09/01/2019
Giuditta Pini
3-00418

Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 22 dicembre 2018 la nave Sea Watch 3 ha salvato in mare 32 persone, tra cui donne, tre minori non accompagnati, due bambini piccoli (6 e 7 anni) e un neonato (1 anno);

   il 29 dicembre 2018 la nave Prof Albrecht Penck ha salvato 17 persone in mare;

   tutti e due i salvataggi sono avvenuti in area di competenza italiana e il porto sicuro più vicino era quello di Lampedusa;

   per dei respingimenti navali fatti dal Governo Berlusconi nel 2009 l'Italia è stata condannata nel 2012 dalla Corte europea per i diritti umani, per una «grave violazione» del principio di non respingimento e del divieto delle espulsioni di massa degli stranieri;

   l'Italia rischia di violare la convenzione sulla salvaguardia della vita umana in mare, la convenzione internazionale sulla ricerca e il soccorso in mare, la convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare, gli articoli 2, 3 e l'articolo 4 del quarto protocollo della convenzione europea dei diritti dell'uomo;

   l'ingiustificata omissione di soccorso ai naufraghi costituisce reato ai sensi degli articoli 1113 e 1158 del codice della navigazione;

   una nave che batte una bandiera straniera può essere respinta solo se si sospetta che ci sia stata una violazione delle leggi italiane e che l'arrivo della nave arrechi «pregiudizio alla pace, al buon ordine e alla sicurezza dello stato costiero», in base alla convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982, ratificata dall'Italia nel 1994;

   la convenzione di Ginevra del 1951 sancisce che uno Stato che respinge una nave di migranti irregolari che ha fatto ingresso nelle proprie acque territoriali senza controllare se a bordo vi siano dei richiedenti asilo e senza esaminare se essi possiedano i requisiti minimi per il riconoscimento dello status di rifugiato, commette una violazione del principio di non respingimento sancito dall'articolo 33;

   il Ministro dell'interno Matteo Salvini il 3 gennaio 2019 durante una intervista ha ribadito che «La competenza del porto di sbarco è del Ministro dell'interno»;

   «Non c'è alcuna ordinanza che ha chiuso il porto di Napoli». «Salvini e Toninelli dicono una cosa non vera affermando che i porti sono chiusi», ha detto Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, il 4 gennaio 2019 –:

   perché il Governo abbia deciso di lasciare alla deriva da 14 giorni 49 persone tra cui donne e bambini;

   se la competenza sulla chiusura dei porti sia in capo al Ministero dell'interno o a quello delle infrastrutture e dei trasporti;

   se esista un atto formale, quale un decreto, che attesti la reale chiusura dei porti.