Economia

Aiuti ter, uno degli ultimi atti del governo Draghi contro il caro energia

10/11/2022

AIUTI TER, UNO DEGLI ULTIMI ATTI DEL GOVERNO DRAGHI

Misure di sostegno contro il caro energia

 

Il decreto-legge n. 144 del 23 settembre 2022, il cosiddetto decreto “Aiuti ter”, prevede “ulteriori misure urgenti in materia di politica energetica nazionale, produttività delle imprese, politiche sociali e per la realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”. 

 

Con questo provvedimento, tra i suoi ultimi atti, il governo Draghi ha messo in campo un ulteriore pacchetto di norme con l’obiettivo di contenere gli effetti derivanti dall’aumento del costo dell’energia e sostenere l’economia con interventi che spaziano dalla proroga e dal rafforzamento dei crediti di imposta a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale alla riduzione di accisa e IVA sui carburanti per tutto il mese di ottobre, fino ai contributi straordinari per chi gestisce servizi di trasporto pubblico, per le associazioni e società sportive dilettantistiche, per il Terzo settore, per gli enti che forniscono servizi sociosanitari e sociali alle persone disabili, per i cinema e i teatri, per le scuole paritarie, per i patronati. Viene esteso inoltre il bonus carburanti nel settore agricoltura e pesca, mentre slitta a fine ottobre la scadenza per aderire alla regolarizzazione degli indebiti utilizzi del bonus ricerca e sviluppo.

 

In materia di lavoro, il decreto prevede parziali correttivi alle norme anti-delocalizzazioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2022, con un forte inasprimento delle sanzioni per le realtà che decidono di abbandonare l’Italia senza un accordo con le organizzazioni sindacali, e una nuova indennità una tantum di 150 euro destinata a lavoratori dipendenti, autonomi e pensionati

 

Nell’ambito degli obiettivi previsti dal PNRR, tra le altre cose sono accelerate le procedure autorizzatorie per la realizzazione di opere, impianti e infrastrutture individuati nel “Programma nazionale per la gestione dei rifiuti”, prevedendo appositi poteri sostitutivi in caso di inerzia da parte delle autorità competenti.

 

Il giudizio del Gruppo del Pd - Italia democratica e progressista su questo provvedimento, varato a suo tempo dal governo Draghi, resta complessivamente positivo, perché contiene previsioni che hanno permesso di dare continuità alle misure adottate, per dare ossigeno a famiglie, lavoratori, imprese ed enti locali. 

Tuttavia, in Commissione speciale e poi nel voto finale in Aula le nostre deputate e i nostri deputati hanno scelto l’astensione, in considerazione del fatto che tutti i nostri emendamenti mirati a rafforzare e a prorogare queste azioni sono stati respinti

“Particolarmente grave - ha osservato Piero De Luca in dichiarazione di voto - è stata la bocciatura della norma sul cosiddetto pay back rispetto ai sistemi sanitari regionali. La destra si schiera contro le Regioni, le quali avevano sostenuto questa proposta nella Conferenza Stato-Regioni, in una fase ancora delicata per l'impegno straordinario della sanità pubblica a sostegno dei cittadini”

Altrettanto grave è la bocciatura della nostra proposta di aumentare la soglia Isee per consentire alle famiglie di beneficiare dei bonus sociali legati al pagamento delle bollette. 

Infine, il centrodestra ha respinto anche l'emendamento Pd che avrebbe dimezzato le bollette per cittadini ed imprese dei comuni geotermici. Evidentemente per la maggioranza e il governo Meloni questi territori, spesso marginali e svantaggiati, non devono essere sostenuti in un momento di crisi come quella attuale, nonostante producano una fonte pulita e rinnovabile utilizzata da vasti bacini di utenza contigui.

 

 

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