06/03/2019
Chiara Gribaudo
SERRACCHIANI, CARLA CANTONE, LACARRA, LEPRI, MURA, VISCOMI, ZAN, ENRICO BORGHI, FIANO e UBALDO PAGANO
3-00586

Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il decreto-legge n. 4 del 2019 prevede una nuova figura professionale, «navigator», con il compito di «seguire personalmente il beneficiario del reddito di cittadinanza nella ricerca di un lavoro, di un'opportunità formativa o di un reinserimento professionale»; il compito di vagliare le candidature e selezionare 6000 idonei «navigator» spetterebbe ad Anpal;

   recentemente la regione Toscana ha sollevato questione di costituzionalità sulle procedure di reclutamento del personale dei centri per l'impiego previste in legge di bilancio per il 2019; molte regioni hanno, inoltre, segnalato il rischio di incostituzionalità del decreto-legge n. 4 del 2019, relativamente alle modalità di reclutamento dei «navigator», con un'invasione delle competenze regionali in materia di amministrazione dei servizi territoriali per il lavoro, senza una preventiva intesa Stato-regioni;

   tuttavia, il Ministro interrogato ha insistito per l'assunzione dei 6.000 «navigator» presso Anpal servizi, la quale ha già in organico 1.100 collaboratori a termine che attendono dallo stesso Ministro un piano e le risorse per essere stabilizzati;

   l'attuale previsione per l'assunzione dei «navigator» renderebbe strutturale l'utilizzo di personale precario nella pubblica amministrazione; non chiarisce in quali strutture e sotto quali responsabilità dovrebbero operare i «navigator»; impone ad Anpal servizi un regolamento speciale di selezione «semplificata» e non gli consente di stabilizzare il personale precario, decuplicandone il numero; espone il titolare rappresentante di Anpal servizi a rischio danno erariale fino a 500 milioni di euro per l'impossibilità, in caso di mancato accordo con le regioni, di ricevere un'utile prestazione dai «navigator»; mette a rischio di incostituzionalità una parte rilevante del decreto-legge e, con risorse per soli due anni, non garantisce continuità occupazionale ben 6.000 lavoratori;

   è necessario assicurare: una selezione trasparente, a norma di legge, senza corsie accelerate e discriminatorie per i lavoratori, delineando il destino occupazionale dei «navigator» anche dopo il 2021 e precisando se il rapporto di lavoro proseguirà con Anpal servizi o con quali alternative; tempi e risorse per la stabilizzazione degli attuali precari Anpal servizi, considerato il finanziamento dedicato attuale è di un milione di euro, sufficiente a stabilizzare solo venticinque lavoratori; la costituzionalità di questa rilevante parte del decreto-legge, scongiurando il rischio di danno erariale pari al finanziamento di 500 milioni di euro –:

   se non ritenga necessario adottare ogni iniziativa di competenza per evitare, nell'attuale contesto, lo sviluppo di qualsiasi forma di precariato o di selezione non trasparente attraverso strutture pubbliche, come Anpal e Anpal servizi.

Seduta del 6 marzo 2019

Illustrazione di Chiara Gribaudo, risposta del governo di Luigi Di Maio, ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro e delle politiche sociali, replica di Ubaldo Pagano

Illustrazione

Presidente, Ministro, lei sa che c'è una parte del decreto-legge sul reddito di cittadinanza che rischia l'incostituzionalità, perché trascura la competenza concorrente delle regioni in materia di servizi per il lavoro. Le regioni le stanno proponendo di assumere i suoi navigator a tempo indeterminato, ma con un concorso, perché senza intese i suoi 6 mila navigator non solo non serviranno a trovare lavoro, ma non avranno nemmeno un posto in cui andare a lavorare; ma voi volete addirittura assumerli con un “quizzone”, in deroga a tutte le regole dei concorsi pubblici. Meno male che voi eravate i paladini della trasparenza e dell'onestà!

Ministro, lei si rende conto che così alimenta una macchina di clientelismo e di nuova precarietà? Ed è per questo che le dico: non mi parli del passato, perché non ha intenzione di sistemare chi ancora in Anpal oggi è precario. Ci dica qualcosa di chiaro su come intende procedere, perché così noi pensiamo che lei voglia dare solo qualche stipendio coi soldi di tutti gli italiani, senza risolvere alcun problema di coloro che chiedono una cosa sola: lavoro, lavoro e lavoro.

Risposta del governo 

Prima di tutto voglio premettere che qualsiasi tipo di decisione sui navigator spero possa essere presa insieme alle regioni, quindi siamo tuttora in corso di interlocuzione con esse; ed il rafforzamento dei centri per l'impiego è condizione essenziale, non soltanto per l'erogazione del reddito di cittadinanza, ma anche per un vero rilancio delle politiche attive in questo Paese. Come ho più volte sottolineato, coordinare le politiche attive del lavoro per le persone in cerca di occupazione e garantire la piena ricollocazione dei disoccupati è oggi la grande sfida del Paese: per questo è necessario arrivare alla definizione di un programma di lavoro comune con le regioni, che ci porti in tempi brevi ad adottare un documento condiviso per un piano strategico nazionale che definisca le linee guida essenziali del cronoprogramma di attività per il rafforzamento dei centri per l'impiego. È dunque mio prioritario interesse trovare una mediazione con le regioni sul potenziamento dell'efficientamento dei centri per l'impiego anche attraverso il ricorso a questa nuova figura del navigator.

I navigator sono stati pensati proprio con la finalità di svolgere nel breve periodo (due anni) un'attività di assistenza tecnica e di supporto ai centri per l'impiego essenziale per assicurare il successo del provvedimento, collaborando proprio con i centri per l'impiego nell'ambito dei piani di sviluppo regionali redatti dalle regioni. A seguito dell'implementazione del reddito di cittadinanza, i navigator potranno fornire in prima battuta un'immediata risposta all'attuale carenza di risorse umane dei centri per l'impiego, garantendo un livello di servizio adeguato. Ribadisco ancora una volta che il ruolo del navigator è stato immaginato nel rispetto delle competenze regionali in materia dei servizi per l'impiego e politiche attive del lavoro, in piena considerazione di quelle prerogative e competenze svolte dalle regioni. I navigator potranno muoversi sul territorio prendendo contatto con i beneficiari del reddito di cittadinanza, così come con i disoccupati e gli inoccupati disponibili all'attività professionale, le imprese e i centri di formazione, raccordandosi costantemente con i centri per l'impiego e mettendo a loro disposizione i risultati delle attività complementari da loro svolte; avranno il compito di implementare le politiche attive regionali, e soprattutto di sopperire a quel lasso di tempo che va dall'esaurimento del concorso per i 4 mila che le regioni si apprestano ad assumere con concorso, al momento in cui eroghiamo il reddito di cittadinanza. Molte regioni mi hanno parlato del pericolo tsunami nei confronti dei centri per l'impiego: per sopperire a questo lasso di tempo, poi i navigator andranno nelle regioni, perché le regioni avranno altri soldi per fare altri concorsi ed assumere 6 mila professioni. Questo è l'obiettivo che vogliamo raggiungere, in modo tale da dare massimo supporto alle regioni, che sono in difficoltà sui centri per l'impiego perché si è investito pochissimo in questo settore.

Replica

o vorrei complimentarmi pubblicamente, a titolo personale e a nome di tutto il gruppo del Partito Democratico, con il Ministro Di Maio per aver dato vita al più grande paradosso logico mai sperimentato in questo Paese. Questo Parlamento sta per approvare un provvedimento che vorrebbe risolvere il problema della disoccupazione nel nostro Paese; e fin qui nulla di deplorevole, se non fosse che a trovare lavoro stabile ad oltre 900 mila persone ci dovrà pensare a un esercito di 6 mila precari assunti con contratti di collaborazione della durata di un paio d'anni, se tutto va bene, stando anche alle parole poc'anzi dette, attraverso procedure di selezione equiparabili alla compilazione de La Settimana Enigmistica del sabato pomeriggio: modalità che non premiano i più meritevoli, e che invece rispondono a vecchie logiche clientelari. Tutto ciò in assoluta violazione delle competenze delle regioni, che da settimane cercano, con molta pazienza, di avviare un dialogo costruttivo con un Ministro che, al contrario, come stamattina, ha dichiarato che l'unica priorità in realtà è l'erogazione di denaro - aggiungo io - prima delle elezioni europee.  E i navigator restano un oggetto ignoto: nessuno sa quali saranno i loro compiti, nessuno sa a chi faranno capo, che rapporto avranno con gli operatori dei centri per l'impiego, dove e come lavoreranno, né con quali strumenti.

La vostra soluzione al precariato nel lavoro privato consiste nel creare altre migliaia di precari nella pubblica amministrazione: un'idea davvero rivoluzionaria, all'insegna della solidarietà tra lavoratori senza futuro e senza certezze, soprattutto se si pensa a quel 94 per cento del personale ANPAL che ha un contratto a termine, professionisti esperti nell'attività di politiche attive del lavoro che speravano, almeno loro, in una stabilizzazione.

Avete stanziato un misero milione in legge di bilancio per queste persone, con il risultato che solo 25 fortunatissimi di loro avranno un contratto a tempo indeterminato, una percentuale vicinissima alla possibilità di vincita al Superenalotto. Totò, il principe della risata, una volta disse: democrazia significa che ognuno può dire tutte le fesserie che vuole. Non ci andò troppo lontano. Il nostro problema, signor Ministro, è che lei purtroppo le sciocchezze non si limita a dirle