28/12/2023
Anna Ascani, Andrea Casu e Anthony Emanuele Barbagallo
3-00887

Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   il Sistema pubblico di identità digitale (Spid) è ormai un'infrastruttura essenziale nel rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione, con circa 36 milioni di identità rilasciate;

   ad ottobre 2023, lo Spid è stato utilizzato 96.390.288 volte per accedere a servizi in rete, quasi il doppio rispetto al dato registrato nel 2019;

   ad oggi, l'Agenzia per l'Italia digitale (AgID) ha abilitato 12 diversi identity provider a fornire il servizio Spid e, a seguito del decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 aprile 2023, n. 41, finanzia i medesimi con 40 milioni di euro per i prossimi due anni;

   essere in possesso di una identità digitale permette di accedere a informazioni sensibili;

   lo Spid evolverà in un «wallet» europeo, dove l'identità digitale avrà un ruolo sempre più importante;

   a quanto risulta alla procura di Trieste, sarebbero oltre 620 i giovani truffati su App18 per un totale di 300.000 euro, in conseguenza del probabile utilizzo di una seconda identità Spid creata senza che la persona fisica ne venisse a conoscenza;

   attraverso una delega scritta a mano e un documento falso risulterebbe possibile creare una firma digitale a nome di qualcun altro; di conseguenza, chi è titolare di firma digitale potrebbe attivare SPID senza avere un soggetto fisico che lo identifichi;

   gli identity provider dovrebbero verificare nel migliore dei modi l'identità del richiedente ma una persona fisica può avere più identity provider, e quando viene attivata una seconda o terza identità risulta che il soggetto non venga prontamente avvisato –:

   se il Presidente del Consiglio dei ministri sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali siano le misure adottate dal Governo o in via di prossima adozione per garantire che non ci siano falle di sicurezza nella registrazione di identità Spid;

   se il Governo abbia stimato quante siano le false identità digitali attivate e quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare al fine di rimuoverle a garanzia dei cittadini.