Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
la Lega ha comunicato di aver presentato un disegno di legge e un emendamento al decreto-legge «milleproroghe» affinché l'Italia esca dall'Organizzazione mondiale della sanità;
secondo i presentatori di tali atti, infatti, l'Organizzazione mondiale della sanità sarebbe solo «uno stipendificio inutile agli interessi nazionali, un carrozzone che non fa del bene al mondo ma solo ai propri dipendenti»;
lo stesso Vice Presidente del Consiglio dei ministri Salvini ha dichiarato che «i 100 milioni di euro che l'Italia versa ogni anno all'Organizzazione mondiale della sanità devono essere destinati a ospedali, medici, infermieri e malati italiani. Questa è la nostra priorità: rafforzare il sistema sanitario nazionale, aiutare chi ha più bisogno e garantire risorse per la salute dei cittadini»;
l'Organizzazione mondiale della sanità, organismo di indirizzo e coordinamento in materia di salute all'interno del sistema delle Nazioni Unite, è stata istituita nel 1948, con l'obbiettivo del «raggiungimento, da parte di tutte le popolazioni, del più alto livello possibile di salute», definita come «uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale» e non semplicemente «assenza di malattie o infermità»;
l'Organizzazione mondiale della sanità fornisce una guida sulle questioni sanitarie globali, indirizza la ricerca sanitaria, monitora e valuta le tendenze in ambito sanitario, finanzia la ricerca medica, fornisce aiuti di emergenza in caso di calamità e svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie infettive nei Paesi in via di sviluppo. Attraverso i propri programmi, l'Organizzazione mondiale della sanità lavora anche per migliorare in tutto il mondo la nutrizione, le condizioni abitative, l'igiene e le condizioni di lavoro;
si tratta di attività essenziali che non possono essere svolte a livello nazionale o, peggio ancora, regionale, come recentemente l'epidemia da Covid ha tristemente dimostrato;
grazie all'Organizzazione mondiale della sanità si è riusciti a debellare ed eradicare malattie, quali il vaiolo e la poliomielite;
Organizzazione mondiale della sanità e ricerca pubblica sono gli unici antidoti al conflitto di interessi non trascurabile tra le aziende farmaceutiche e la salute pubblica e rimuovere organismi internazionali come l'Organizzazione mondiale della sanità o ridurre la ricerca pubblica, azioni, ad avviso degli interroganti, che questo Governo sta facendo o vorrebbe fare, non aiutano sicuramente a migliorare la nostra salute –:
se il Ministro interrogato condivida le posizioni espresse dalla Lega e dal suo segretario relative all'uscita dell'Italia dall'Organizzazione mondiale della sanità, o, in caso contrario, se non intenda intervenire per smentire tali dichiarazioni, che, qualora si concretizzassero, sarebbero gravissime per la sicurezza e la salute del Paese.
Seduta del 29 gennaio 2025
Illustrazione di Gian Antonio Girelli, risposta del Ministro della Salute, replica di Nico Stumpo
GIAN ANTONIO GIRELLI, Grazie, Presidente. L'interrogazione è molto chiara: ci ha sconcertato la notizia della presentazione da parte del gruppo della Lega Nord di una pdl tesa a far uscire l'Italia dall'OMS. Ci ha sconcertato per una serie di motivi: il primo, perché dimostra la non conoscenza del ruolo dell'OMS, a quanto pare, nata nel 1948 dalle Nazioni Unite con finalità ben precise, che sono la costruzione di uno stato di totale benessere fisico, mentale e sociale che va al di là della pura malattia, il ruolo che ha svolto nel corso degli anni, l'importanza nel debellare alcune malattie, come la poliomielite e il vaiolo, l'iniziativa di ricerca, di monitoraggio, di promozione e di sviluppo dal punto di vista sanitario dei Paesi in grande difficoltà, ma anche di promozione della ricerca e di controllo del mercato farmaceutico e di indirizzo e indicazione rispetto alle prospettive future. La drammatica vicenda del covid ci ha insegnato quanto sia importante e di fondamentale rilevanza la sua azione, l'esatto contrario di quanto viene chiesto da questa PDL accompagnata da frasi incomprensibili come stipendificio od altro. Chiediamo il Ministro cosa ne pensa al riguardo.
ORAZIO SCHILLACI, Ministro della Salute. Grazie, Presidente. In risposta alle interrogazioni parlamentari - ce ne sarà anche una dopo - sul PDL che prevede l'uscita dall'Italia dall'Organizzazione mondiale della sanità, va ribadito che la riflessione riguarda prettamente la politica estera della Nazione e, quindi, coinvolge l'intero Governo e il Parlamento italiano. Faccio chiarezza sugli stanziamenti: l'Italia partecipa all'OMS con il versamento annuale di un contributo obbligatorio, che nel 2024 è stato pari a circa 18 milioni di dollari. Nello stesso anno ha inoltre versato contributi volontari per un totale di circa 7,8 milioni di dollari, destinati a finanziare le priorità del programma di lavoro, come approvato dall'Assemblea mondiale della sanità, a cui l'Italia partecipa. Questo finanziamento ci colloca al 19° posto tra le Nazioni dell'Organizzazione.
Per essere più puntuali sul quesito, sebbene l'uscita dall'OMS non sia contemplata nel programma di Governo, credo sia legittimo e costruttivo un dibattito che miri ad analizzare criticamente il suo ruolo, con particolare riferimento all'allocazione e all'utilizzo delle risorse e alla governance. È nostro dovere, infatti, assicurare che ogni euro investito nella salute globale sia impiegato nel modo più efficace possibile.
Questo dibattito ovviamente non può prescindere da una riflessione più ampia sulla salute globale e sulle sfide che ci attendono. La pandemia del 2020 ci ha insegnato con drammatica chiarezza che le minacce alla salute pubblica non conoscono confini. In questo contesto, rivendicare la propria sovranità in ambito sanitario è legittimo, ma questo deve tradursi in una presenza più incisiva e consapevole all'interno dei consessi internazionali. L'esperienza della pandemia ci ha dimostrato che solo con una cooperazione internazionale efficace e coordinata possiamo affrontare emergenze sanitarie di portata globale. I virus - lo abbiamo dolorosamente appreso - non hanno cittadinanza né rispettano i confini nazionali.
Va sottolineato che anche i leader internazionali che hanno espresso posizioni critiche verso l'OMS, come il Presidente Trump, hanno messo in discussione principalmente l'allocazione delle risorse e le modalità operative dell'Organizzazione, non il principio fondamentale della necessità di una governance globale della salute.
Il Ministero della Salute collabora, nell'interesse dell'Italia e degli italiani, con l'OMS in settori cruciali: sorveglianza, prevenzione, preparazione e risposta alle emergenze sanitarie; prevenzione delle malattie cronico-degenerative; monitoraggio epidemiologico; standardizzazione di dati; controllo dei rischi legati all'assistenza sanitaria e lotta all'antimicrobico-resistenza. La comunità scientifica italiana ha una tradizione di promozione di politiche sanitarie basate sull'evidenza, che ha peraltro consolidato l'immagine dell'Italia come una Nazione impegnata nel campo della salute globale. Pertanto, dobbiamo rafforzare il ruolo dell'Italia, del nostro modello nei consessi internazionali, perché isolarsi non rappresenta una strada percorribile per affrontare le complesse sfide sanitarie globali del nostro tempo.
Il nostro obiettivo deve essere quello di contribuire a rendere più efficace e trasparente la governance mondiale della salute, nell'interesse dei nostri cittadini e dell'intera comunità internazionale.
NICO STUMPO, Grazie, Presidente. Vede, non mi dichiaro soddisfatto o meno, voglio soltanto dire una cosa: con la sua educata risposta, Ministro, vede, ha dato o del bugiardo o dell'incompetente al Vicepremier Salvini, che ha detto che l'Italia dà 100 milioni di euro all'OMS. Ha dato lei i numeri: sono 18 più 7,8. Decida lei quale delle due ha utilizzato come categoria, se quella del bugiardo, quella dell'incapace o dell'incompetente. Poi ha citato un altro campione, forse il capo dell'Internazionale dei sovranisti, Trump, che con una prima decisione ha tolto gli Stati Uniti e ora si inizia a ridiscutere. Non è un problema nostro, il problema è non seguire la gara della follia. Lo ha detto lei: negli anni in cui il mondo è andato in difficoltà, l'unica cosa di cui ci siamo resi conto è che la salute non si può ascriverla ai problemi di una regione, di una Nazione, di un Paese, di una città. È un problema mondiale e più si è poveri, più ci sono problemi. In quegli anni, abbiamo anche capito l'importanza dell'Europa, più che in altri momenti, quando abbiamo acquistato i vaccini, alla faccia dei no-vax e di quelli che ci vorrebbero riportare indietro. Il tema è questo. L'Organizzazione mondiale della sanità, come tutte le strutture, può avere delle imperfezioni, può avere dei problemi. Tornare indietro e pensare di essere un Paese che da solo si difende significa non capire la storia, non capire dove ci troviamo. Per questo, mi dispiace se io non dico di essere soddisfatto della sua risposta, perché sono troppo preoccupato, perché dove ci vuole portare questo Governo, con proposte di legge come queste, sono dei posti dove noi non vorremmo vivere.