31/05/2022
Francesco Boccia
DE LUCA, BERLINGHIERI, LORENZIN e FIANO.
3-02999

Al Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale. — Per sapere – premesso che:

   la Strategia italiana per la banda ultralarga «Verso la gigabit society» definisce le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi di trasformazione digitale indicati dalla Commissione europea nel 2016 e nel 2021;

   la governance è coordinata dal Comitato interministeriale per la transizione digitale, presieduto dal Ministro interrogato;

   l'attuazione di tale Strategia è largamente affidata al Piano nazionale di ripresa e resilienza, che assegna 6,7 miliardi di euro per la realizzazione dell'Investimento 3 «Reti ultraveloci (banda ultra-larga e 5G)» e prevede una milestone al 30 giugno 2022 con la notifica dell'aggiudicazione di tutti gli appalti;

   l'investimento si articola in cinque differenti piani ai quali è stata data attuazione tramite sette bandi di gara: 1) Collegamento isole minori (45,6 milioni di euro); 2) Italia 1 giga (3,7 miliardi di euro); 3) Italia 1 giga Trento e Bolzano (65 milioni di euro); 4) Scuola connessa (184 milioni di euro); 5) Sanità connessa (387 milioni di euro); 6) Italia 5G copertura (970 milioni di euro); 7) Italia 5G backhauling (950 milioni di euro);

   tutti i bandi sono stati pubblicati, con esiti differenti: infatti, mentre quattro di essi sono ancora in corso, oppure si è giunti solo all'aggiudicazione provvisoria (Scuola connessa, Sanità connessa, Italia 1 giga, Piano 5G backhauling), gli altri tre (Isole minori, Piano 5G copertura e Italia 1 giga Trento e Bolzano), per un importo complessivo di oltre 1 miliardo di euro (17 per cento del totale) sono inizialmente andati deserti, per problemi connessi alla configurazione del piano stesso definita dal Dipartimento per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale;

   successivamente, Isole minori e Italia 1 giga Trento e Bolzano sono stati ripubblicati dopo la modifica del piano iniziale, per il Piano 5G copertura si è in attesa di determinazioni del Dipartimento per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, mentre per il bando Isole minori è stata effettuata un'aggiudicazione provvisoria per 45,6 milioni di euro (meno dell'1 per cento del totale) –:

   come il Ministro interrogato intenda assicurare il rispetto della data del 30 giugno 2022 per l'aggiudicazione definitiva di tutti gli appalti, necessario per accedere alle risorse del Recovery and resilience facility, alla luce dell'attuale stato di avanzamento dei piani.

 

Seduta del 1 giugno 2022

Illustrazione e replica di Francesco Boccia, risposta del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Inca'

 

FRANCESCO BOCCIA. Signor Presidente, intervengo, a maggior ragione, al tempo della società digitale e dopo due anni critici, di pesante condizionamento del funzionamento delle nostre amministrazioni pubbliche e soprattutto di diritti universali da garantire, come sanità e scuola.

La Strategia italiana per la banda ultra larga “Verso la gigabit society” definisce le azioni necessarie al raggiungimento degli obiettivi di trasformazione digitale indicati dalla Commissione europea nel 2016 e, a maggior ragione, nel 2021.

L'attuazione di tale Strategia è stata largamente affidata al Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ha assegnato 6,7 miliardi di euro per la realizzazione dell'Investimento 3 (reti ultraveloci) e prevede una milestone al 30 giugno 2022. Il Partito Democratico ha chiesto al Ministro Colao, attraverso oggi il Ministro D'Incà, e al Governo, come si intende assicurare il rispetto della data del 30 giugno 2022 per l'aggiudicazione definitiva di tutti gli appalti.

 

FEDERICO D'INCA', Ministro per i Rapporti con il Parlamento. Signor Presidente, colleghi deputati, rispondo agli onorevoli interroganti sulla base degli elementi forniti dal Ministro per l'Innovazione tecnologica e la transizione al digitale, impossibilitato a partecipare alla seduta odierna.

In merito al rispetto delle tempistiche europee del predetto PNRR di attuazione della strategia italiana per la banda ultra larga “Verso la gigabit society”, su cui verte l'interrogazione proposta, mi soffermerò sui singoli piani di intervento. Il bando per il piano “Italia 1 giga” è stato pubblicato il 15 gennaio 2022; in data 24 maggio 2022 sono stati aggiudicati, per un valore complessivo di quasi 3,4 miliardi di euro, 14 lotti (8 ad Open Fiber e 6 a Tim) sui 15 previsti. Il lotto più piccolo, relativo al territorio delle province autonome di Trento e di Bolzano, è stato ripubblicato in data 29 aprile 2022 per un valore di circa 65 milioni di euro, con scadenza dei termini per la presentazione delle offerte al 3 giugno 2022; l'aggiudicazione è attesa entro il 30 giugno 2022. Il bando per il piano “Collegamento isole minori” è stato pubblicato l'11 febbraio 2022 e, in data 28 aprile 2022, è stato aggiudicato per un valore di oltre 45 milioni di euro alla società Elettra Tlc. I bandi per i piani “Scuola connessa” e “Sanità connessa”, con un valore stanziato secondo PNRR rispettivamente di 260 e 500 milioni di euro circa, sono stati pubblicati il 27 gennaio 2022 e saranno giudicati nei prossimi giorni; sono state, infatti presentate offerte su tutti quanti il lotti. I bandi per il piano “Italia 5G” sono stati pubblicati il 21 marzo 2022. Il bando “Italia 5G backhauling” del valore di circa 950 milioni di euro, sarà aggiudicato entro la metà di giugno e sono state fatte e presentate offerte su tutti i lotti. Il bando “Copertura”, del valore di circa 570 milioni di euro, è stato ripubblicato in data 20 maggio 2022, con scadenza 10 giugno, e l'aggiudicazione è attesa entro il 30 giugno 2022. Complessivamente possiamo pertanto considerare finora già assegnati 5,7 miliardi di euro, che sono pari all'85 per cento dei 6,7 miliardi di euro, a valere su risorse PNRR destinate allo sviluppo delle reti a banda ultra larga. Possiamo, quindi, ritenere che le attività già poste in essere e quelle in corso di realizzazione, in relazione alla strategia italiana per la banda ultra larga “Verso la gigabit society” sono, allo stato attuale di avanzamento dei piani, idonee ad assicurare il rispetto dei termini e il raggiungimento degli obiettivi previsti dal PNRR entro la data del 30 giugno 2022, con il conseguente accesso alle relative risorse del Recovery and resilience facility.

 

FRANCESCO BOCCIA. Grazie Presidente, grazie Ministro D'Inca'. La preoccupazione del gruppo del Partito Democratico è legata alla certezza - c'è quasi la certezza - soprattutto dei territori, che riguardano migliaia di plessi scolastici e siti connessi alle sanità regionali. Sono molto importanti alcune informazioni, che il Ministro D'Inca' ci ha dato rispetto alle isole minori e a “Italia 1 giga”, informazioni che, per la verità, il Ministero competente aveva già diffuso. Resta la richiesta ferma di un'aggiudicazione definitiva su “Scuola connessa”, “Sanità connessa”, “Italia 5G backhauling” e “Italia 5G copertura”, ovvero sui quattro bandi a cui ha fatto riferimento il Ministro D'Inca'.

Infatti, è evidente che, più entriamo nel merito dell'attuazione del PNRR, più sta emergendo un impegno delle amministrazioni centrali in una corsa importante e, poi, un aumento delle responsabilità scaricate sui territori. Lo diciamo perché è da qualche settimana che molte amministrazioni locali ci indicano ritardi sugli investimenti infrastrutturali, che si sommano ai ritardi connessi a contratti già firmati e bloccati a causa dell'aumento del costo delle materie prime - stimiamo per circa il 20 per cento a budget dei comuni le risorse non disponibili per completare le opere già esistenti - e, siccome una parte di questi investimenti finiranno sui territori, molti di questi non hanno avuto la possibilità di essere integrati nei piani di investimento locali.

Chiudo, signor Presidente, con un aspetto importante. Noi chiediamo un maggior raccordo tra il Ministero per l'Innovazione tecnologica e la transizione digitale e il Ministero dello Sviluppo economico, perché, dopo un dibattito molto importante tra i due Ministeri malgrado il primo non abbia portafoglio e il secondo abbia una Direzione generale dedicata alla materia, lo sviluppo della stessa è stato, poi, assegnato dopo non poche discussioni. Noi pensiamo che, in questo momento, aver messo insieme nella dimensione in house Invitalia e, per suo tramite, Infratel Italia, abbia consentito un'accelerazione delle procedure che, però, rischiano di non essere rispettate rispetto ai tempi e ai termini che abbiamo già indicato, a maggior ragione, per l'aggiudicazione degli appalti il 30 giugno di quest'anno.