Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:
il sottosegretario Butti ha firmato nei giorni scorsi il decreto di nomina dei tecnici che andranno a costituire il nuovo comitato per la strategia dell'intelligenza artificiale;
nel decreto di nomina citato risultano essere presenti quindici esperti, di cui 10 uomini e 3 donne;
il 4 agosto 2021 il nostro Paese per la prima volta ha approvato la Strategia nazionale per la parità di genere per il 2021-2026, che si pone come uno degli strumenti attuativi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) in tema di parità di genere;
il PNRR individua la parità di genere come una delle tre priorità trasversali perseguite in tutte le missioni che lo compongono, oltre all'apposita missione V, dedicata proprio alla coesione e inclusione sociale;
la legge 12 luglio 2011, n. 120 (cosiddetta legge «Golfo-Mosca») e il decreto del Presidente della Repubblica 30 novembre 2012, n. 251 hanno introdotto obblighi di equilibrio di genere nelle posizioni decisionali e negli organi di amministrazione e controllo delle società controllate dalle pubbliche amministrazioni e delle società le cui azioni sono quotate nei mercati regolamentati;
il report 2020 dell'UNESCO «Artificial intelligence and gender equality» ha messo in evidenza il pericolo che «algoritmi e sistemi di intelligenza artificiale possano diffondere e rafforzare stereotipi di genere», con il rischio di emarginare le donne su scala globale;
secondo la ricerca dell'European institute for gender equality (EIGE) anche il settore dell'IA nell'ambito della parità di genere presenta delle disparità evidenti, in parte correlate ai dati sulla parità di genere nell'ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) –:
per quali ragioni nella scelta degli esperti del comitato per la strategia dell'intelligenza artificiale non sia stato rispettato il principio dell'equilibrio di genere così come previsto dalla normativa vigente in materia.