RIFORMA DELLE BANCHE COOPERATIVE E TUTELA DEI CONSUMATORI:
ECCO LE NOVITA'
Il decreto legge approvato dalla Camera si inserisce nel più ampio disegno di ristrutturazione della normativa che regola il sistema bancario, con l'obiettivo di rafforzare gli istituti bancari e sostenere più efficacemente l'economia reale e la crescita.
Quattro gli ambiti di intervento:
- la riforma delle Banche di Credito Cooperativo;
- la garanzia dello Stato sulla cartolarizzazione delle sofferenze;
- le disposizioni fiscali relative alle procedure di crisi
- le norme in materia di gestione e di tutela del risparmio.
La riforma ridisegna il sistema del Credito Cooperativo italiano, introducendo forti elementi di innovazione e al tempo stesso mantenendone integra l’identità, lo spirito mutualistico e il rapporto col territorio di appartenenza.
Nodo centrale della riforma - che recepisce largamente il progetto di autoriforma proposto dal sistema del Credito cooperativo - è l'obbligo di aderire ad un gruppo bancario cooperativo che abbia come capogruppo una società per azioni. La società capogruppo svolgerà attività di direzione e coordinamento sulle singole BCC, in base agli accordi definiti dal "contratto di coesione", che stabilirà anche il complesso delle garanzie solidali. Prevista la possibilità di non adesione al gruppo attraverso la cosiddetta wayout (ovvero la "clausola d'uscita") e di creare sottogruppi territoriali.
Importanti le misure a beneficio dei consumatori:
- disinnescato l’invio di 50mila cartelle esattoriali agli italiani attraverso un emendamento che estende lo sconto del 30% sul pagamento delle multe anche quando vengono pagate in via telematica (home banking, ecc.) alla scadenza dei 5 giorni previsti per il saldo;
- per il 2016 si riduce drasticamente l'imposta di registro, ipotecaria e catastale, delle vendite di immobili in esito a procedure esecutive (misura fissa di 200 euro anziché il 9% del valore di assegnazione);
- viene definitivamente chiarito il divieto di anatocismo, mettendo fine all'odiosa pratica bancaria che, facendo pagare interessi su interessi, gonfia progressivamente la somma da restituire alla banca in caso di prestiti.
Il testo passa ora al Senato per l'approvazione definitiva.