25/06/2024
Arturo Scotto
GUERRA, FOSSI, GRIBAUDO, LAUS, SARRACINO, GHIO, FERRARI, CASU e FORNARO
3-01285

Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   la sicurezza del lavoro sta assumendo connotati sempre più drammaticamente urgenti, dopo le recenti stragi di Brandizzo, di Firenze, di Bargi e di Casteldaccia, oltre allo stillicidio quotidiano di almeno tre incidenti mortali;

   in questo quadro già inaccettabile, ha destato un profondo sdegno la tragica morte del bracciante indiano Satnam Singh, lasciato morire dissanguato con un braccio mutilato da un macchinario agricolo e abbandonato davanti alla sua precaria abitazione dal proprietario del fondo in cui lavorava, quasi fosse non un essere umano, ma un macchinario rotto di cui disfarsi;

   l'episodio si è consumato in provincia di Latina, dove da anni una numerosa comunità di cittadini di origine indiana lavora nei campi in condizioni di grave sfruttamento, in balia del caporalato e di imprenditori spregiudicati che, in troppi casi, ricorrono a pratiche illegali, così come emerge da queste e da precedenti indagini;

   il grave sfruttamento e l'illegalità nelle attività agricole è un fenomeno che si registra in diverse aree del Paese dove, troppo spesso, vengono utilizzati e discriminati lavoratori stranieri regolari e irregolari;

   è necessaria una nuova strategia in materia di tutela del lavoro e della sicurezza che vada oltre i limiti dei recenti interventi legislativi proposti dal Governo, quali l'istituenda patente a crediti per il solo settore edilizio, o misure di vecchia data illogiche come la «legge Bossi-Fini», basata sul presupposto che un datore di lavoro possa realisticamente stabilire un rapporto di collaborazione lavorativa con un lavoratore mai incontrato;

   al contrario va esteso, definendolo con le parti sociali, il documento unico di regolarità contributiva (durc) di congruità in agricoltura;

   a fronte di tali problematiche, appare anacronistica e preoccupante l'ipotesi che con l'autonomia differenziata la disciplina sulla sicurezza e sulla salute nei luoghi di lavoro possa vedere una sua disarticolazione e differenziazione su base territoriale;

   l'annunciata volontà di incrementare il sistema dei controlli si scontra con la recente decisione di Governo e maggioranza di bocciare, in occasione del «decreto-legge PNRR», gli emendamenti del Partito democratico volti a incrementare significativamente il numero degli ispettori dell'Ispettorato nazionale del lavoro e di adeguare i loro trattamenti accessori;

   da tempo, i sindacati denunciano la mancata convocazione del tavolo sul caporalato –:

   quali urgenti iniziative, per quanto di competenza, ritenga di dover adottare al fine di definire una nuova e credibile strategia di contrasto del lavoro irregolare e del grave sfruttamento nei settori maggiormente infestati da tali fenomeni, a cominciare dalla definizione del documento unico di regolarità contributiva di congruità in agricoltura.

Seduta del 26 giugno 2024

Illustrazione di Maria Cecilia Guerra, risposta del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, replica di Arturo Scotto

MARIA CECILIA GUERRA, Ministro, la vicenda terribile che ha coinvolto il lavoratore Satnam Singh ci ha colpito tutti sia sotto il profilo della sua assurdità dal punto di vista umano, che sotto il profilo della ferocia dello sfruttamento che avviene nella provincia di Latina, con pratiche che eccedono persino il caporalato. La domanda che vogliamo fare con questa interrogazione è precisa. Non vogliamo una risposta generica: aumenteremo gli ispettori, faremo, faremo. Vorremmo delle risposte precise, anche su una domanda particolare: non credete che sia utile cominciare ad applicare, anche in agricoltura, indici di congruità che permettano, quindi, di valutare la corrispondenza tra il prodotto che si produce sui campi e i lavoratori occupati, anche rafforzando meccanismi che sono già previsti nella legge sul caporalato? E, a questo proposito, non credete di dover attivare un confronto veramente continuo con le parti sociali, dopo aver lasciato il tavolo sul caporalato, non convocato per più di 2 anni.

LUCA CIRIANI, Ministro per i Rapporti con il Parlamento. Onorevoli colleghi, occorre in primo luogo evidenziare che il Governo, insieme al Parlamento, è fortemente impegnato a contrastare, sin dall'inizio del suo mandato politico, la piaga del caporalato: un fenomeno antico e criminale che ha provocato, da ultimo, la morte di Satnam Singh, lasciando tutti sgomenti anche per la disumana crudeltà con cui è avvenuta. Tale tragico evento ha rafforzato il proposito del Governo di dichiarare guerra a tutto campo allo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura.

L'attenzione del Ministero del Lavoro è sempre stata alta e già si era tradotta nelle misure previste dagli articoli 29, 30 e 31 del decreto-legge n. 19 del 2024: misure volte a prevenire il fenomeno dell'illecito sfruttamento di manodopera e a potenziare l'azione di contrasto e repressione delle condotte datoriali, intese a privare i lavoratori delle tutele giuridiche ed economiche per lo svolgimento sicuro e dignitoso della prestazione lavorativa. Le disposizioni del citato decreto-legge riguardano proprio quei settori e quelle modalità di impiego della manodopera - gli appalti, i subappalti, i servizi, le opere e il ricorso alla somministrazione del lavoro - nei quali più frequentemente si verificano le condotte illecite e di sfruttamento dei lavoratori. Nello stesso provvedimento sono contemplate misure per il rafforzamento dell'attività di accertamento e di contrasto dell'evasione contributiva e, soprattutto, un vasto piano di assunzione di personale ispettivo, per il rafforzamento dell'attività di vigilanza in materia di lavoro, legislazione sociale, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. In seguito alla tragedia di Latina, i Ministri del Lavoro e dell'Agricoltura hanno convocato una riunione urgente con le parti sociali, lo scorso 21 giugno, al fine di individuare una pluralità di interventi, volti a eliminare la piaga del lavoro irregolare.

Agli impegni presi sono seguiti i fatti: nell'ambito dell'iter di conversione del decreto-legge in materia di agricoltura, proprio in queste ore, è in corso la presentazione di un pacchetto di misure, che punta per un verso a incentivare il lavoro agricolo di qualità e dall'altro a contrastare, con ogni mezzo, lo sfruttamento di manodopera in agricoltura. Tali misure prevedono l'istituzione del sistema informativo per la lotta al caporalato, che consentirà scambi di dati e informazioni per evidenziare anomalie indicative dell'impiego di lavoro sommerso, nonché l'istituzione della banca dati degli appalti in agricoltura per rafforzare i controlli, mediante la verifica del possesso dei requisiti di qualificazione dell'appaltatore, anche avvalendosi del supporto del Ministero dell'Agricoltura. Sono altresì previste: l'anticipazione del reclutamento del personale con funzioni ispettive in INPS e INAIL; misure volte a rilanciare e favorire l'adesione alla rete agricola di qualità delle imprese virtuose; misure di contrasto all'emergenza caldo, che puntano a tutelare la salute dei lavoratori, e interventi in tema di ammortizzatori sociali. Concludo - Presidente - pertanto, confermando la massima attenzione del Governo al fenomeno del caporalato, testimoniata dai numerosi interventi promossi con la massima determinazione e la massima fermezza.

ARTURO SCOTTO, Grazie, signor Presidente, grazie signor Ministro. Qui c'è un solo fatto, perché carta canta e gli atti parlamentari sono accessibili a tutti. L'unica cosa che gli italiani sanno è che tre mesi fa, a quello striminzito decreto PNRR di cui ha parlato lei, voi avete bocciato gli emendamenti del Partito Democratico che chiedevano l'incremento delle assunzioni per il personale ispettivo su sicurezza  e lavoro. Questo è un dato certo. Siccome siete quelli del giorno dopo, vi siete accorti che esiste il caporalato, ovviamente subito dopo la tragedia immensa di Satnam Singh, che non può essere derubricata a un fatto di cronaca nera, ma è un pezzo del sistema malato della filiera agricola, questo è il caporalato. Avete deciso di convocare il tavolo, erano due anni che non lo convocavate. Nel frattempo, avete disincentivato la legge sul caporalato e non avete fatto una cosa che vi chiedevamo, ossia introdurre gli indici di congruità in quel settore, così come nell'edilizia. Le faccio un esempio: in due anni dall'introduzione del DURC di congruità, sono emersi dal lavoro nero nel settore edilizio 70.000 persone. Occorre fare lo stesso in agricoltura e, allo stesso tempo, occorre fare una scelta drastica, signor Ministro, abolire la legge Bossi-Fini, perché quei lavoratori migranti, sfruttati, a nero a cui bisognerebbe dichiarare guerra al lavoro nero e al lavoro sfruttato, saranno sempre ricattabili se non hanno diritto al permesso di soggiorno e saranno sempre ricattabili perché, quando tu non hai il permesso di soggiorno, difficilmente poi vai a denunciare il caporale che ti sfrutta e che ti manda a morire nei campi. Per questo, signor Ministro, chiediamo un intervento più incisivo e non le solite promesse a vuoto.