19/04/2023
Rachele Scarpa
3-00342

Al Ministro dell'istruzione e del merito, al Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità. — Per sapere – premesso che:

   la prima strategia quinquennale (2020-2025) dell'Unione europea per l'uguaglianza delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, non binarie, intersessuali e queer riafferma come diritto fondamentale la libertà di essere se stessi e se stesse e definisce le direttrici per garantirla e tutelarla all'interno del territorio europeo;

   in materia di percorsi di transizione e tutela dell'identità di genere l'ordinamento italiano è carente rispetto ad altri Paesi dell'Ue;

   nell'ambito della propria autonomia, su tutto il territorio nazionale, numerose Università e numerosi istituti scolastici d'istruzione secondaria hanno avviato la possibilità di attivare delle cosiddette «carriere alias» da parte di studenti e studentesse la cui identità di genere non sia congruente al sesso biologico assegnato alla nascita. La «carriera alias» è quindi un'opzione che lo studente o la studentessa in transizione, transgender o non binaria possono indicare all'atto dell'iscrizione. Generalmente, la persona che opziona la suddetta carriera sceglie un nome d'elezione che verrà utilizzato nei documenti e nelle comunicazioni interne, formali o informali, dell'istituto scolastico o universitario;

   l'esistenza della «carriera alias» consente di rispettare la dignità della persona, tutela la privacy ed è di supporto al benessere psicologico del singolo;

   non esistono linee guida ministeriali che regolamentino in maniera uniforme il funzionamento delle «carriere alias», lasciando all'autonomia dei singoli istituti la definizione dei criteri;

   il consiglio d'istituto del liceo «Marco Polo» di Venezia ha adottato un regolamento che istituisce la possibilità di opzionare la «carriera alias». La scelta della scuola ha sollevato contestazioni all'esterno, culminate in una lettera, ad avviso dell'interrogante, intimidatoria, indirizzata alla scuola da parte della sezione locale del partito di Fratelli d'Italia, che ha addirittura imputato alla scuola presunti reati, come la sostituzione di persona e il falso ideologico: un atto di grave ingerenza politica che mina l'autonomia della scuola –:

   quali siano le opinioni del Ministro in merito e quali iniziative urgenti, per quanto di competenza, si intendano adottare per tutelare l'autonomia scolastica da ingerenze politiche di ogni genere;

   se vi sia l'intenzione di garantire in tutte le scuole del territorio nazionale la possibilità di opzionare la «carriera alias», strumento di inclusione e rispetto della dignità personale.