Per sapere – premesso che:
la pubblicazione di foto e video in cui si riportano immagini della partecipazione del magistrato Iolanda Apostolico ad una manifestazione presso il porto di Catania per il caso della nave Diciotti desta assoluto sconcerto;
suddetto video, la cui origine al momento non è dato sapere, è stato rilanciato dall'attuale Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, e all'epoca dei fatti in oggetto Ministro dell'interno, dal proprio account di un social network;
il Ministro Salvini ha accusato il magistrato di presunta «parzialità» per la sentenza in materia di immigrazione pronunciata pochi giorni fa, che ha scatenato polemiche politiche da parte della maggioranza di centrodestra;
ai magistrati non è e non può essere preclusa la possibilità di esprimere il proprio pensiero e le proprie opinioni, anche aderendo a manifestazioni pubbliche, come garantito dalla Costituzione;
risulta pertanto inquietante l'azione portata avanti in queste ore, proprio sulla base di queste immagini, da parte di settori della maggioranza politica che sostiene il Governo e con il protagonismo diretto appunto di un Ministro della Repubblica, che, ad avviso degli interroganti, ha come obiettivo quello di bersagliare una persona, di delegittimare il suo lavoro e con essa la magistratura, con un attacco personale senza precedenti;
si ricorda che l'attuale Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha ricoperto in passato il ruolo di Ministro dell'interno e che dovrebbe avere piena consapevolezza della responsabilità richiesta ad esponenti di Governo –:
in considerazione della rilevanza della questione, se risulti quale sia l'origine di questo filmato, chi lo abbia realizzato, se non si ritenga gravemente inopportuno politicamente e istituzionalmente che un esponente di Governo lo abbia reso pubblico, per di più con queste modalità e se esistano archivi riservati da cui si sia attinto, cosa che renderebbe il caso ancor più delicato, al fine di fare chiarezza a tutela della persona oggetto di questi attacchi e a tutela delle garanzie democratiche previste dalla nostra Costituzione.