Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
da organi di stampa si apprende che il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto «decreto milleproroghe» e che tra le misure inserite vi è l'annullamento delle sanzioni che erano state inflitte contro coloro che, durante la pandemia, non hanno rispettato l'obbligo vaccinale contro il COVID-19;
la norma prevede «l'abrogazione, in modo da non dover procedere con una ulteriore proroga», delle norme che prevedevano una multa di 100 euro nei confronti degli over 50, degli appartenenti alle forze dell'ordine, del personale sanitario e di tutte le altre categorie professionali che per legge avrebbero dovuto vaccinarsi contro il Covid e non lo hanno fatto. E in concreto significa che le multe non ancora pagate – per un valore stimato che va dai 150 ai 170 milioni di euro – non lo saranno mai perché vengono annullate;
si tratta di una norma molto grave; di una decisione scientificamente incomprensibile e pericolosa, in quanto, di fatto, indica una visione secondo la quale i vaccini non sono fondamentali per la sicurezza di tutti noi;
la scelta di cancellare le multe ai no vax non ha alcuna giustificazione e legittima il comportamento di coloro che hanno messo in pericolo, oltre alla loro salute, quella della comunità di appartenenza;
la decisione di schierarsi con l'irrazionalità, l'oscurantismo, la negazione del valore della scienza e della medicina è inaccettabile e non trova alcuna giustificazione;
il vaccino a mRna contro il Covid, dopo quasi quattro anni di utilizzo e miliardi di dosi somministrate sotto diretto controllo medico, si è confermato essere il farmaco più sicuro al momento esistente;
si tratta di dati scientifici e non di opinioni e di «fake news» pericolose e false. Il vaccino, dunque, è sicuro, ma è anche efficace sia nell'ostacolare la trasmissione dell'infezione, sia nell'evitarne forme gravi;
sostenere una libertà di scelta assoluta e personale, senza il rispetto di quella degli altri, è un messaggio che legittima le campagne di odio contro i medici e le professioni sanitarie che con il loro sacrificio, compromettendo a volte la loro salute, hanno condotto la battaglia vittoriosa contro la terribile pandemia –:
se il Ministro interrogato non intenda, per quanto di competenza, adottare iniziative volte a modificare tale decisione e ad impiegare le risorse derivanti dal pagamento delle multe per migliorare la condizione retributiva del personale sanitario.
Seduta del 18 dicembre 2024
Illustrazione di Gian Antonio Girelli, risposta del Ministro per i Rapporti con il Parlamento, replica di Marco Furfaro
GIAN ANTONIO GIRELLI, Grazie, Presidente. Con questa interrogazione vogliamo stigmatizzare una cosa che riteniamo di una gravità assoluta. Il fatto che si sia letto sugli organi di stampa che nel Milleproroghe si prevede l'abrogazione delle multe non ancora pagate da chi era tenuto, per specifici obblighi di legge, a vaccinarsi durante il periodo di piena emergenza, lo riteniamo del tutto inaccettabile per due motivi. Il primo è dal punto di vista formale. Credo che se ci sono delle norme, delle regole, queste - giustamente - debbano essere fatte rispettare e la loro violazione debba essere sanzionata con conseguenti multe: questo per rispetto di chi quelle multe le ha pagate e per rispetto del principio generale di rispetto delle regole.
Ma c'è un secondo motivo ancora più grave: si mette in discussione la scelta, scientificamente provata, di misure estremamente gravi ma necessarie per fronteggiare una pandemia. Assecondare questa deriva significa disconoscere la scienza; significa dare l'impressione che quella stagione tragica sia stata affrontata in maniera non adeguata da questo punto di vista; ma significa soprattutto andare a introdurre un baco nell'idea di prevenzione vera che il vaccino rappresenta.
È un fatto inaccettabile che credo sia una vergogna per il nostro Paese, per la comunità scientifica internazionale, per il personale sanitario che in quei mesi ha dovuto affrontare una situazione gravissima, ma, ancora di più, credo che sia una vergogna verso i tanti morti che il nostro Paese ha avuto.
LUCA CIRIANI, Ministro per i Rapporti con il Parlamento. Grazie, Presidente. In merito all'interrogazione presentata, si ritiene utile rappresentare che l'annullamento delle sanzioni amministrative relative all'inosservanza dell'obbligo vaccinale richiede una valutazione articolata che tenga conto di molteplici aspetti. È doveroso sottolineare che ogni deroga a regole precedentemente stabilite necessita di particolare cautela, soprattutto in considerazione dei messaggi e delle interpretazioni che ne potrebbero derivare. Non rientra nelle competenze del Ministero della Salute esprimere valutazioni in merito a sanzioni amministrative; la decisione assunta dal Governo risponde, tuttavia, a due ordini di considerazioni. In primo luogo, emerge la volontà politica di chiudere definitivamente una pagina complessa e dolorosa della storia recente del nostro Paese, senza entrare nel merito dell'efficacia delle misure e delle terapie adottate nel periodo emergenziale, ma con l'obiettivo di favorire una rinnovata coesione sociale. Tale orientamento trova riscontro nella proroga della sospensione delle attività e dei procedimenti di irrogazione delle sanzioni fino al 31 dicembre 2024, disposta con il decreto-legge n. 215 del 2023, convertito con modificazioni nel 2024. In secondo luogo, va considerato che la materia è stata oggetto di numerosi contenziosi, con diverse pronunce dei giudici di pace che hanno portato all'annullamento delle sanzioni previste dall'articolo 4 del decreto-legge 1° aprile 2021, n. 44. Quanto alla proposta di destinazione delle risorse al personale sanitario, pur condividendo l'importanza di garantire adeguate condizioni retributive agli operatori del settore, si fa presente che tale materia trova più appropriata collocazione nell'ambito delle politiche generali sul personale sanitario che il Governo sta affrontando attraverso specifici provvedimenti.
MARCO FUFARO, Grazie, Presidente. Sa, Ministro, quando abbiamo letto la notizia non credevamo ai nostri occhi. Ci sembrava troppo perfino per voi. Sì, per voi: quelli che negli anni della pandemia hanno detto e fatto di tutto. “Non faccio vaccinare mia figlia di cinque anni per consentire agli immigrati di sbarcare in Italia”, urlava in televisione Giorgia Meloni; “Il Governo tiene in ostaggio i cittadini”, ripeteva Matteo Salvini; “Su 25 decessi in Liguria, 22 erano molto anziani: persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del Paese”, scriveva Giovanni Toti. E dopo 90.000 morti - 90.000 morti, Ministro - la giornalista Lilli Gruber si limitò a chiedere al Vice Premier: “Lei si vaccinerà?”. Non ebbe risposta; nemmeno un semplice sì. Nonostante questo, però, ci sembrava troppo perfino per voi; invece, è tutto vero. Dopo anni di frasi assurde, gesti irresponsabili, convegni con no-vax in Senato e negazionismo, ecco la ciliegina: via le multe a chi non si è vaccinato. Un'alluvione ti porta via la casa o all'azienda su cui ha investito tutta la vita? Il Governo non ti dà un euro. Sei un medico o un infermiere? Non ci interessa. Non paghi le tasse e le multe, violi la legge e metti in pericolo la salute del prossimo? Il Governo ti premia con un bel condono. Complimenti per l'esempio che state dando al Paese. La sanità va in pezzi e voi stanziate 150 milioni di euro per lisciare il pelo ai no-vax. Con quei soldi potevamo rifinanziare il Fondo per i disturbi alimentari, aumentare i soldi per medici e infermieri, fare assunzioni, abbattere le liste d'attesa, istituire lo psicologo di base. Invece, ecco le parole di Galeazzo Bignami, il nuovo capogruppo di Fratelli d'Italia, che dice: l'obbligo vaccinale fu una sconfitta per lo Stato. Poi, però, ci sono i numeri, Ministro, la realtà. I dati dell'Istituto superiore di sanità che ci dicono che solo nel 2021 la campagna vaccinale evitò la morte di 150.000 italiani. Prendiamo atto che per Fratelli d'Italia salvare 150.000 italiani è stata una sconfitta. Ministro, vi rendete conto del messaggio devastante che state dando alla credibilità dello Stato? Vi rendete conto delle conseguenze? State dicendo al personale sanitario che il loro sforzo straordinario è stato uno scherzo, alle Forze dell'ordine che il loro lavoro non è servito a niente, ai cittadini che hanno rispettato le regole - ogni regola - che sono stati dei fessi, a chi ha perso i propri cari a causa del Covid che è meglio scordarsi del passato. Fermatevi, fermatevi, siete ancora in tempo. Per le scuse, invece, purtroppo è già tardi.