Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
gli organi di stampa hanno dato notizia il 10 maggio 2023 del decesso di due detenuti presso il carcere di Augusta, in Sicilia, morti a distanza di quindici giorni l'uno dall'altro;
i due detenuti sono deceduti in ospedale, ridotti in condizioni disperate dopo uno sciopero della fame sostenuto da entrambi, il primo di 60 giorni e l'altro di 41 giorni, come appreso a seguito delle denunce dei sindacati di polizia penitenziaria e del Garante nazionale delle persone detenute e private della libertà, Mauro Palma;
un terzo detenuto, sempre presso la stessa struttura circondariale, avrebbe invece tentato il suicidio, sempre come si apprende dagli organi di informazione;
in particolare, il Garante dei detenuti ha richiamato l'attenzione dell'opinione pubblica «sulla necessità della completa informazione che deve fluire dagli Istituti penitenziari all'amministrazione regionale e centrale affinché le situazioni problematiche possano essere affrontate con l'assoluta attenzione che richiedono. Sembra ci sia una sorta di timore verso l'opinione pubblica. E invece serve sapere», perché affrontare certe questioni può aiutare a prevenire gli esiti più tragici;
un recente rapporto dell'associazione Antigone, che da sempre si occupa della condizione dei detenuti, evidenzia come l'Italia sia tra i Paesi europei con il tasso più basso di suicidi tra la popolazione ed abbia invece numeri in controtendenza tra la popolazione carceraria: solo nel 2023 si sono già registrati 21 casi di suicidi in carcere e 85 nel corso del 2022;
i penitenziari italiani registrano una situazione di sovraffollamento che ha comportato diverse condanne per il nostro Paese da parte della Corte Edu di Strasburgo. Infatti, su 51.261 posti regolamentari, di cui 47.418 effettivi, i detenuti sono 56.605, con una percentuale di sovraffollamento del 110 per cento, numeri allarmanti e che fanno dell'Italia uno dei Paesi con gli istituti penitenziari più affollati dell'Unione europea;
anche a fronte del dramma registrato e riportato dall'interrogante risulta del tutto evidente la criticità che riguarda la casa circondariale di Augusta –:
se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti ed in particolar modo di quanto avvenuto presso il carcere di Augusta, in maniera tale da ricostruire, per quanto di competenza, tutta la vicenda che ha portato al decesso dei due detenuti, e quali iniziative intenda intraprendere affinché siano garantite ai detenuti presso l'istituto penitenziario di Augusta condizioni di vite massimamente dignitose e sicure, conformemente al dettato costituzionale.