La Camera,
premesso che:
con l'interpellanza urgente 2-00441, discussa venerdì 27 settembre 2024, il Governo è stato chiamato a discutere della crisi del sistema di trasporto pubblico locale che si fermerà una terza volta l'8 novembre 2024 per uno sciopero di 24 ore senza la garanzia delle fasce protette per il rinnovo del Ccnl Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità Tpl) scaduto dal 31 dicembre 2023;
il fulcro della citata interpellanza è il preoccupante quadro finanziario del trasporto pubblico nazionale, che evidenzia un pericoloso sbilancio finanziario, dovuto sia alla carenza annuale del Fondo per il concorso finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale (Fondo Tpl) per quasi 800 milioni di euro, sia alle risorse che servirebbero a far fronte ai futuri costi di rinnovo del Ccnl di categoria, scaduto nel 2023, e che le organizzazioni sindacali hanno quantificato in circa 900 milioni di euro aggiuntivi a regime;
con la citata interpellanza è stata posta la questione, centrale, sulle condizioni sempre più difficili delle lavoratrici e dei lavoratori del settore, nella speranza che tale discussione potesse essere l'occasione per il Governo di manifestare una chiara volontà di intervento nella direzione del potenziamento del Fondo Tpl e del rinnovo del contratto di categoria evitando lo sciopero dell'8 novembre 2024;
va considerato che dalla risposta all'interpellanza urgente citata si evince che il Fondo Tpl è stato implementato ma che non rientra nella volontà del Governo di procedere con l'intervento strutturale di 800 milioni di euro per l'anno 2025 per il Fondo Tpl e con il finanziamento di 900 milioni di euro per il rinnovo del contratto richiesto da regioni, imprese del settore e sindacati;
inoltre, per quello che concerne il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro di settore, il Governo ha anche preso le distanze sorvolando sul fatto che il finanziamento del Fondo Tpl è connesso alla possibilità per le aziende di rinnovare il contratto di lavoro a condizioni accettabili e ha evidenziato che la tematica è strettamente connessa alle relazioni industriali tra associazioni datoriali e sindacati, ferma restando la disponibilità del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a svolgere un'attività di mediazione tra le parti interessate;
l'interpellante, non ritenendosi soddisfatto ai sensi dell'articolo 138, comma 2, del Regolamento Camera,
impegna il Governo:
1) a dare seguito nell'immediato a quanto affermato dalla Sottosegretaria di Stato in risposta all'interpellanza urgente citata in premessa, convocando le parti interessate dal rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro di settore per svolgere perlomeno l'attività di mediazione per arrivare ad un accordo condiviso.