18/06/2024
Chiara Braga
SCHLEIN, DI BIASE, BONAFÈ, CIANI, GHIO, TONI RICCIARDI, CASU, FORNARO, DE LUCA, FERRARI, MORASSUT, ROGGIANI, DE MARIA, QUARTAPELLE PROCOPIO, MAURI, CUPERLO, BOLDRINI, SERRACCHIANI, MALAVASI, PELUFFO, D'ALFONSO, SIMIANI, FORATTINI, BERRUTO, PROVENZANO, BAKKALI, ANDREA ROSSI, MADIA, FURFARO, SCOTTO, LACARRA, ORFINI, STUMPO, GNASSI, GRAZIANO, TABACCI, BARBAGALLO, STEFANAZZI, PORTA, GIANASSI, SARRACINO, MARINO, CURTI, FOSSI, MANZI, LAI, EVI, SCARPA, DI SANZO, GIRELLI, ASCANI, LAUS, PASTORINO e IACONO
3-01269

Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   da un'inchiesta giornalistica di Fanpage – andata in onda il 13 giugno 2024 su La7 durante il programma Piazza Pulita – sono emersi fatti inquietanti riguardanti Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d'Italia e in particolare sulla sua articolazione romana;

   dal video inchiesta emerge chiaramente quello che non si può che considerare come il tentativo di mostrare una doppia identità: quella ufficiale, «vanto della leader Giorgia Meloni», di giovani leve militanti, impegnate in politica che si mostrano moderate negli eventi istituzionali davanti ai giornalisti, ma che invece si trasformano negli eventi riservati di Gioventù nazionale e nell'ambito della «dimensione comunitaria», tanto cara al medesimo movimento, dove quegli stessi giovani inneggiano liberamente al fascismo, fanno il saluto romano, urlano «Duce» e «Sieg Heil» – il saluto alla vittoria nazista più usato ai comizi sotto la dittatura di Hitler; rimpiangono l'operato dei terroristi neri Nar, cantano «boia chi molla», identificandosi come «legionari», «camicie nere» e «camerati», ai concerti di gruppi della destra estrema partecipano con il braccio teso nel saluto romano;

   dall'inchiesta emerge, tra l'altro, come i militanti di Gioventù nazionale Pinciano, uno dei circoli più grandi a Roma tra i giovani di Fratelli d'Italia, nella loro chat di gruppo su Whatsapp parlino di attacchi ai collettivi di sinistra, di pianificare striscioni con slogan estremisti e dei giornalisti come una minaccia da ostacolare; la chat sarebbe, inoltre, piena di riferimenti espliciti, immagini e frasi a fascismo e nazismo;

   dalle immagini sembra emergere anche l'intenzione di alcuni esponenti di Gioventù nazionale di voler finanziare l'organizzazione giovanile utilizzando come escamotage l'attivazione, con altro ente, di un programma di Servizio Civile Universale finanziato dallo Stato –:

   se non ritenga urgente e opportuno adottare le iniziative di competenza necessarie a fare immediata chiarezza sui fatti esposti, che disegnano un quadro decisamente inquietante, e se non ritenga doveroso, in osservanza del dettato costituzionale, intervenire con ogni iniziativa rientrante nelle proprie competenze al fine di impedire ogni forma di propaganda legata al fascismo e alla sua apologia, nonché al fine di evitare che finanziamenti statali destinati al Servizio Civile Universale siano utilizzati per scopi diversi, in palese violazione di legge.

Seduta del 19 giugno 20024

Illustrazione di Valentina Ghio, risposta del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, replica di Mchela Di Biase

VALENTINA GHIO, Grazie, Presidente. Da un'inchiesta giornalistica di Fanpage, sono emersi fatti inquietanti che riguardano Gioventù nazionale. Che cos'è Gioventù nazionale? Non è una frangia estremista, ma il movimento giovanile di Fratelli d'Italia. Dall'inchiesta emerge una doppia identità del movimento: quella ufficiale, “vanto di Giorgia Meloni”, di giovani militanti che si mostrano moderati davanti ai giornalisti, ma che, nella loro dimensione interna, inneggiano liberamente al fascismo e ai terroristi NAR, fanno il saluto romano, urlano “Duce” e “Sieg Heil”. Dalle immagini, sembra emergere anche l'intenzione di voler finanziare l'organizzazione giovanile utilizzando i finanziamenti del programma di servizio civile universale, finanziato dallo Stato. Quindi noi chiediamo al Ministro se non ritenga urgente intervenire per fare immediata chiarezza sui fatti inquietanti e se non ritenga doveroso, in osservanza della Costituzione, intervenire per impedire la propaganda fascista e per evitare che finanziamenti statali siano utilizzati per scopi diversi.

LUCA CIRIANI, Ministro per i Rapporti con il Parlamento. Grazie, Presidente. Onorevoli deputati, il servizio giornalistico cui fanno riferimento gli onorevoli interroganti è stato costruito sulla base di immagini frammentate e decontestualizzate, riprese in un ambito privato. Si tratta di modalità che, talvolta, vengono proposte nel dibattito pubblico e nelle comunicazioni via social, con il rischio di veicolare ricostruzioni discutibili dei fatti, di prestarsi a fasi di strumentalizzazione e a forme di intossicazione del confronto democratico.

Va anche evidenziato come i filmati in questione abbiano ripreso soggetti minorenni e ne abbiano diffuso le immagini senza che ne sia stato acquisito il preventivo consenso. Lascio alle sensibilità di ciascuno le valutazioni in merito all'utilizzo di queste modalità sul piano giornalistico, ma rilevo che gli episodi frutto di quella narrazione non possono tradursi automaticamente sul piano legale. Di ciò ne è prova il fatto che il servizio giornalistico tende ad accreditare possibili intenzioni, da parte degli aderenti al movimento Gioventù Nazionale, di ottenere finanziamenti con fondi pubblici a carico del servizio civile universale.

Al riguardo, sulla base degli elementi forniti dal competente Dipartimento della Presidenza del Consiglio dei ministri, preciso che, ad oggi, nessuna associazione legata a partiti o a movimenti politici risulta attiva nella gestione di progetti nell'ambito del servizio civile. Quelle del servizio civile sono procedure che garantiscono la massima trasparenza e la piena correttezza nell'uso delle risorse pubbliche e che sono assistite da una serie di controlli, sia di tipo amministrativo, che di tipo ispettivo, con riguardo agli enti proponenti, sia pubblici, che del privato sociale, affinché vengano rispettati i requisiti di accreditamento rispetto ai progetti, per assicurare che le attività realizzate rispondano ai princìpi e alle finalità del servizio civile. Quindi, nessun escamotage per utilizzare il programma statale del servizio civile come finanziamento, così come il movimento Gioventù nazionale non si è mai segnalato per attacchi ai collettivi di sinistra, né ha mai pubblicamente esibito striscioni con slogan estremisti o riferimenti a fascismo e nazismo, men che meno ha mai palesato atteggiamenti di ostacolo ai giornalisti.

Si può sicuramente affermare, in base a fatti e circostanze più concreti, che nel nostro Paese sono altri e di diverse ispirazioni i sodalizi che manifestano comportamenti illiberali e talvolta violenti.

MICHELA DI BIASE, La sua risposta, Ministro, non è neanche lontanamente soddisfacente. Io per un attimo ho avuto il dubbio di avere davanti l'avvocato difensore del gruppo giovanile di Fratelli d'Italia, invece che un Ministro della Repubblica.

Oltretutto, mi sento di stigmatizzare con forza il fatto che oggi non sia presente il Ministro Piantedosi. Questo è un question time a cui avrebbe dovuto rispondere lui, al di là della qualità del servizio, che francamente non ci interessa. Siamo drammaticamente preoccupati da quello che è emerso da quel servizio, ossia che un gruppo politico, che fa riferimento al maggior partito di Governo di questo Paese, inneggi con tanta chiarezza al fascismo e, mi lasci dire, al nazifascismo. Siamo sconcertati. Oggi noi ci saremmo aspettati tutte altre risposte rispetto a quelle che voi ci avete dato. Guidate la nostra Repubblica, ci saremmo immaginati un'altra postura. L'immagine che voi state dando è in profonda contraddizione con la nostra democrazia e con la nostra Repubblica. Non è questione da giuristi. Noi non stiamo qui a cercare di dimostrare, con il manuale alla mano, se si tratti o no di fattispecie di reato. È questo il punto che non avete capito. Le immagini, che tutte noi e tutti noi abbiamo visto in quell'inchiesta, sono apologia di fascismo nel senso pieno del termine. Ragazze e ragazzi che si formano nel mito di chi ha macchiato col sangue delle persecuzioni la storia del nostro Paese!

C'è soprattutto un aspetto che emerge, su cui lei tace, liquidandolo: il fatto che il Gioventù nazionale riceva, o così sembra, finanziamenti dal servizio civile nazionale. Su questo noi continueremo a chiedervene conto, dopo le scene a cui abbiamo assistito, in questi giorni, in Aula, e alla violenza anche nelle piazze. Abbiamo una certezza: il frutto, Ministro, non è caduto lontano dall'albero.