Al Ministro per le pari opportunità e la famiglia. – Per sapere – premesso che:
il congedo previsto a sostegno dei genitori lavoratori dipendenti in caso di quarantena scolastica, introdotto dall'articolo 5 del decreto-legge n. 111 del 2020, e il congedo previsto per la sospensione dell'attività didattica in presenza, disciplinato dall'articolo 21-bis del decreto-legge n. 104 del 2020, sono stati fruibili fino al 31 dicembre 2020;
la legge n. 176 del 2020 ha introdotto congedi straordinari a favore dei genitori lavoratori dipendenti in caso di sospensione dell'attività didattica in presenza per le sole classi seconda e terza delle scuole medie situate in zone rosse individuate nelle ordinanze del Ministro della salute e in favore dei genitori lavoratori dipendenti di figli con disabilità in situazione di gravità accertata ai sensi dell'articolo 4, comma 1, della legge n. 104 del 1992, in caso di sospensione didattica in presenza o della chiusura dei centri diurni a carattere assistenziale. Tali congedi straordinari non sarebbero fruibili qualora il genitore avesse la possibilità di svolgere l'attività professionale in modalità agile;
i bonus per l'acquisto di servizi baby-sitting, previsti dagli articoli 23 e 25 del decreto-legge n. 18 del 2020, sono stati fruibili solo nel periodo dal 5 marzo al 31 agosto 2020;
l'emergenza pandemica è ancora in corso e la diffusione di varianti del virus COVID-19 ha richiesto l'adozione di misure più stringenti per la chiusura di scuole di ogni ordine e grado, compresa la scuola dell'infanzia e le elementari. Inoltre, la sospensione scolastica potrà essere disposta anche dai presidenti di regione se ricorrono determinate condizioni ed è in aumento il numero degli istituti scolastici chiusi. Tali restrizioni necessitano di essere bilanciate da concreti sostegni per i genitori lavoratori che, in mancanza di tali supporti, sono costretti a sacrificare vita lavorativa e familiare. Questa situazione, che grava principalmente sulle madri, aggrava ulteriormente la condizione delle donne italiane già trattate con enormi disparità nel contesto lavorativo –:
se il Ministro interrogato intenda adottare, anche anticipatamente rispetto all'annunciato «decreto sostegni», iniziative di competenza volte a prevedere bonus per i servizi di baby-sitting e congedi parentali indennizzati in caso di sospensione dell'attività didattica in presenza e in caso di quarantena scolastica dei figli che possano essere fruiti, attraverso un meccanismo automatico nelle due sopra menzionate circostanze, dai genitori lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi di figli frequentanti scuole di ogni grado e ordine e a prescindere dal livello di rischio e gravità in cui versa la zona in cui la scuola è situata e dalla possibilità o meno da parte del genitore di svolgere l'attività lavorativa in modalità agile.
Seduta del 10 marzo 2021
Illustrazione di Lia Quartapelle Procopio, risposta della Ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, replica di Chiara Gribaudo
LIA QUARTAPELLE PROCOPIO: Grazie Presidente. Da lunedì ci sono sei milioni di studenti dai 3 ai 18 anni che sono a casa perché le loro scuole sono state chiuse. I loro genitori invece vanno a lavorare. Questo significa che ci sono milioni di famiglie che ancora una volta stanno lottando per cercare di gestire contemporaneamente gli impegni lavorativi con la cura dei figli. E' molto semplice la nostra domanda, signora Ministra, gliel'ho già fatta più volte anche informalmente, quando saranno rinnovate le misure dei voucher per il baby-sitting, dei congedi parentali, del diritto allo smart working per aiutare le famiglie a conciliare cura dei figli che sono a casa in didattica a distanza e impegni lavorativi dei genitori, saranno delle misure retroattive che copriranno anche i mesi in cui queste misure non sono state rinnovate, quindi dal 31 di dicembre a oggi? Saranno misure automatiche, quando chiudono le scuole vengono attivate? Perché non si sgancia questo provvedimento dal resto dei provvedimenti e lo si approva immediatamente visto che la capienza finanziaria c'è?
ELENA BONETTI, Ministra per le Pari opportunità e la famiglia. Grazie Presidente. Anche in questo caso ringrazio gli onorevoli interroganti per l'opportunità di chiarimento rispetto al tema più sentito dalle famiglie italiane in difficoltà di fronte alle sempre più estese chiusure delle scuole e dei servizi educativi causate dall'aumento della diffusione dell'epidemia. Come già ho avuto modo di dire nella risposta all'interrogazione precedente, fin dall'inizio di questa epidemia ho voluto mettere in campo diversi strumenti che potessero rispondere alle diverse esigenze delle famiglie. Le misure che sono state attuate hanno dimostrato una buona efficacia nella prima parte dell'epidemia pur scontando i limiti del loro carattere di straordinarietà. Il Governo sta già lavorando per reintrodurre nel “decreto Sostegni” di prossima emanazione le misure di aiuto alle famiglie applicabili a tutte le situazioni di sospensione dell'attività didattica in presenza in modo automatico, diversificandole secondo i loro bisogni.
La prima misura riguarda la possibilità per i genitori di lavoratori dipendenti di svolgere la prestazione di lavoro in modalità agile per tutto o in parte del periodo corrispondente ai giorni di sospensione dell'attività didattica in presenza del figlio convivente minore di anni 16, nonché per la durata dell'eventuale quarantena disposta per lo stesso dal dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria locale territorialmente competente. In caso di impossibilità a ricorrere al lavoro agile, verrà riconosciuto ai genitori dei figli minori di 16 anni il diritto ad un periodo di congedo straordinario con un'indennità nel caso di figli minori di 14 anni pari al 50 per cento della retribuzione, sempre per tutti i giorni di sospensione dell'attività didattica in presenza o per la quarantena del figlio. La stessa previsione si estenderà ai genitori di figli con disabilità in situazioni di gravità accertata iscritti a scuole di ogni ordine e grado per i quali sia stata disposta la sospensione dell'attività didattica in presenza o ospitati in centri diurni a carattere assistenziale per i quali sia stata disposta la chiusura. Sto lavorando affinché questi tipi di congedo possano essere convertibili, nel caso di congedo preso precedentemente ai sensi degli articoli 32 e 33 del decreto legislativo n. 151 del 2001, fruiti dai genitori durante i periodi dal primo gennaio all'approvazione del decreto, nella possibilità di una conversione degli stessi attraverso il congedo straordinario e non computati né indennizzati a titolo di congedo parentale. Infine, per i lavoratori autonomi, i lavoratori impegnati in prima linea nel contrasto dell'epidemia come le Forze dell'ordine e i lavoratori del settore sanitario e sociosanitario, stiamo lavorando per la reintroduzione della corresponsione di uno o più bonus per l'acquisto di servizi di baby-sitting o più generalmente di servizi educativi. Mai siamo certi come in questo momento è indispensabile che nessuno, in particolare le famiglie, i bambini e i giovani si sentano lasciati soli, perché la ricostruzione di cui abbiamo bisogno partirà da tutto quel grande patrimonio che è la fiducia che il popolo italiano non ha mai fatto venire meno in questo periodo.
CHIARA GRIBAUDO: Grazie Presidente, grazie Ministra. Noi accogliamo queste informazioni che ci ha dato e che saranno quindi nel “decreto Sostegni”. La invitiamo però a riflettere, insieme al Governo tutto, se non rischi effettivamente di essere troppo poco e troppo tardi. Bene che ci sia il congedo retribuito al 50 per cento, bene che venga rinnovato il diritto allo smart working, bene anche i voucher baby-sitter. Dobbiamo però dirci che solo i voucher non possono essere l'unico strumento a disposizione dei lavoratori e delle lavoratrici autonome che avrebbero diritto anche loro a dei veri e propri congedi parentali ed effettivamente mi auguro che questo sia il percorso che faremo insieme. Dobbiamo anche tenere in conto che queste chiusure e questa compressione degli spazi sociali ha messo in difficoltà tante persone, soprattutto madri e bambini, dal punto di vista psicologico, soprattutto. Per questo occorrerebbero anche qui dei voucher, delle misure che possano essere degli strumenti a sostegno delle famiglie e delle persone più in difficoltà. Sono almeno due settimane che 2 milioni circa di bambini e ragazzi sono costretti a casa nelle zone rosse con tutte le gravi conseguenze per le famiglie e soprattutto per le madri lavoratrici che, lo sappiamo, nel nostro Paese si fanno carico al 75 per cento del lavoro di cura. Se il decreto slitterà ancora alla prossima settimana - e pur comprendendo tutte le difficoltà della fase - crediamo che le donne e le famiglie italiane non possano più aspettare perché sappiamo che la retroattività in una materia così complessa rischia di perdersi nei meandri della burocrazia italiana. La invito pertanto, lei Ministra insieme al Presidente Draghi e a tutto il Governo, di rafforzare il più possibile queste misure, di renderle automatiche perché a quanto pare ovviamente la situazione è ancora molto preoccupante e ci saranno chiusure e riaperture; è importante che ci siano risorse, automatismi, perché le donne italiane, come anche lei ha ricordato, hanno già pagato un prezzo troppo alto. Donne e persone più fragili vanno sostenute perché, come ci ha ricordato lei, e io sono convinta con lei, che non ci sarà una ripartenza se non ci sarà maggiore uguaglianza. Quell'uguaglianza passa soprattutto dalle donne italiane.