Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
il 6 ottobre 2018 all'interno del cimitero di Zinola, presso il comune di Savona, il prefetto Antonio Cananà e il sindaco Ilaria Caprioglio hanno svelato una lapide commemorativa dei militari dispersi e caduti durante la seconda guerra mondiale;
la lapide è stata realizzata su iniziativa dell'Opera nazionale caduti senza croce e dell'amministrazione comunale di Savona;
sulla lapide dopo alpini, artiglieri, autieri, bersaglieri, è stato inciso il nome «camicie nere»;
è stato evidente l'imbarazzo delle istituzioni presenti e ancora più maldestro il tentativo di rimediare apponendo un nastro adesivo per coprire l'incisione «camicie nere»;
gli interroganti ritengono suddetta lapide una offesa per la storia e la memoria di Savona, città medaglia d'oro al valor militare per la Resistenza;
nessuna istituzione repubblicana può avallare una scelta offensiva del genere, perché non è possibile riscrivere la storia attraverso iniziative che generano solamente una pericolosa confusione –:
se il Governo sia a conoscenza di quanto richiamato in premessa e quali iniziative intenda assumere, nell'ambito delle proprie competenze, per ricostruire le responsabilità oggettive circa il richiamo alle camicie nere sulla lapide celebrativa, posto che tale episodio è secondo gli interroganti una grave offesa per la memoria delle vittime del fascismo nonché per le Forze armate;
se non intenda adottare iniziative a tutela delle stesse Forze armate, considerato che il richiamo sulla lapide appare agli interroganti esplicita violazione di quanto previsto dall'articolo 10 della legge n. 152 del 1975.