09/01/2024
Elly Schlein
BRAGA, AMENDOLA, ASCANI, BAKKALI, BARBAGALLO, BERRUTO, BOLDRINI, BONAFÈ, CARÈ, CASU, CIANI, CUPERLO, CURTI, D'ALFONSO, DE LUCA, DE MARIA, DE MICHELI, DI BIASE, DI SANZO, FASSINO, FERRARI, FORATTINI, FORNARO, FOSSI, FURFARO, GHIO, GIANASSI, GIRELLI, GNASSI, GRAZIANO, GRIBAUDO, GUERINI, GUERRA, IACONO, LACARRA, LAI, LAUS, LETTA, MADIA, MALAVASI, MANCINI, MANZI, MARINO, MAURI, MEROLA, MORASSUT, ORFINI, ORLANDO, UBALDO PAGANO, PELUFFO, PORTA, PROVENZANO, QUARTAPELLE PROCOPIO, TONI RICCIARDI, ROGGIANI, ANDREA ROSSI, SARRACINO, SCARPA, SCOTTO, SERRACCHIANI, SIMIANI, SPERANZA, STEFANAZZI, STUMPO, TABACCI, VACCARI, ZAN e ZINGARETTI
3-00894

Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   stanno circolando in rete alcune immagini impressionanti, girate nel quartiere Tuscolano a Roma, in occasione della commemorazione dei morti di via Acca Larentia il 7 gennaio 2024;

   nelle immagini si vedono distintamente centinaia di braccia tese che si levano verso l'alto compiendo il cosiddetto saluto romano, mentre viene chiamato il «presente»;

   ciò che appare ancora più sconcertante è la formazione in cui si trovano gli uomini ripresi, schierati quasi in una sorta di falange come nelle immagini di repertorio del passato regime, fino al punto che diventa difficile credere che si tratti di immagini contemporanee e non girate durante i terribili anni della dittatura fascista e si sollevano inquietanti dubbi anche su ipotesi di riorganizzazione di milizie o falangi;

   i fatti riportati sono di una gravità inaudita e la commemorazione di tre giovani uccisi nel 1978 non può in alcun modo giustificare l'apologia del fascismo, né può in alcun modo avallare alcuna strumentalizzazione dei morti di quegli anni per riproporre simboli, gesti e parole d'ordine del passato regime;

   la legge n. 645 del 1952, come è noto, punisce all'articolo 4 l'apologia del fascismo e all'articolo 5 il compimento di manifestazioni fasciste, così come prevede all'articolo 3 le modalità di scioglimento di gruppi che comportino la riorganizzazione del disciolto partito fascista;

   del resto la Costituzione è saldamente fondata, storicamente e culturalmente, sul valore dell'antifascismo che dovrebbe essere una pietra miliare del sentimento di unità nazionale, come più volte ricordato anche dal Capo dello Stato, e testimoniato anche dalla dodicesima disposizione transitoria della Costituzione, che vieta espressamente la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista –:

   quali iniziative urgenti si intendano adottare, per quanto di competenza, in relazione ai gravi fatti avvenuti, nonché per impedire il ripetersi di fatti analoghi e contrastare con ogni mezzo il diffondersi di atti e comportamenti quali quelli riportati in premessa, e per attivare, per quanto di competenza, le procedure atte allo scioglimento dei gruppi neofascisti che espressamente inneggiano al disciolto partito fascista o ne richiamano fedelmente simbologia e modalità come nelle immagini sopra citate.

Seduta del 10 gennaio 2024

Illustrazione di Elly Schlein, risposta del Ministro dell'Interno, replica di Elly Schlein

ELLY SCHLEIN, Grazie, Presidente. Signor Ministro, le immagini di quanto accaduto in via Acca Larentia il 7 gennaio sono impressionanti ed inaccettabili: centinaia di braccia tese, che fanno il saluto romano, mentre viene chiamato il “presente”. Una vera e propria adunata di centinaia di uomini, schierati come una falange, che sembrano uscire da immagini non del 2024, ma del 1924, in pieno regime fascista.

Chi grida “viva l'Italia antifascista” a teatro viene subito identificato e, invece, chi partecipa a un'adunata fascista, con tanto di saluti romani, può farlo indisturbato? È di gravità inaudita e speriamo che tutti i responsabili siano identificati e puniti.

Commemorare la morte tragica di tre giovani ammazzati da una violenza politica criminale non può in alcun modo giustificare l'apologia del fascismo, che è reato, non può giustificare la riproposizione di gesti che richiamano una dittatura che ha calpestato libertà e democrazia e prodotto le pagine più buie della storia di questo Paese. La legge Scelba punisce l'apologia del fascismo e la Costituzione lo dice con nettezza che le organizzazioni neofasciste vanno sciolte.

Per questo, le chiediamo quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare, per quanto di competenza, per impedire il ripetersi di fatti analoghi e per attivare le procedure atte allo scioglimento dei gruppi neofascisti.

MATTEO PIANTEDOSI, Ministro dell'Interno. Grazie, signor Presidente. Onorevoli deputati, condivido che lo spirito della commemorazione di tragedie così gravi, come quelle di Acca Larentia, che causò il vile assassinio di giovani vite, che rimane tuttora senza giustizia, sia stato tradito dalla riproposizione di gesti e simboli che rappresentano un'epoca condannata dalla storia. Nel corso della mia audizione di ieri in Senato ho registrato - e lo sottolineo - una trasversale distanza di tutte le forze politiche da quei comportamenti contrari alla nostra cultura democratica e che le immagini dei media hanno divulgato.

Le Forze di polizia hanno adottato lo stesso modulo operativo seguito nelle analoghe manifestazioni effettuate negli anni scorsi, frutto di esperienze professionali e di competenze tecniche consolidate, che non mutano di fronte a qualsivoglia manifestazione, pur di diverso estremismo ideologico. Penso, ad esempio, alle tante, recenti iniziative anti-israeliane svolte a seguito della crisi in Medio Oriente.

Vorrei evidenziare che la commemorazione di Acca Larentia, a cui quest'anno hanno aderito circa 1.000 persone, nel passato, con le stesse modalità, ha registrato numeri ben maggiori, con un picco di 3.000 presenze nel 2018.

La questura di Roma, a cui va il mio plauso, ha assicurato lo svolgimento della manifestazione senza che si verificassero incidenti, privilegiando le attività di osservazione, più proficue per l'acquisizione di elementi utili da sottoporre all'autorità giudiziaria ai fini dell'accertamento dell'eventuale commissione di reati. La stessa questura ha trasmesso alla competente autorità giudiziaria una prima informativa di reato, contestando il delitto di apologia del fascismo, a carico di 5 esponenti di CasaPound, individuati fra i partecipanti, cui seguiranno ulteriori comunicazioni all'esito del riconoscimento e dell'identificazione degli ulteriori convenuti alla manifestazione.

Quanto alle ulteriori iniziative da porre in essere per lo scioglimento di organizzazioni di carattere eversivo, ricordo che la particolare complessità dei presupposti previsti dalla normativa vigente è confermata dalla limitata casistica applicativa sinora registrata e dalla circostanza che Governi anche sostenuti dalla parte politica degli onorevoli interroganti non hanno mai adottato iniziative in tal senso.

ELLY SCHLEIN, Signor Ministro, siamo costretti a dichiararci profondamente insoddisfatti da queste risposte. Non si può parlare di una casistica limitata e ci aspettiamo e continueremo ad insistere che queste organizzazioni neofasciste vengano sciolte, come chiede la Costituzione, perché rappresentano un pericolo per la pubblica sicurezza, e questo le dovrebbe interessare. Sono sbagliati, quindi, i divieti della legge Scelba e della Costituzione? Noi non lo crediamo. Abbiamo presentato una proposta di legge, firmata anche da esponenti di altre forze di opposizione, che raccoglie la spinta delle associazioni antifasciste per rendere ancora più chiara la disciplina, che punisce chi pubblicamente esalta esponenti, principi, fatti o metodi del fascismo.

A preoccuparci, però, le dico non è solo il fatto che queste domande rimangano inevase, sono le ambiguità di questa destra a preoccuparci, che torna addirittura indietro rispetto a quando almeno riconosceva il fascismo come male assoluto. Avere un Presidente del Senato che cerca di legalizzare il saluto fascista, il saluto romano, è un insulto a chi ha fatto la Resistenza in questo Paese, è un insulto a chi ha dato la vita per la libertà e la democrazia. E non raccontateci, come fa l'onorevole Rampelli, che sarebbero cani sciolti: sono un branco organizzato con cui siete andati a spasso per anni e che hanno nostalgia del disciolto - quello sì - partito fascista.

O dimentichiamo la Presidente del Consiglio Meloni, accompagnata nel 2008 proprio ad Acca Larentia dall'onorevole Rampelli e da Castellino, condannato a più di 8 anni di reclusione per l'assalto alla CGIL? È imbarazzante il silenzio della Presidente Meloni, che non riesce nemmeno ora a dire una parola di condanna.

Ad Acca Larentia abbiamo visto il fermo immagine di un Paese in cui non ci riconosciamo, legato a rituali del peggiore passato della nostra storia. Ecco, mentre i vostri deputati, che inneggiano al Duce, giocano con le pistole a Capodanno, mentre i vostri Sottosegretari citano Mussolini, i vostri capigruppo citano Marinetti, siete gli stessi che tagliano pensioni, tagliano la sanità e sviliscono il lavoro.

La Presidente Meloni ha parlato 3 ore la settimana scorsa, ma le sarebbero bastati 10 secondi per dichiararsi antifascista, come la Costituzione su cui ha giurato. Io credo questo: siccome ha detto più volte di non essere ricattabile, ci chiedevamo chi la stesse ricattando. Beh, si sta ricattando da sola evidentemente, perché resta in ostaggio del suo passato, da cui continua a non voler prendere la distanza. Noi insisteremo a chiedere lo scioglimento delle organizzazioni neofasciste, perché l'antifascismo crediamo dovrebbe essere un patrimonio condiviso in questa Aula, in queste istituzioni.