11/10/2021
Debora Serracchiani
Davide Crippa, Boschi, Fornaro, Fiano, Muroni, Avossa, Bazoli, Benamati, Berlinghieri, Boccia, Boldrini, Bonomo, Bordo, Enrico Borghi, Braga, Bruno Bossio, Buratti, Campana, Cantini, Carla Cantone, Cappellani, Carè, Carnevali, Casu, Ceccanti, Cenni, Ciagà, Ciampi, Critelli, Dal Moro, De Filippo, De Luca, De Maria, De Menech, De Micheli, Del Basso De Caro, Delrio, Di Giorgi, Fassino, Fragomeli, Frailis, Gariglio, Giorgis, Gribaudo, Gualtieri, Incerti, La Marca, Lacarra, Lattanzio, Lepri, Letta, Lorenzin, Losacco, Lotti, Madia, Gavino Manca, Mancini, Mauri, Melilli, Miceli, Morani, Morassut, Morgoni, Mura, Nardi, Navarra, Nitti, Orfini, Pagani, Ubaldo Pagano, Pellicani, Pezzopane, Piccoli Nardelli, Pini, Pizzetti, Pollastrini, Prestipino, Quartapelle Procopio, Raciti, Rizzo Nervo, Andrea Romano, Rossi, Rotta, Sani, Schirò, Sensi, Siani, Soverini, Topo, Vazio, Verini, Viscomi, Zan, Zardini, Baldino, Elisa Tripodi, Brescia, Maurizio Cattoi, Corneli, De Carlo, Dieni, Francesco Silvestri, Alaimo, Azzolina, Giordano, Spadoni, Casa, Sut, Carbonaro, Galizia, Federico, Perantoni, Marco Di Maio, Fregolent, Ungaro, Occhionero, Vitiello, Rosato, Anzaldi, Gadda, Marattin, Migliore, Mor, Moretto, Noja, Paita, Bersani, Conte, De Lorenzo, Dori, Fassina, Fratoianni, Palazzotto, Pastorino, Stumpo, Timbro, Ferri, Del Barba, Annibali, Barzotti, Alemanno, Bendinelli, Colaninno, Angiola, Vito, Ianaro, Villani, D'Arrando, Lorefice, Sportiello, Vianello, Cecconi, Fioramonti, Fusacchia, Lombardo, Schullian, Gebhard, Plangger
1-00524

La Camera,

   premesso che:

    il 9 ottobre 2021, in occasione di una manifestazione contro l'obbligo del green pass per i lavoratori (che entrerà in vigore il 15 ottobre 2021), nel centro di Roma, per l'intero pomeriggio e fino a tarda sera, si sono susseguiti duri scontri con la polizia, episodi di violenza e vandalismo culminati con il grave danneggiamento della sede della Cgil, dove alcuni manifestanti hanno fatto irruzione al piano terra devastando diverse stanze, e la successiva aggressione perpetrata durante la notte al Policlinico Umberto I ai danni dei medici e degli infermieri intenti nel proprio lavoro;

    particolarmente allarmante è stata la notizia trapelata dell'intenzione dei manifestanti di raggiungere nella giornata di sabato le sedi di Palazzo Chigi e di Palazzo Montecitorio, scongiurata solo grazie all'intervento delle forze di polizia, che hanno riportato quasi una quarantina di agenti feriti, mentre non è possibile escludere che l'innalzamento dello scontro verificatosi nella giornata di sabato 9 ottobre 2021 sia proprio dovuto alla reazione conseguente ad una forte azione di contrasto perseguita dalle forze di polizia nell'ultimo anno;

    al di là delle responsabilità individuali dei leader di Forza Nuova, Roberto Fiore e Giuliano Castellino, già pregiudicati per gravi reati e che erano a capo dei manifestanti che hanno assaltato la sede della Cgil – al momento in stato di arresto e sulle cui responsabilità i firmatari del presente atto di indirizzo auspicano venga fatta luce il più presto possibile dalle autorità preposte –, colpisce la forte matrice fascista alla base delle gravi azioni violente poste in essere ai danni di un corpo intermedio, rappresentante dei diritti dei lavoratori quale quello della Cgil, azioni contraddistinte da un'inquietante carica eversiva e tali da configurare un vero e proprio attacco, con metodi violenti, alla democrazia italiana;

    del resto, già in passato Forza Nuova è stata protagonista di altre inaccettabili azioni di intimidazione nei confronti del libero diritto di cronaca, come, per esempio, nel caso della manifestazione organizzata sotto la sede della redazione del quotidiano la Repubblica;

    è evidente che i gravi fatti accaduti non solo nulla hanno a che vedere con la libertà fondamentale di manifestazione del pensiero, pilastro della Costituzione antifascista nata nel 1948, ma hanno purtroppo messo in evidenza come movimenti di estrema destra, dediti talvolta a rievocazioni considerate folcloristiche del passato regime, abbiano compiuto un salto di qualità, riuscendo ad infiltrarsi e ad intercettare le proteste e il malumore di tutti coloro che non hanno condiviso le scelte di Governo in merito all'estensione dell'obbligo del green pass;

    l'uso della violenza quale metodo di lotta politica cui si è assistito nella giornata di sabato 9 ottobre 2021 non solo non può essere mai tollerato, ma impone una riflessione attenta, perché va a toccare proprio quella «pubblica esaltazione dei fatti e metodi propri dei fascisti» richiamata dall'articolo 1 della legge 20 giugno 1952, n. 645, che attua la XII disposizione transitoria e finale della Costituzione;

    preoccupa, e al tempo stesso amareggia, assistere a questi rigurgiti così pericolosi per la tenuta della democrazia italiana e che sembrano riportare l'Italia indietro nel tempo, proprio nel momento in cui il nostro Paese, dopo quasi due anni di pandemia e il sacrificio umano di oltre 130.000 vittime, si sta finalmente risollevando con orgoglio e determinazione, tanto sul piano sanitario quanto su quello economico,

impegna il Governo

1) a valutare le modalità per dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente, adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione fascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana. (Nuova formulazione)

Seduta del 21 ottobre 2021

Interventi in discussione generale di Emanuele Fiano, Walter Verini e Andrea De Maria

Dichiarazione di voto di Debora Serracchiani