13/11/2019
Stefania Pezzopande
3-01112

Al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:

in data 16 settembre 2019 scadeva il bando di gara ad invito indetto da Poste italiane per la gestione overtime e overflow delle chiamate del servizio clienti di Poste italiane;

a quanto risulta agli interroganti, la gara è suddivisa in 4 lotti differenti e alla suddetta gara sono state invitate direttamente 7 aziende;

è di tutta evidenza che si tratti di una committenza di grande rilievo, che coinvolgerà complessivamente 1.039 lavoratori e interesserà una vasta platea di utenti sui territori;

anche nel territorio aquilano numerosi addetti sono impegnati nella lavorazione di tale commessa;

a tuttora, non è dato sapere quali siano le motivazioni per le quali Poste italiane preclude ancora l'assegnazione della suddetta gara, né se preventivamente sia stata fatta una verifica affinché vengano rispettate le tabelle concernenti la determinazione del costo medio orario del personale dipendente emessa da Ministero del lavoro e delle politiche sociali e derivante dall'applicazione del contratto di lavoro del settore delle telecomunicazioni, nonché se nel predisporre la gara siano state inserite clausola sociale, costo lavoro secondo tabelle, territorialità ed ogni tutela normativa e contrattuale per lavoratrici e lavoratori –:

quali iniziative urgenti intenda adottare per chiarire lo stato di avanzamento e i termini della procedura di assegnazione della suddetta gara, anche al fine di assicurare il pieno rispetto della contrattazione di settore e dei livelli occupazionali.

Seduta del 13 novembre 2019

Illustrazione e replica di Stefania Pezopane, risposta del governo di Stefano Patuanelli, Ministro dello sviluppo economico

Illustrazione

Grazie, Presidente. Mi rivolgo al signor Ministro che già conosce il tema, essendo stato recentemente a L'Aquila e avendo avuto modo di sollevare la questione. Poste Italiane, in data 16 settembre, ha misurato la scadenza del bando di gara indetto per la gestione overtime e overflow delle chiamate del servizio clienti, una commessa importantissima di 45 milioni di euro, quattro lotti, oltre mille dipendenti. Ad oggi ancora non sappiamo a chi verrà aggiudicata e non conosciamo le condizioni: se c'è la clausola sociale; se è stato calcolato il costo del lavoro secondo le tabelle ministeriali; se è stata prevista ogni tutela normativa e contrattuale. Siamo particolarmente preoccupati per quei siti in cui c'è una grave situazione giudiziaria, situazione che potrebbe precipitare.Chiediamo quindi notizie.

Risposta del governo

Grazie, Presidente. Grazie agli onorevoli interroganti. L'atto in discussione fa riferimento al bando di gara ad invito indetto da Poste Italiane per la gestione fuori orario del traffico eccedente delle chiamate del servizio clienti. Premetto che il tema trattato rimanda a profili di carattere gestionale interni alla società e pertanto non rientra nelle specifiche competenze del Ministero dello Sviluppo economico, i cui rapporti con Poste Italiane sono attualmente regolate da contratto di programma 2015-2019, il quale disciplina in senso più ampio le modalità di erogazione del servizio postale universale. Rispondo, tuttavia, ai quesiti posti dagli onorevoli interroganti in base a quanto rappresentato dalla società medesima interpellata nel merito. Com'è noto Poste Italiane ha bandito una gara tuttora in corso al fine di assegnare i servizi di contact center che sono erogati da diversi fornitori in diverse sedi, tra cui anche la sede dell'Aquila. In base a quanto riferito la gara bandita alla fine di luglio scorso sarà aggiudicata entro il corrente mese di novembre. Preme in questa sede indicare quali sono gli specifici requisiti previsti dal bando: la clausola sociale come requisito minimo obbligatorio di partecipazione consistente nell'obbligo di assunzione delle risorse già applicate alla specifica commessa da almeno sei mesi continuativi; il rafforzamento della clausola sociale con l'obbligo di assunzione di tutti i lavoratori applicati e non di quelli strettamente necessari al nuovo fornitore, come richiesto dalla interpretazione più recente della clausola sociale; la tutela della territorialità attraverso un punteggio di gara che premia le aziende che garantiranno il posto di lavoro nello stesso comune. In tale contesto la società ha riferito che tutte le procedure di gara indette da Poste Italiane prevedono requisiti professionali e tecnico-economici in linea con la normativa vigente, i quali garantiscono la qualità e la stabilità dei servizi stessi. In conclusione, dunque, rappresento la massima disponibilità del Ministero allo Sviluppo economico, nell'ambito delle proprie competenze, ad aggiornare le citate informazioni qualora venga nuovamente richiesto.

Replica

Presidente, mi dichiaro soddisfatta di quanto il Ministro ha riportato, sottolineo però due urgenze: la prima, è vigilare, perché oltre mille lavoratori sono appesi ad un filo, la seconda, è occuparsi specificamente della questione Olisistem, questa azienda opera a L'Aquila e a Roma, con oltre 300 lavoratori, e questa azienda sta vivendo una vicenda giudiziaria gravissima che potrebbe precipitare. Se la gara non venisse assegnata entro il tempo giusto, queste persone potrebbero non trovarsi più nella condizione di essere lavoratori e, quindi, potrebbe accadere che la clausola sociale diventasse inapplicabile; sarebbe una tragedia. Ecco perché ritengo opportuno, ferme restando le notizie che ci ha dato e la rassicurazione che entro il mese di novembre la gara verrà assegnata, di vigilare su questa tempistica e di tenere aperto il tavolo su Olisistem, attualmente al Ministero del lavoro, che vede, però, un suo referente presente, perché quella vicenda parallela all'assegnazione della gara è una vicenda che oltre L'Aquila e Roma riguarda numerosi altri siti a Torino, Milano, Settimo Torinese e in altre realtà. Olisistem occupa oltre 2 mila persone. Ringrazio per l'attenzione data e auspico che questa vicenda venga seguita davvero con costanza e fermezza.