episodi come quello riportato in premessa non debbano ripetersi –:

   quali iniziative intenda assumere il Governo, per quanto di competenza e nel rispetto della vigente autonomia delle Federazioni sportive, per contrastare i fenomeni di violenza come quello di cui in premessa e promuovere la crescita, anche nelle scuole, di una rinnovata cultura sportiva incentrata su rispetto, lealtà e lotta a ogni forma di razzismo.