26/06/2024
Chiara Braga
De Luca , Provenzano , Amendola , Boldrini , Iacono , Madia , Mauri , Porta , Quartapelle Procopio
6-00125

La Camera

impegna il Governo:

   1) a sostenere un rinnovato e più incisivo impegno diplomatico e politico dell'Unione europea, in collaborazione con gli alleati, per mettere in campo tutte le iniziative utili al perseguimento di una pace giusta e sicura e a sostenere, altresì, la ripresa e la ricostruzione dell'Ucraina, nonché il suo ammodernamento e le opportune riforme nel contesto del processo di adesione all'Unione europea;

   2) a ribadire la ferma condanna della grave, inammissibile, ingiustificata aggressione russa dell'Ucraina e a continuare a garantire pieno sostegno e solidarietà al popolo e alle istituzioni ucraine, mediante tutte le forme di assistenza necessarie, nel rispetto di quanto previsto dall'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite;

   3) ad adoperarsi in ogni sede internazionale per l'immediato cessate il fuoco e il ritiro di tutte le forze militari russe che illegittimamente occupano il suolo ucraino, ripristinando il rispetto della piena sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina;

   4) ad adoperarsi in sede europea al fine di rendere più efficaci le azioni dissuasive delle unità navali a protezione del naviglio mercantile in transito dal Mar Rosso, e a favorire investimenti in competitività sul mercato del commercio internazionale, incluse le infrastrutturazioni, per mantenere i volumi dei traffici marittimi;

   5) a rafforzare lo strumento dell'European Peace Facility così come gli impegni per una difesa comune che razionalizzi e renda più efficienti gli attuali investimenti nazionali, nonché a promuovere sempre più appalti congiunti, politiche industriali integrate e programmi di investimento comuni, che permettano anche di riorientare ed internalizzare le catene di approvvigionamento, come risposta strutturale a medio termine alle esigenze di sicurezza ed autonomia strategica, in particolare in relazione alle materie prime e alle fonti energetiche;

   6) ad assumere una chiara e determinata posizione, a livello bilaterale e in tutti gli organismi europei, nei confronti delle azioni destabilizzanti nelle aree di interesse dell'Italia e dei Paesi europei, in particolare nell'area dei Balcani, per evitare che si rafforzi ulteriormente l'influenza della Russia nelle stesse;

   7) a promuovere il miglioramento del mercato interno, con specifico riferimento al quadro normativo, rimuovendo la frammentazione e i persistenti ostacoli al fine di garantire benefici per tutti, in particolare nei settori dell'energia e delle telecomunicazioni e nel quadro della duplice transizione verde e digitale.