27/01/2025
Mauro Berruto
Manzi, Prestipino, Orfini, Iacono, Casu, Gribaudo, Andrea Rossi, De Micheli
1-00393

 La Camera,

   premesso che:

    il diritto alla salute è un bene primario ed assoluto, riconosciuto dalla Costituzione italiana ed intimamente connesso alla pratica sportiva, ed è un valore presente in quasi tutte le legislazioni sanitarie nazionali;

    la riforma dell'articolo 33 della Costituzione sancisce, infatti, che: «La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme.»;

    il comitato consultivo per le linee guida sull'attività fisica nell'ultimo rapporto consultivo al Segretario della salute e dei servizi umani le «Physical Activity Guidelines Advisory Committee Report 2008 – U.S. Department of Health and Human Services», riassume le prove scientifiche sull'attività fisica e la salute, utilizzate dal Governo per sviluppare la prima edizione delle linee guida sull'attività fisica per gli americani, pubblicata nel 2008, e l'attività fisica appare, pertanto, un efficace strumento di prevenzione e come tale rientra nella strategia di intervento nei confronti di persone sane o affette da svariate patologie, al punto che l'esercizio fisico dovrebbe essere inserito nel normale iter terapeutico per il trattamento di diverse patologie;

    una ricerca, guidata dall'Institute of Cardiovascular Science dello University College London, pubblicata sul Journal of the American College of Cardiology ha dimostrato che la fase di allenamento e la gara di una maratona sono associati (...) a riduzioni della pressione sanguigna e dell'irrigidimento aortico, equivalenti a una riduzione di quattro anni nell'età vascolare, con i maggiori benefici osservati negli uomini anziani, più lenti e con pressione sanguigna di base più alta;

    l'Organizzazione mondiale della sanità di recente, ha pubblicato le «WHO guidelines on physical activity and sedentary behaviour» – accompagnate dallo slogan Every move counts, Ogni movimento conta – in cui sono stati revisionati e aggiornati i livelli di attività fisica raccomandati per ottenere benefici per la salute, distinguendo sia per fasce di età sia per specifici gruppi di popolazione. Attraverso queste linee guida ogni persona è incoraggiata a limitare la quantità di tempo trascorso in comportamenti sedentari (per esempio, il tempo libero trascorso seduti davanti a uno schermo) a favore di uno stile di vita fisicamente più attivo. Chi riesce a superare i livelli di attività fisica raccomandati può ottenere ulteriori benefici per la propria salute;

    esercitare un'attività fisica-motoria deve essere una possibilità offerta a tutti, indipendentemente dalla condizione socio-economica della persona e del suo nucleo familiare;

    non è un'opinione ma un dato scientifico: un euro investito ne fa risparmiare almeno tre, nel lungo periodo, al Sistema sanitario nazionale;

    in Italia sono state inserite nel calendario della Federazione italiana atletica leggera del 2024 ben 38 maratone e 156 mezze maratone; In totale, i maratoneti registrati al traguardo di maratone (italiani e stranieri) sono stati 53.825, +7.555 rispetto al 2023;

    le analisi statistiche dei grandi eventi hanno messo in luce una presenza notevole di atleti stranieri, che testimonia come l'Italia sia meta turistica e sportiva, nonostante le difficoltà di accesso alle griglie di partenza a causa del certificato medico agonistico;

    la certificazione per l'attività sportiva di particolare ed elevato impegno cardiovascolare, quali la maratona e la mezza maratona, è disciplinata dal decreto ministeriale del 24 aprile 2013;

    la partecipazione degli atleti stranieri alle maratone svolte in Italia, a partire dal 2014, a seguito del decreto ministeriale del 24 aprile 2013 (cosiddetto «decreto Balduzzi») e successivo articolo 42-bis del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 (cosiddetto «decreto del fare»), convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, e del decreto ministeriale dell'8 agosto 2014, non è aumentata, anzi si è andata con gli anni riducendosi, secondo quanto riportato dagli organizzatori;

    questa limitazione è stata segnalata, con apposite lettere, dagli organizzatori delle principali maratone italiane;

    come segnalato dagli addetti ai lavori, se ci fosse libero accesso alle corse podistiche in maniera competitiva per tutti gli stranieri anche in Italia si potrebbero vantare maratone come quelle svolte a New York, Boston, Londra, Berlino;

    paralleli ai grandi eventi sono diverse le manifestazioni, non competitive, che uniscono il benessere psicofisico al piacere della scoperta delle bellezze paesaggistiche del nostro territorio,

impegna il Governo:

1) nel rispetto delle norme di tutela sanitaria presenti in Italia, ad adottare iniziative normative che consentano agli atleti stranieri l'iscrizione alle manifestazioni «no-stadia» che si svolgono sul territorio italiano (corsa e marcia su strada, corsa campestre, corsa in montagna, ultramaratona, triathlon, trail running, nordic walking, orienteering, plogging), previo certificato che attesti un buon stato di salute, rilasciato, secondo le norme esistenti, nel Paese di residenza dell'atleta e accompagnato da un'autocertificazione che ne attesti la veridicità;

2) a far sì, per quanto di competenza, che le norme di tutela sanitaria che riguardano i residenti in Italia e partecipanti a corsa e marcia su strada, corsa campestre, corsa in montagna, ultramaratona, triathlon, trail running, nordic walking, orienteering, plogging continuino ad essere rispettate;

3) a sostenere azioni sinergiche con regioni, comuni e enti locali volte ad adottare iniziative di sostegno del turismo esperienziale, in occasione delle maratone e delle mezze maratone a vantaggio degli atleti e dei loro accompagnatori, sia italiani che stranieri;

4) a considerare le maratone, le mezze maratone e le più grandi manifestazioni podistiche non competitive, ma con esplicita finalità relativa alla divulgazione della cultura della prevenzione e del benessere psicofisico, nell'ambito di un piano strategico di sviluppo economico, attivando, insieme al Coni, alla Fidal e a Sport e Salute spa, un tavolo di lavoro specifico;

5) a reperire risorse volte a garantire l'organizzazione delle manifestazioni non competitive, a sostegno della salute personale, del benessere psicofisico e della divulgazione della cultura del movimento e della prevenzione, al fine di garantire la gratuità dei servizi, quali le spese per il suolo pubblico, la vigilanza, la sicurezza e per snellire, de-burocratizzare e facilitare ciò che attiene il buono e corretto andamento dell'evento;

6) a sostenere e promuovere, individuando forme di agevolazioni organizzative, le forme organizzate di gruppi di cammino, di manifestazioni di camminata sportiva, il nordic walking, il fitwalking, l'orienteering e il plogging;

7) ad adottare iniziative volte a facilitare l'accesso all'attività sportiva, nel rispetto dell'articolo 33 della Costituzione, come necessario sviluppo dei valori educativi, sociale e di promozione del benessere psico-fisico, attraverso la promozione di voucher di spesa per sostenere i costi di iscrizione alla pratica sportiva con particolare attenzione per le famiglie in difficoltà economica nelle regioni con un maggiore tasso di dispersione scolastica;

8) a reperire risorse adeguate a sostenere le attività di promozione della cultura del movimento, quale strumento di prevenzione o controllo di patologie, e in particolare il diabete, anche attraverso interventi di ridisegno del paesaggio urbano, volte a individuare aree verdi idonee alla pratica sportiva.