12/09/2023
Matteo Mauri
BONAFÈ, SCHLEIN, CUPERLO, FORNARO, FERRARI, GHIO e CASU.
3-00632

Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   la situazione dei minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio italiano si sta aggravando di giorno in giorno, mentre assessori e sindaci sono costretti a trovare ogni settimana una collocazione a centinaia di minori non accompagnati, sempre più giovani, senza disporre degli strumenti adeguati a fronteggiare una situazione così complessa;

   i dati del Ministero dell'interno segnalano la presenza di 21.000 minori stranieri non accompagnati;

   a fronte di questi numeri, per i minori stranieri non accompagnati sono solo 6.300 i posti del sistema di accoglienza e integrazione e 1.700 i posti dei centri di accoglienza straordinaria;

   i restanti posti sono attivati straordinariamente da comuni e prefetture e rimborsati dallo Stato per 100 euro pro capite/pro die, con un aggravio di costi rispetto ai rimborsi per i posti del sistema di accoglienza e integrazione e per quelli dei centri di accoglienza straordinaria;

   allo stato attuale, dunque, le strutture dedicate ai minori stranieri non accompagnati sono sature e le richieste di attivazione di nuovi centri non sono state ascoltate;

   alla luce di quanto riportato desta particolare preoccupazione il fatto che, tra l'altro, il numero di minori collocati temporaneamente in strutture per adulti cresce di giorno in giorno, mentre i tempi di queste permanenze improprie si stanno notevolmente allungando;

   sono ormai diversi mesi che l'Anci chiede l'attivazione di centri governativi di primissima accoglienza, almeno uno per regione, nonché un adeguamento della capacità della rete del sistema di accoglienza e integrazione per i minori stranieri non accompagnati per almeno 5.000 posti, nonché risorse adeguate alla vulnerabilità e all'età dei minori, con l'ampliamento urgente della disponibilità delle strutture autorizzate che coinvolga anche le regioni;

   molti comuni hanno ormai in accoglienza un numero di minori stranieri non accompagnati sproporzionato rispetto alle dimensioni dell'ente locale e alle sue capacità economico-finanziarie;

   il numero dei posti del sistema di accoglienza e integrazione per minori esistenti è largamente insufficiente per far fronte all'attuale domanda. Anche perché molti comuni, anche di media e grande dimensione, non li hanno mai attivati;

   è necessario introdurre il principio dell'obbligatorietà di un numero minimo di posti del sistema di accoglienza e integrazione per minori per tutti i comuni, in ragione di alcuni parametri come il numero di abitanti e la capacità economico/finanziaria –:

   quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare per rispondere alle molte criticità sollevate e, in particolare, se e quali nuovi centri di primissima accoglienza intenda attivare, se e come intenda potenziare la rete del sistema di accoglienza e integrazione per minori, anche rendendone obbligatoria l'istituzione, e se intenda impegnare la struttura di missione del Ministero dell'interno per rendere operativo ed equilibrato il riparto, riassegnando alle prefetture i minori stranieri non accompagnati in caso di rintraccio presso altro territorio.

Seduta del 13 settembre 2023

Illustrazione di Matteo Mauri, risposta del Ministro dell'Interno, repllica di Matteo Mauri

MATTEO MAURI, Grazie, Presidente. Noi, come PD, abbiamo deciso di usare questo spazio di interlocuzione col Governo, in particolare col Ministro Piantedosi, per sottoporre una questione che ci sta molto a cuore, che è quella dei minori stranieri non accompagnati, per capirci quei bambini e quelle bambine, quei ragazzini e quelle ragazzine che sono arrivati - e stanno arrivando in tanti - nel nostro Paese da soli, senza genitori e senza parenti, che ovviamente si trovano completamente dispersi e di cui la nostra legge e le leggi internazionali prevedono che ci si debba occupare in maniera molto accurata.

La nostra preoccupazione è data dal fatto che questi numeri stanno aumentando tantissimo, stanno esplodendo. I dati del Viminale riportano 21.000 minori stranieri non accompagnati sul nostro territorio, a fronte di una capacità di accoglienza di soli 6.300 posti nel SAI e di 1.700 posti nei CAS. Noi siamo preoccupati, anche perché c'è un quadro in cui vediamo che gli arrivi stanno aumentando tantissimo e non c'è una risposta adeguata. Per cui, vogliamo chiedere al Governo, perché su questo punto siamo molto attenti, cosa intenda fare sia rispetto all'aumento dei posti nel SAI, sia ai centri di primissima accoglienza e, più in generale, per dare risposte adeguate alle esigenze di queste bambine e di questi bambini..

MATTEO PIANTEDOSI, Ministro dell'Interno. Grazie, Presidente. Onorevoli deputati, il Ministero dell'Interno, anche grazie alla dichiarazione dello stato di emergenza, ha aumentato la capacità ricettiva delle strutture facenti parti del sistema di accoglienza in generale. In particolare, sono stati già attivati 807 posti di primissima accoglienza per minori stranieri non accompagnati nelle province di Agrigento, Siracusa, Trapani, Crotone e Reggio Calabria, più oltre 500 in altre aree del territorio nazionale. Ulteriori strutture sono in fase di allestimento nelle province di Caltanissetta, Crotone e Reggio Calabria. Con il Programma Fondo asilo, migrazione e integrazione 2021-2027 sono stati avviati, a partire dal mese di luglio 2023, 14 progetti per 700 posti nei centri governativi, ripartiti su 7 regioni. È stata poi rafforzata anche la capacità della rete SAI per far fronte agli intensi flussi migratori, con un incremento dei posti finanziati per minori stranieri non accompagnati, che sono passati da 4.255 posti nel 2019 a 6.207 al 31 agosto scorso, con un incremento percentuale del 46 per cento.

Aggiungo che, per venire incontro alle difficoltà rappresentate degli enti locali, il Ministero dell'Interno, dal 1° gennaio 2023, ha altresì aumentato il limite massimo del contributo per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati da 45 euro pro die, pro capite, a 100 euro. Sono inoltre attivi 63 centri di prima accoglienza per minori non accompagnati, i cosiddetti CAS minori, per un totale di 1.466 posti, in aumento rispetto ai 921 posti antecedenti alla dichiarazione dello stato di emergenza.

Come già ho affermato, ritengo responsabile affrontare insieme alle amministrazioni locali l'attuale complessa situazione, condividendo una metodologia comune, per assicurare condizioni dignitose ai migranti e limitare l'impatto degli arrivi sulle comunità territoriali. A tal fine, pochi giorni fa, ho incontrato il presidente dell'ANCI, i sindaci, i prefetti delle città metropolitane per affrontare il tema della prima accoglienza con specifico riferimento ai minori stranieri non accompagnati.

Nel solco della tradizionale sinergia che lega il Ministero dell'Interno alle autonomie locali, ho assunto l'impegno di valutare in tempi brevi le proposte presentate dall'ANCI, anche ai fini della predisposizione di eventuali interventi normativi, e, in tal senso, una direzione percorribile potrebbe essere quella di aumentare gli oneri a carico dello Stato, alleggerendo, in pari tempo, il peso economico dell'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, che al momento grava soprattutto sui comuni, oltre che quella di accelerare le procedure di accertamento della minore età.

Con riferimento all'ultima richiesta, faccio presente che il riparto dei minori stranieri non accompagnati sul territorio nazionale avviene già con criteri che tendono ad assicurare un giusto equilibrio, compatibilmente con l'eccezionalità dei numeri e del contesto di riferimento.

MATTEO MAURI, Grazie, Presidente. Riscontro, dalle parole del Ministro dell'Interno, gli stessi dati che noi abbiamo provato a rappresentare e che sono esattamente quelli che ci preoccupano. Dalle parole del Ministro deduco che anche lui pensi che questo non sia sufficiente, quando parla di potenziamento. Il problema è che questa realtà si sta realizzando oggi, che questi bambini sono qui oggi, questi ragazzi arrivano oggi; non solo oggi, ma anche domani e dopodomani. Di conseguenza, noi abbiamo l'assoluta necessità di mettere a punto un sistema che dia risposte non solo al 100 per cento di chi c'è oggi, ma al 100 per cento di chi ci sarà. In questo momento, molti minori sono presso strutture che non sono pensate per i minori, ma per gli adulti, con una promiscuità che non è prevista e che non è accettabile. Il peso, certo, va sui comuni, ma va praticamente quasi integralmente sui comuni dove si rintracciano i minori. Però, questo è un tema che l'ANCI ha posto da tempo, e quelle risposte che oggi il Ministro ci dice che arriveranno sarebbero già dovute arrivare.

Noi chiediamo che queste risposte ai sindaci, tutti i sindaci, destra, sinistra, sopra, sotto, arrivino immediatamente, così come serve uno sforzo ulteriore e necessario per l'ampliamento dei posti SAI, che sono il luogo giusto per ospitare queste persone. Questo a fronte del fatto che gli arrivi stanno aumentando. Ora qui non facciamo la polemica politica sulle promesse del Governo, gli arrivi che sono raddoppiati rispetto all'anno scorso. Ragioniamo di un problema esistente, proviamo a dare risposte. Se quei numeri continuano ad aumentare, come è del tutto realistico, considerato che le ricette del Governo non mi sembra stiano funzionando - e neanche le promesse -, questo problema sarà moltiplicato nel corso dei prossimi mesi e dei prossimi anni, perché parliamo di minori che restano sul territorio, ci restano per molto tempo e ci restano fino a quando sono maggiorenni, dentro il sistema.

Allora, chiedo al Governo, e chiudo, Presidente, che non solo le cose che si sono promesse si facciano, ma si facciano subito e si faccia anche molto di più. Altrimenti, non solamente nell'opposizione o nel PD, crescerà una preoccupazione fortissima, perché stiamo parlando di bambini, di bambine, di fragili, di fragilissimi. E, allora, se vogliamo fare tutto quello che serve, serve un impegno straordinario del Governo, oltre le parole, sulla concretezza, e ovviamente anche del Ministero dell'Interno.