Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
sempre più spesso si verificano in varie zone d'Italia situazioni anomale connesse all'alternarsi di eventi meteorologici estremi di grande intensità con periodi di forte siccità. Tali eventi sono legati ai mutamenti climatici in corso e sollecitano politiche più efficaci e credibili;
il 2020 ha ulteriormente dimostrato come il cambiamento climatico stia diventando sempre più severo, con incremento delle temperature medie di quasi 2 gradi e conseguente maggiore necessità d'irrigazione. Secondo alcuni autorevoli studi pubblicati recentemente, nel nostro Paese «mancano all'appello» 23,4 miliardi di metri cubi di acqua. Una situazione che può avere conseguenze economiche estremamente gravi per agricoltura, silvicoltura e pesca, che impiegano 1,3 milioni di italiani, generando un valore di 61,6 miliardi di euro;
a preoccupare sempre di più sono conseguentemente i livelli di laghi e fiumi, pericolosamente al di sotto della media stagionale. Sono crollati del 24 per cento i livelli del Po a fine luglio 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre i maggiori laghi del Nord che servono a dissetare i campi della Pianura padana, dove si produce un terzo del made in Italy agroalimentare nazionale, sono in affanno su valori ben al di sotto della media, mentre sono in forte deficit da mesi i bacini del Centro-Sud. Nel Centro Italia cresce la sete, al Sud resta critica la situazione in Sicilia e continuano a diminuire le riserve idriche negli invasi di Puglia, dove le riserve di acqua sono scese sotto i 118 milioni di metri cubi (-91 milioni rispetto 2019), e in Basilicata, dove sono rimasti circa 291 milioni (-64,26 milioni rispetto al 2019); una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una più elevata frequenza di forti temporali che compromettono le coltivazioni nei campi e che provocano frane e smottamenti;
nel mese di gennaio 2020 la Ministra interrogata presentava la «Strategia nazionale per il risparmio idrico, la tutela territoriale, la lotta al dissesto idrogeologico». Un piano programmatico di grande respiro, dal punto di vista delle risorse investite, dell'impatto dei cantieri avviati e dei territori coinvolti; in quella occasione veniva annunciata una nuova importante tranche di interventi, per circa 500 milioni di euro, e la realizzazione di ben 52 progetti, grazie anche all'importante lavoro di attrazione delle risorse svolto dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali –:
quale sia lo stato di attuazione della «Strategia nazionale per il risparmio idrico» e quali iniziative, per migliorare la gestione delle risorse idriche, il Ministro interrogato stia mettendo in campo per fronteggiare un'emergenza che sta avendo gravi ripercussioni sul settore agricolo.
Seduta del 5 agosto 2020
Illustra Antonella Incerti, risponde la Ministra delle Politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova, replica Francesco Critelli
ANTONELLA INCERTI: Grazie, signor Presidente. Signora Ministra, sempre più frequentemente si verificano in tutto il Paese situazioni anomale e connesse all'alternarsi di eventi meteorologici estremi di grande intensità con periodi di forte siccità. Anche nel 2020 si è dimostrato come il cambiamento climatico stia diventando sempre più severo con l'aumento di 2 gradi, che prevede ovviamente maggiore necessità di irrigazione. Studi recenti chiedono che ci sia un intervento da questo punto di vista perché mancano all'appello 23 miliardi di metri cubi d'acqua, così come preoccupa il calo del livello di laghi e di fiumi al Nord ma questo vale per il Centro e anche il Sud, dove c'è una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con frequenti temporali. Lei ha messo in campo già alcune iniziative. Mi riferisco all'approvazione del bando per la progettazione integrata di investimenti in infrastrutture idriche e la strategia nazionale per il risparmio idrico e la tutela territoriale…
Chiediamo appunto alla signora Ministra qual è lo stato di attuazione di questa strategia e quali altre misure intenda mettere in campo per fronteggiare questa emergenza.
TERESA BELLANOVA, Ministra delle Politiche agricole alimentari e forestali: Signor Presidente e onorevoli deputati, la gestione sostenibile della risorsa idrica e l'adattamento del settore agricolo agli effetti dei cambiamenti climatici costituiscono uno dei temi principali della mia azione politica. In tale direzione, lo scorso 31 luglio è stato approvato il bando di selezione per la progettazione integrata e strategica di rilevanza nazionale, a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2014-2020 - Piano operativo agricoltura, sotto Piano 2 - con una dotazione finanziaria di circa 12 milioni di euro, con il quale sono state impegnate tutte le risorse dedicate all'irrigazione dal Programma operativo agricoltura per migliorare le capacità di raccolta delle acque e di gestione delle risorse idriche, contribuendo alla mitigazione del rischio idrogeologico, sostenendo la competitività delle produzioni agricole e zootecniche nazionali e delle filiere, intercettando i fabbisogni del settore. Ciò posto, rilevo che, per migliorare la gestione delle risorse idriche, alla dotazione finanziaria del bando approvato occorre aggiungere quella del Programma nazionale di sviluppo rurale, che ha consentito di finanziare 19 enti beneficiari per complessivi 35 progetti immediatamente cantierabili, di importo totale pari a circa 272 milioni di euro. Inoltre, accanto ai 142 milioni di euro sul Programma operativo agricoltura per 17 progetti in capo a 15 beneficiari, rilevo l'ulteriore dotazione del Programma nazionale di sviluppo rurale, 97 milioni di euro, che ha permesso di far scorrere l'intera graduatoria del bando della misura 4.3 del PSRN, con il finanziamento, nel 2020, di ulteriori 15 progetti, per un importo effettivamente finanziato di 96,7 milioni di euro. Ricordo anche la dotazione del Fondo finalizzato al rilancio degli investimenti delle amministrazioni centrali dello Stato e allo sviluppo del Paese, dal 2017 al 2019, che ammonta ad ulteriori 510 milioni di euro, di cui 295 solo nell'ultimo programma appena avviato. Inoltre, è ancora aperto il bando per la selezione delle proposte di interventi irrigui, sempre a carico del Programma operativo agricoltura, la cui dotazione finanziaria ammonta a circa 86 milioni e 100.000 euro. Rilevo, inoltre, che il Ministero, tra le varie azioni intraprese, ha adottato le linee guida sulla quantificazione del monitoraggio dei volumi irrigui prelevati, utilizzati e restituiti che, unitamente alla messa a regime del sistema informativo SIGRIAN - una piattaforma WebGIS finanziata dal MiPAAF, contenente informazioni geografiche ed alfanumeriche sull'irrigazione collettiva -, ha consentito all'Italia di dotarsi di un sistema normativo e amministrativo gestionale unico a livello europeo, in grado di quantificare l'uso dell'acqua irrigua e mettere in atto azioni di risparmio idrico mirato. Ricordo che, per supportare la programmazione e la valorizzazione del patrimonio di progetti a disposizione degli enti irrigui e delle informazioni tecniche utili al fine della valutazione dell'impatto dei programmi finanziati, è stata realizzata una banca dati degli investimenti irrigui definita nel 2018 dal CREA in collaborazione con le regioni.
Concludo, evidenziando il fatto che la piena attuazione della strategia nazionale necessita di una efficace e razionale gestione dei consorzi di bonifica che, in alcune parti del Paese, purtroppo non è assicurata.
FRANCESCO CRITELLI: Presidente, ringraziamo la signora Ministra Bellanova per la sua puntuale risposta e ci dichiariamo soddisfatti. Il tema è sicuramente ben presente al Governo e sta riscontrando, anche nel corso del 2020, delle criticità molto importanti. Cito alcuni dati: rispetto allo scorso anno, i livelli del Po sono diminuiti del 24 per cento, gli invasi della regione Puglia hanno avuto un decremento di circa il 45 per cento dei metri cubi d'acqua, così in Basilicata abbiamo un meno 20 per cento e potrei proseguire. Questo ci dice che, anche, a fronte dei cambiamenti climatici e quindi della necessità di una maggiore irrigazione, gli investimenti, i bandi, le iniziative messe in atto e in campo dal Governo sono assolutamente positivi e necessari per il nostro Paese. Così come anche la funzione dei consorzi di bonifica, come correttamente riportato dalla Ministra: è una funzione a cui dobbiamo mettere mano, perché, in alcune parti del Paese, sicuramente non funzionano bene e in altri (penso alla mia regione, l'Emilia-Romagna) sono invece delle eccellenze che dobbiamo difendere. Quindi, io ringrazio, a nome del gruppo del Partito Democratico, la Ministra Bellanova, con la quale continueremo a lavorare e con la quale continueremo a monitorare la situazione, per capire se le risorse previste dal bando, messo in campo il 31 luglio, siano risorse necessarie o se serviranno maggiori investimenti. Io la ringrazio anche per l'attenzione che ha dimostrato complessivamente a quei fenomeni che hanno riguardato l'agroalimentare, in seguito a delle manifestazioni di maltempo che abbiamo vissuto non solo come ci è stato riportato prima dai colleghi della Lega Nord e rispetto ai quali sottolineo la riflessione della Ministra, per cui manca la richiesta della regione Piemonte. Io capisco che, a volte, fare polemica politica sia più facile, ma noi pensiamo che il Governo stia ben facendo e per questo continueremo a lavorare insieme, grazie signora Ministra.