18/01/2022
Roberto Morassut
BRAGA, PEZZOPANE, BURATTI, MORGONI, PELLICANI, ROTTA, BERLINGHIERI, LORENZIN e FIANO.
3-02724

Al Ministro della transizione ecologica. — Per sapere – premesso che:

   la recente impennata delle bollette dell'energia elettrica e del gas è senza precedenti per rapidità e intensità e necessita di interventi urgenti per scongiurare ricadute negative sulla ripresa per imprese e famiglie, anche a causa del probabile impatto sull'inflazione al consumo;

   Governo e Parlamento già dall'inizio dell'estate 2021 hanno risposto attraverso provvedimenti d'urgenza che hanno impegnato ingenti risorse per avviare una riduzione dei prezzi e, da ultimo, con la legge di bilancio per il 2022, si è intervenuti attraverso una serie di misure;

   tali interventi hanno confermato l'azzeramento degli oneri generali di sistema applicato alle utenze elettriche domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kilowatt e la sostanziale riduzione degli oneri per le restanti utenze elettriche non domestiche; hanno ridotto l'Iva al 5 per cento per il gas naturale, per tutte le utenze; hanno previsto l'annullamento, già previsto nel IV trimestre 2021, degli oneri di sistema per il gas naturale, per tutte le utenze, domestiche e non domestiche; hanno potenziato il bonus applicato ai clienti domestici del settore elettrico e del gas naturale in condizione economicamente svantaggiata ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute;

   i rincari inducono ad accelerare nella transizione verso un sistema energetico sempre più basato sulle fonti rinnovabili, ma anche ad adottare immediate misure di sostegno per limitare l'impatto su imprese e famiglie;

   il contenimento del costo dell'energia è da sempre una priorità su cui il Partito democratico chiede un impegno rapido del Governo –:

   come intenda intervenire, per quanto di competenza, per contenere quanto più possibile l'aumento dei prezzi dell'energia elettrica e del gas e per mitigare l'impatto, in particolare sui soggetti più vulnerabili e in generale per le famiglie e le imprese.

Seduta del 19 gennaio 2022

Illustrazione di Roberto Morassut, risposta del Ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani, replica di Chiara Braga

 

ROBERTO MORASSUT. Presidente, l'impennata recente delle bollette dell'energia elettrica e del gas non ha precedenti per rapidità, intensità e necessità di interventi urgenti per scongiurare ricadute negative sulla ripresa per imprese e famiglie, anche a causa del probabile impatto sull'inflazione al consumo. Come è stato ricordato, Governo e Parlamento già all'inizio dell'estate hanno risposto attraverso provvedimenti urgenti che hanno impegnato tante risorse per avviare una riduzione dei prezzi, e, da ultimo, con la legge di bilancio per il 2022, si è intervenuti attraverso una serie di misure. Questi interventi hanno confermato l'azzeramento degli oneri generali di sistema applicato alle utenze elettriche domestiche e alle utenze non domestiche, e tanti altri provvedimenti saranno presi dal Governo. Quindi la nostra interrogazione è questa: i rincari ci inducono ad accelerare nella transizione verso un sistema energetico sempre più basato sulle fonti rinnovabili, ma anche su misure immediate. Il contenimento del costo dell'energia è sempre una priorità, su cui il Partito Democratico chiede un impegno rapido al Governo, al quale chiede come intenda intervenire per contenere quanto più possibile l'aumento dei prezzi dell'energia elettrica e del gas e per mitigare l'impatto, in particolare sui soggetti più vulnerabili e in generale per le imprese e per le famiglie.

ROBERTO CINGOLANI, Ministro della Transizione ecologica. Grazie, Presidente. Grazie, onorevole Morassut. Allora, l'aumento dei prezzi verificatosi negli ultimi mesi ha interessato l'intero mercato europeo dell'energia. Come è noto, la situazione contingente dipende anzitutto dal gas naturale, il cui aumento del prezzo è dovuto, tra altri fattori, all'incremento della domanda conseguente all'inizio della ripresa economica e alle note considerazioni geopolitiche molto complesse, compreso il Nord Stream e così via. L'aumento si è riflesso sul prezzo dell'energia elettrica, creando una situazione del tutto nuova: ricordo che circa l'80 per cento è materia prima e circa il 20 per cento solamente è connesso al prezzo della CO2. Quindi paghiamo un prezzo elevatissimo per la nostra dipendenza dalla fonte energetica primaria. Fermo restando l'obiettivo di giungere ad un sistema energetico pulito, è necessario nella fase transitoria incrementare le soluzioni che consentano di accumulare energia in maniera stagionale, cosicché, rimediando alla non programmabilità delle fonti rinnovabili e compensando eventuali carenze di approvvigionamento, possano fronteggiarsi crisi di prezzo come quelle attuali.

Come ricordato dall'interrogante, il Governo è intervenuto a più riprese attraverso misure aventi carattere di urgenza, e non va sottovalutato lo sforzo notevole che è stato compiuto di recente in occasione della legge di bilancio per il 2022. Tuttavia, l'eccezionalità della situazione rischia di offuscare l'efficacia delle azioni messe in atto dal Governo e induce alla valutazione di ulteriori misure di carattere prettamente strutturale, e mi riferisco anche a quanto anticipavo nel precedente intervento, che possono essere sinteticamente riassunte come segue. Numero 1, promuovere una revisione delle regole del mercato elettrico, che va sviluppata su base europea, per consentire ai consumatori di beneficiare degli investimenti e dei minori costi dell'energia prodotta da fonti rinnovabili. Questo comprende anche il calcolo del costo del megawattora sulla base di un mercato internazionale regolato e posso assicurare che nelle cinque ministeriali che ci sono state in questi mesi il problema è stato affrontato a livello europeo, perché è chiaro, non possiamo fare in autonomia.

Due, accelerare in modo significativo il tasso d'installazione delle fonti rinnovabili e delle infrastrutture necessarie per la decarbonizzazione attraverso la semplificazione dei procedimenti autorizzativi e la pianificazione dell'installazione di nuovi impianti, aree idonee, nonché mediante nuovi incentivi con programmazione di lungo termine, coperti, almeno parzialmente, dal PNRR e da proventi delle aste ETS su tutti i fronti, rinnovabili elettriche, efficienza energetica, gas rinnovabili, rinnovabili termiche, anche in assetti di comunità energetica. Tre, proteggere i consumatori più esposti ai maggiori costi dell'energia attraverso la posta in essere di azioni a contrasto della povertà energetica - c'è l'istituzione imminente dell'Osservatorio nazionale, recente - e assicurando una protezione rafforzata dei clienti vulnerabili. Quattro, rafforzare gli strumenti a salvaguardia dei livelli di competitività delle imprese ad alto consumo di energia sia attraverso strumenti di mercato sia con meccanismi di compensazione.

Nell'audizione di ieri presso le Commissioni riunite attività produttive di Camera e Senato ho anche illustrato alcune grandi linee, diciamo le idee principali sulle azioni da intraprendere, che sono attualmente in fase di valutazione quantitativa. In attesa dell'adozione di un provvedimento ad hoc del Governo, le proposte che sembrano più idonee rispetto all'obiettivo di contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi dell'energia sui consumatori sono queste: intervento sulla disciplina delle aste a lungo termine di energia rinnovabile per la cessione di energia prodotta sia da impianti fotovoltaici che da impianti idroelettrici; valorizzazione della produzione di gas naturale nazionale; contenimento dell'attuale maggiore rendita degli impianti fotovoltaici; contenimento del peso sulla bolletta degli oneri di sistema mediante ricorso a cartolarizzazione o altre misure. Siamo pronti a far fronte a ogni eventuale sviluppo, anche tenendo conto dell'incertezza del mercato a livello mondiale in questo momento.

CHIARA BRAGA. Grazie, signor Presidente. Grazie, Ministro. Come lei sa, per il Partito Democratico l'incremento dei prezzi dell'energia, insieme a quello delle materie prime, è un'emergenza da affrontare con estrema tempestività e determinazione.

Sappiamo che le ragioni di questa situazione sono ampie e complesse, tuttavia, occorre evitare che questa rallenti e pregiudichi la ripresa o metta addirittura a rischio la continuità produttiva di settori strategici della nostra economia. Quindi, serve rafforzare con urgenza le importanti misure già assunte dal Governo nei mesi scorsi, servono risorse mirate a sostegno dei settori più colpiti della nostra industria manifatturiera e della piccola e della media impresa del Paese. Non esistono soluzioni miracolose, lo ha detto, chiediamo però al Governo il massimo sforzo, già nelle prossime ore, per un primo intervento immediato, utilizzando le risorse già disponibili, come quella delle aste di CO2, a sostegno, appunto, del costo che grava sulle imprese, e valutando anche altre soluzioni che siano percorribili e concretamente realizzabili, come quella della compartecipazione dei produttori di energia che stanno realizzando extraprofitti.

Sappiamo che esiste la necessità di misure strutturali da costruire soprattutto a livello europeo per ridurre la nostra dipendenza da forniture fortemente instabili, come il gas, che è e resta una fonte di transizione necessaria per il nostro Paese, e, poi, lavorare sull'IVA, sulla revisione degli oneri di sistema, rivedere la struttura della nostra bolletta elettrica, così come il meccanismo di formazione del prezzo. Sappiamo che la priorità, per noi, è accelerare rapidamente la produzione di energia rinnovabile, per rispettare il traguardo al 2030 e aumentare, così, la nostra autonomia energetica; questo richiede una massiccia dose di investimenti in impianti e infrastrutture, anche grazie alle risorse e alle regole del PNRR, quindi, bene l'operatività della commissione speciale, la rapida individuazione delle aree idonee da parte del Governo e delle regioni, lo sviluppo del sistema di accumulo, lo sviluppo di contratti a lungo termine per le rinnovabili e le comunità energetiche. Serve salvaguardare questo settore che può e deve contribuire a risolvere la situazione in cui ci troviamo. Quindi, grazie, signor Presidente, concludo; questa è la strada maestra per governare e accompagnare una transizione necessaria e per dare risposte strutturali alle famiglie e alle imprese, come siamo certi che il Governo stia facendo e continuerà a fare anche in queste ore.