Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:
il presidente della regione autonoma della Sardegna, con ordinanza n. 38 dell'11 agosto 2020, differentemente da quanto previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 7 agosto 2020, in ordine alla chiusura delle discoteche disponeva che le stesse continuassero a restare aperte fino al 31 agosto 2020;
in occasione dell'ultima puntata di Report, andata in onda il 9 novembre 2020, Giovanni Satta e Angelo Cocciu, consiglieri regionali della Sardegna, dichiaravano che, nonostante la consapevolezza circa la risalita dei contagi da Covid, avrebbero «rischiato un po'» (testuali parole) e condiviso la proroga di apertura delle discoteche, poi disposta con la succitata ordinanza del presidente Solinas;
su Repubblica.it dell'11 novembre 2020, viene riferito che il Comitato tecnico-scientifico sardo si sarebbe opposto alla decisione di continuare a tenere aperte le discoteche attraverso una e-mail datata 6 agosto. Come riportato su testata online «I quattro esperti del Comitato si espressero con risolutezza il 6 agosto. La decisione della Regione di aprire i locali venne giudicata confusa, con controlli impossibili da effettuare. Nonostante questo, il Governatore e la Giunta l'11 agosto decisero di mantenere aperta la movida»;
a partire da metà agosto, in Sardegna, i numeri di positivi al Covid sono aumentati esponenzialmente;
a parere dell'interrogante, ove la condotta del presidente della regione Sardegna corrispondesse alla ricostruzione emersa dall'inchiesta giornalistica, si configurerebbe una palese violazione del principio costituzionale di cui all'articolo 32 della Costituzione, nella parte in cui stabilisce che «La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività» –:
di quali elementi dispongano in ordine a quanto segnalato in premessa e in particolare se siano intercorsi contatti tra il Presidente della regione o altri componenti della Giunta e il Governo, anche alla luce di quella che sarebbe stata la contrarietà del Comitato tecnico-scientifico sardo, relativamente alla situazione epidemiologica della Sardegna proprio con riguardo alla settimana in questione (9-13 agosto), che abbiano portato ad una sorta di benestare o comunque di rassicurazione, circa la opportunità di continuare a tenere aperte le discoteche in deroga a quanto previsto dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 agosto 2020;
se e quali iniziative, per quanto di competenza, il Governo intenda adottare in relazione a quanto segnalato in premessa, alla luce dell'articolo 32 della Costituzione