11/05/2021
Debora Serracchiani
Berlinghieri, De Luca, Morassut, De Maria, Fiano, Lorenzin, Pezzopane, Pollastrini, Piccoli Nardelli, Zardini, Benamati, Bonomo, Gavino Manca, Mancini, Nardi , Soverini.
3-02268

Al Presidente del Consiglio dei ministri. — Per sapere – premesso che:

   il turismo è stato, e continua a essere, una delle attività più duramente colpite dalla pandemia, sia direttamente, a causa delle restrizioni, sia indirettamente, in ragione della riduzione della disponibilità di reddito generata dalla crisi economica;

   non a caso, a fronte di un crollo generalizzato del Prodotto interno lordo nell'Euroarea, i più colpiti sono proprio i Paesi a più spiccata vocazione turistica, perché a risentire maggiormente del deterioramento delle condizioni economiche sono stati soprattutto i servizi, specie quelli più a contatto con la clientela;

   tali andamenti sono evidenti anche all'interno delle statistiche del settore estero, in cui il crollo delle presenze di turisti stranieri in Italia è stato solo parzialmente compensato dalla minore spesa all'estero degli italiani;

   ma anche il turismo interno nel 2020 ha toccato il minimo storico: i viaggi dei residenti sono stati circa 37,5 milioni, con una drastica flessione rispetto al 2019 che riguarda le vacanze (-44,8 per cento) e ancora di più i viaggi di lavoro (-67,9 per cento);

   calcolare la perdita del settore è difficile, perché il prodotto turistico è eterogeneo, composito e non compare esplicitamente nella contabilità nazionale, ma alcuni studi si spingono a stimare una perdita nel 2020 compresa tra 40 e 50 miliardi di euro, che spiega circa un terzo della diminuzione totale del Pil rispetto all'anno precedente;

   i primi mesi del 2021 hanno mostrato andamenti analoghi, ma il miglioramento della copertura vaccinale consentirà al comparto di godere di una ripresa spontanea dei flussi, seppure diversificata tra i diversi ambiti, tra i quali quello culturale, balneare, termale, montano, congressuale, fieristico, e altro;

   se va accolto con favore il pass verde nazionale, nell'attesa del green pass europeo, e sottolineata l'importanza degli interventi realizzati dagli inizi della pandemia per sostenere gli operatori, è evidente, tuttavia, la necessità di interventi incisivi per sostenere il comparto nell'immediato, anche mediante misure di abbattimento dei costi fissi e di proroga dei rientri dalle esposizioni bancarie, e al contempo avviarlo su un sentiero di crescita stabile fondata sull'innovazione e sulla sostenibilità –:

   quali iniziative immediate e di medio-lungo periodo intenda assumere per il sostegno e il rilancio del turismo, anche con riferimento ai diversi settori citati in premessa.

 

Seduta del 12 maggio 2021

Illustrazione di Francesca Bonomo, risposta del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, replica di Debora Serracchiani

FRANCESCA BONOMO. Grazie, Presidente. Il comparto turistico rappresenta uno dei pilastri economici del nostro Paese; nel 2019 l'asset economico rappresentava il 13 per cento del PIL, con 3,5 milioni di occupati. Il turismo è stato, e continua ad essere, una delle attività più duramente colpite dalla pandemia; calcolare la perdita del settore è difficile, ma la stima, al 2020 è tra i 40 e i 50 miliardi di euro; i primi mesi del 2021 hanno mostrato andamenti analoghi, ma il miglioramento della copertura vaccinale consentirà al comparto di godere di una ripresa spontanea dei flussi, tuttavia c'è bisogno di una programmazione per coglierli e, quindi, è necessario, ad oggi, sapere quali saranno le restrizioni da rispettare, sul territorio nazionale, per poterle comunicare anche all'esterno. E, se va accolto con favore il pass verde nazionale, nell'attesa del green pass europeo, è necessario però che esso non diventi un freno alla libera circolazione e, quindi, è necessario garantire una maggiore accessibilità dei tamponi.

Va sottolineata, quindi, l'importanza degli interventi realizzati da inizio pandemia, anche grazie al lavoro del Partito Democratico alla Camera e, alla luce dei dati che ho detto, siamo qui a chiederle quali sono gli interventi di medio e lungo periodo che il Governo intende assumere a sostegno del rilancio del turismo (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)

 

MARIO DRAGHI, Presidente del Consiglio dei Ministri. Grazie, Presidente. Onorevole Presidente, onorevoli deputati, il nostro obiettivo è riaprire al più presto l'Italia al turismo, nostro e quello straniero. Sono d'accordo che il turismo sia un settore di enorme importanza per il nostro Paese; la pandemia ha avuto, sugli operatori, effetti economici ingenti, e siamo all'opera per permettere loro di ripartire quanto prima e con la massima sicurezza. In questo senso, la prima iniziativa a sostegno del turismo è lo sforzo che il Governo, nella figura del Commissario straordinario, sta compiendo per procedere rapidamente al completamento della campagna vaccinale. Secondo il calendario del Commissario, tra fine giugno e inizio luglio avremo vaccinato, almeno con una dose, le persone fragili e quelle maggiori di 60 anni, che rappresentano quelle più a rischio. La vaccinazione sta già portando a un calo dei contagi tra i più anziani e una riduzione della pressione sulle strutture ospedaliere; questi miglioramenti consentiranno una graduale e progressiva riapertura del Paese.

Per quanto riguarda i flussi turistici, prevediamo di ampliare la sperimentazione dei voli COVID-tested, che includa più linee, più rotte, più aeroporti, e poi c'è in corso una revisione delle misure esistenti per i Paesi Schengen, per permettere accessi a fronte della presentazione di un tampone negativo e senza quarantena. Per quanto riguarda i Paesi del G7 specialmente gli Stati Uniti, il Canada e il Giappone, saranno favoriti gli ingressi senza quarantena in caso di certificazione vaccinale; manterremo, invece, tutte le preoccupazioni necessarie rispetto ai Paesi nei quali è stata riscontrata un'ampia diffusività del COVID e delle sue varianti più pericolose. In questo modo, l'Italia si riaprirà al mondo e ai turisti in condizioni di maggior sicurezza.

Per quanto riguarda le iniziative di sostegno al settore, vorrei partire da quello che il Governo ha già fatto; prima di tutto, quest'anno, lo scorso 27 aprile, sono stati firmati due decreti, in attuazione del “decreto Rilancio”, che assegnano 350 milioni di euro agli operatori di fiere e congressi e oltre 128 milioni alle agenzie di viaggio e ai tour operator; poi, con il “decreto Sostegni”, abbiamo istituito un Fondo con una dotazione di 700 milioni a favore degli operatori del turismo invernale; è prevista, inoltre, un'indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali; vi è, poi, un Fondo con una dotazione di 100 milioni di euro per indennizzare il settore di fiere e congressi, per le perdite derivate dall'annullamento degli eventi e, a questo, si aggiunge un incremento di 150 milioni del Fondo destinato agli enti fieristici, per la compensazione dei costi fissi.

Infine, abbiamo stanziato non meno di 20 milioni per sostenere le imprese di trasporto passeggeri operanti nel settore del trasporto turistico.

Nel più lungo periodo, il Piano nazionale di ripresa e resilienza include fondi integrati per circa 9 miliardi per sostenere la competitività delle imprese turistiche. E' previsto, inoltre, lo stanziamento di 500 milioni di euro per aprire 100 nuovi siti culturali e 20 parchi pubblici. Infine, è previsto lo stanziamento di 114 milioni di euro per costituire un digital hub del turismo per agevolare la pianificazione del viaggio da parte dei turisti.

 

DEBORA SERRACCHIANI. Grazie, Presidente. Vede Presidente, come è stato detto, il settore del turismo prima della pandemia valeva il 13,2 per cento del PIL: è pari a 232 miliardi, più o meno quanto il Recovery. Capisce, quindi, quanto sia importante per il nostro Paese il settore del turismo e come Partito Democratico abbiamo voluto mettere l'accento proprio su questa necessità, cioè sulla necessità che si intervenga nell'emergenza ma anche in una prospettiva medio-lunga su un settore che riteniamo assolutamente fondamentale ed indispensabile per la crescita e la ripresa.

Abbiamo fatto come Partito Democratico delle proposte che auspichiamo il Governo possa far proprie, ascoltandoci, con l'estensione dell'ecobonus anche al settore alberghiero, con il Fondo di garanzia per le agenzie di viaggio, attraverso il rilancio e il miglioramento del bonus vacanze e attraverso soprattutto la cancellazione dei costi fissi per le aziende del settore. Sappiamo che c'è la massima attenzione da parte del Governo.

Presidente, quando lei, il 4 maggio, in occasione di una conferenza stampa, ha annunciato che saremmo tornati a dare il benvenuto al mondo, annunciando con un mese di anticipo il green pass, chiamiamolo così, italiano c'è stato un boom di prenotazioni: quella è la strada, Presidente.