Istituzioni

Dare continuità e forza alla battaglia contro la pandemia

06/10/2020

 

In Aula le comunicazioni del ministro Speranza

 

Abbiamo la necessità di dare continuità a una strategia la cui efficacia ci viene riconosciuta come un esempio dall'Oms e che oggi è fonte di ispirazione per tutti gli altri Paesi, anche quelli che hanno sottovalutato o negato la portata di questa sfida. I dati epidemiologici evidenziano, da settimane, un nuovo progressivo peggioramento dell’epidemia, che ha comportato anche un aumento del carico sui servizi sanitari. Ancor più serio e preoccupante è poi il quadro epidemiologico, con un andamento significativamente peggiorativo negli altri Paesi europei. In tale contesto generale, un eventuale allentamento delle misure renderebbe concreto e immediato il rischio di un rapido peggioramento epidemico e una crisi economica e sociale senza precedenti. Dobbiamo rinnovare e consolidare quella alleanza fra scelte rigorose delle Istituzioni e responsabilità dei cittadini.

 

È necessario ribadire gli strumenti di sostegno e di tutela, che hanno consentito fin qui di tutelare quanto più possibile il lavoro e l'economia reale, con strumenti di protezione sociale efficaci, perché questa crisi sanitaria non traguardi pericolosamente in una crisi economica e sociale senza precedenti. Ed è necessario che le scelte adottate siano anche espressione di un dialogo e quanto più possibile di una condivisione con le forme di rappresentanza economica e sociale del nostro Paese.

 

È quindi giusto e necessario l'uso delle mascherine in luoghi ad alta densità di persone, anche all'esterno, in modo uniforme, su tutto il territorio nazionale. È giusto e necessario proseguire e ancor più rafforzare l'attività diagnostica, attraverso un alto numero di tamponi e, contestualmente, proseguire e rafforzare l'attività di contact tracing, per cercare attivamente di isolare tutti i contatti dei positivi e prevenire o limitare il sorgere di focolai. In questo si ribadisce la necessità, già evidenziata in altre occasioni, di rafforzare le dotazioni organiche e, quindi, le capacità operative dei dipartimenti di sanità pubblica, chiamati in questi mesi ad un lavoro straordinario, non sostenibile sul medio periodo nella rapidità necessaria (sono infatti oggetto di importanti investimenti). Ed è necessario una particolare attenzione agli strumenti di protezione rafforzata dei cittadini più anziani e, in generale, delle persone più esposte al rischio COVID (in particolare penso alle CRA).

 

È necessario e giusto, ancora, un monitoraggio sistematico tramite test sierologici, dei numeri reali degli infettati sul territorio, per costruire curve epidemiche reali, che forniscano una reale possibilità predittiva. Ed è giusto e necessario un attento monitoraggio, in termini di controllo ma anche in termini di consulenza, per garantire un'efficace prevenzione della sicurezza dei luoghi di lavoro, che, come era prevedibile con il riavvio dell'attività, possono essere - e sono già in alcuni casi - sede di cluster epidemici pericolosi.